Zed • Opal La Sapiente

46. zed artificiale

Alec non aveva mai amato il troppo lusso perquesto non gli era mai andato molto a genio il palazzo reale di Emerald.

Al contrario Sophye ne andava letteralmente pazza: letti a baldacchino, ricchi arazzi, antichi vasi, dipinti inestimabili... Quel palazzo non era solo la sede centrale degli eletti ma anche un vero e proprio museo! Pieno di reperti che testimoniavano la vita prima degli zed. Ma quelli per Alecad erano solo polverosi soprammobili e sarebbe stato molto piú contesto se lo avessero fatto aspettare nelle sue stanza, almeno avrebbe potuto farsi una partita alla playstation e invece doveva starsene fuori dalla sala del Consilio ad attendere che quei cinque vecchi bavosi finissero i loro discorsi.

Ma per quanto odiasse quei tizi desiderava ardentemente assistere alla discusione, lui aveva 17 anni e solo gli eletti maggiorenni potevano parlare col consiglio e per diventare maggiorenne bisogna diplomarsia 18 anni. Solo per un cavolo di anno lui non poteva entrare!

Ormai passeggiava nervosamente da cosí tanto tempo avanti e indietro nel corridoio parallelo alla porta della sala del Consiglio che probabilmente aveva consumato tutta la suola delle scarpe.

Si era ormai quasi convinto a sedersi sopra una cassapanca di legno scuro quando le porte si spalancarono e subito Alec raggiunse Max.

-allora? Come é andata?- chiese con le mani che gli tremavano.

Max inspirò profondamente -hanno votato a favore..-

-PER COSA?-

-...per la Purificazione-

Alec si coprí la bocca con la mano e cominciò a mordicchiare il police.

-non verrà applicata subito... Prima prenderai delle lezioni dallo zio-

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-cosa intendi con non tutta la verità Har?-

-beh Sac...Shiro non ti ho detto del tutto chi é Lilit..-

Shiro afferrò l: amico per il colletto della giacca -spiegati- sibilò.

-beh... Non so da dove iniziare...prima andiamo in un posto.... tranquillo...-

Har e Shiro entrarono nella stanza dove era Lilit.

-vedi..- Har appoggiò la mano destra sulla spalla di Lilit -...non é colpa sua.. neppure lei lo sa-

-cosa non sa...?- Shiro si stava innervosendo.

-...le sue origini...-

-..spiegati...-

-...lei come me é originaria di Ametistiah ma io venivo da ovest e lei da est..-

-cosa? Lo stesso distretto di Gaijell?-

Har annuí -si e non é un caso, ti ho già detto che dopo essermi trasformato uccisi il mio sempai Gaijell mi scoprí subito e mi ricattò, se non avessi preso il posto del mio vecchio sempai e se non avessi lavorato per lui mi avrebbe ucciso, io accettai ma come ti ho già detto non mi piaceva perquesto dopo un pò presi coraggio e decisi di andarmene, Gaijell non la prese molto bene, mi fece picchiare piú volte per farmi cambiare idea ma non mollai mai e alla fine si arrese-

Nella mente di Har risuonava quella frase....uccidimi pure! tanto continuare a lavorare per te mi fa sentire piú morto che vivo, preferisco morire che continuare ad essere il tuo cane per l' eternità! Lo sguardo di Gaijell nel pieno della sua collera era associato perfettamente a quella frase.

-e Lilit cosa centra in tutto questo?- il suono della voce di Sachiko lo distolse dai suoi pensieri.

-...adesso arriva il punto, Gaijell alla fine mi liberò si, ma a una condizione.... la richiesta fu...anzi le richieste furono che avrei dovuto abbandonare Ametistiah per sempre e che se ci fossi rientrato mi avrebbero ucciso e che avrei dovuto trovare al piú presto un altra banda e diventarne il capo e una volta fatto mi avrebbero "donato" uno zed di cui avrei dovuto "predermerne cura" (testuali parole di Gaijell), dopo un pò di tempo a girovagare per le città venni ad Opal e divenni il capo di N-O, informai E-A e il giorno dopo mi fece visita Cedrik a N-O, con se aveva una specie di contenitore grande abbastanza da metterci un corpo, era chiuso con un sigillo di contenimento molto potente, Cedrik tolse  e dentro c' era...ilit, in versione zed, Cedrik svegliò Lilit scrollandole lievemente le spalle e lei aprí lievemente gli occhi, questa é Lilit mi disse Cedrik prendendola sottobraccio e portandola da me.-