Zed • Opal La Sapiente

34. onora il padre e la madre

-..picchiarti?...- guardò Sachiko sinceramente perplesso.

-non pensate male! É che sono infiltarto tra gli eletti e loro ora credono che sia stato rapito da Shiro e non posso ritornare sano, cioé devo essere un pò malandato- rispose Sachiko -insomma sono già sfinito per il comattimento con Gaijell, mi servono solo un paio di lividi, qualche taglietto, un'occhio nero... E non ho voglia di farmi picchiare dai miei amici- sachiko indicò dietro -quindi voi mi capitate a fagiolo...-

-per me non c é problema possiamo incominciare già ora- disse Nina con un sorriso macabro e facendo schioccare le nocche.

-Sempai sicuro che sia l'unica soluzione?- Har non voleva, se c'era un altra strada voleva prendere quella.

-per ora mi viene solo questo in mwnte e prima ritorno meglio é...se ritornassi sano come un pesce sicuramente mi sospetterebbero...al limite potreste drogarmi...- rispose Sachiko malinconico.

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-presto organizzate una squadra d'assalto!- gridò Alecad, dovevano ritrovare sachiko al piú presto.

-voglio..voglio farne PARTE ANCH IO- disse Lucinda con le lacrime agli occhi.

-Luka no! É troppo pericoloso per...-

-..per una ragazza? Anch'io ho studiato come voi, ANCH'IO MI SONO ALLENATA CON VOI e anche se non sono la migliore me la so comunque cavare!- l'ultima cosa che lucinda aveva bisogno di sentirsi in quel momento era di essere inutile. Dopotutto fin'ora che aveva fatto? Oltre a seguire come un cagnolino docile Alecad e Maximillian.

-Lucinda non intendo questo!- ribadí irritato Alecad.

-ma intendi comunque che sono debole! Io non sono debole!- la rossa pronunciò l'ultima frase praticamente ringhiando.

-lo so che non sei debole! Ma quella é gente é troppo pericolosa..-

-...appunto! perché per te sono debole!- ribatté Luka sempre piú adirata.

-Diavolo! No intendo quello- ma un urlo coprí le ultime parole di Alecad.

-che cosa?- esclamò Vincent che stava preparando la squadra di soccorso.

Poi riscese il silenzio, tutti si voltarono dietro da dove era venito l'urlo.

Dei passi.

Anzi no una specie di trascinamento.

Gemiti, l'ombra di una figura all'orizzonte.

I soldati puntarono le armi.

Dall'ombra emerse un ragazzo. Sachiko.

-METTETE GIÚ QUELLE CAVOLO DI PISTOLE- sbraitò Alecad.

Lucinda soffocò un grido di gioia e gli corse incontro. Gli corse incontro e scoppiò a piangere mentre lo abbracciava.

Sachiko emise un gemito soffocato.

-che? Hai detto qualcosa?-

-voi..- sussurò Sachiko.

-voi..?-

-VOI DOVETE TEMERCI!- urlò Sachiko poi spinse via Lucinda e cadde per terra.

-oh no- lucinda cominciò a sudare freddo -ALEC SACHIKO NON STA BENE- gridò.

Alec prese con se degli eletti specialisti in magie curative e raggiunse Sachiko.

Il ragazzo dai capelli corvini se ne stava inginocchiato e totalmente inespressivo, lucinda lo guardò piú attentamente e solo allora notò i suoi occhi vuoti.