Molti sono gli spiriti a guidare la fede degli abitanti delle tre Terre e nuovi culti nascono con la stessa velocità di quelli che decadono.
Alanmaeth, spirito della creazione.
Sebbene primo tra gli spiriti, il culto di Alanmaeth conta pochissimi seguaci. Egli pare restio a mostrarsi ai mortali e chi professa di averlo visto, in visione o in sogno, riferisce di come sia impossibile donargli una forma.
Tutte le testimonianze sono concordi nell'affermare la presenza di un lungo mantello formato da galassie e un volto imperscrutabile.
Galadar, spirito della vita e di tutto ciò che cresce.
È raffigurato con tratti tipicamente elfici, anche se ogni persona che professa di averlo visto dona di lui una descrizione diversa. I tratti distintivi rimangono le lunghe orecchie appuntite e i capelli fluenti formati da fili d'erba.
Lo spirito della vita conta numerosissimi adepti in ogni angolo delle tre Terre. Templi a lui dedicati sono stati eretti persino nel Reame Frondoso.
I cultisti di Galadar si prodigano per aiutare il prossimo e disdegnano tutto ciò che è legato alla magia occulta.
Ilimroth, spirito della morte.
Chiamata dai suoi adepti "la Dama dell'Equilibrio", lo spirito della morte è sempre raffigurata come una bellissima giovane donna vestita con abiti a brandelli. La falce e la clessidra sono elementi ricorrenti in ogni visione dei suoi cultisti, tanto che la falce è diventata l'unica arma prediletta dai suoi paladini.
Nelle tre Terre il culto di Ilimroth è ben radicato, forse perché più di una leggenda narra di come la vita sorride più a lungo a chi porta i suoi omaggi alla morte.
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Il Canto della Rosa e del Drago
Fantasy♪♫ Leggende ormai son perdute, ma, ditemi, cosa sapete? Del drago, tremenda creatura, del drago che soffia paura. Lui verrà, sì, verrà per riunire le...