6. Eletti

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Era una notte fredda, si stava sfregando le mani intorpidite e dalla bocca uscivano nuvolette di vapore bianche.

Se ne stava lì ad osservare la strada sotto ad un lampione.

Si risistemó la divisa ed estrasse il distintivo da Eletto, non era proprio suo, era di suo padre, lui era ancora un Eletto "stagista", doveva fare pratica e poi avrebbe potuto diplomarsi e diventare un Eletto ufficiale.

La guardò e la lucidó con la manica del giubotto, poi la rimise in tasca.

Poi, ad un certo punto, sentì un scoppio, c'era un buco sul pavimento vicino alla stazione Nord da cui usciva gas grigio.

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Gli Zed si chiusero in cerchio attorno a Sachiko, Har entrò nel cerchio.

-fatti avanti novellino-

Sachiko non se lo fece ripetere due volte.

Corse verso di lui, cercò di sferrargli un pugno ma lo schivó e Har gli diede un calcio in pancia.

Sachiko si buttò a terra, e sputó sangue.

-umpf, forse ho esagerato, ma sei stato bravo a resistere al colpo e non morire per le costole rotte-

Sachiko si rialzó, risferró un pugno ma lo schivó di nuovo ma questa volta il novellino riuscì in tempo a bloccare il calcio con la mano.

Però la forza del calcio lo fece cadere indietro.

La mano era dolorante e aveva un livido nel palmo e non c'era più quel fumo nero.

Era senza energie.

Non fece tempo ad alzare la testa che Har gli diede un pugno.

Ricadde all'indietro.

Lilit che osservava la scena da dietro gridò qualcosa ma il tipo di colore si era ripreso e la immobilizzó.

-allora novellino? Hai esaurito tutte le tue forze? Peccato pensavo avessi un'anima forte e che sarebbe stato un divertimento mangiarsela ma a quanto pare il tuo primo colpo é stata pura fortuna mista a disperazione-

Si avvvicinó a lui e lo prese per il colletto della felpa.

-peccato mi accontenteró della tua misera anima- Har avvicinò l'altra mano al suo petto, stava per strappargli l'anima come lui aveva fatto col barbone, stava per strappargli l'anima come anni fa aveva fatto con suo padre. E non voleva.

Lui era venuto qui per vendicare il padre non per fare la sua stessa fine.

Sachiko alzò la mano e afferrò il braccio di Har.

-sa...sarò io ad assaggiare la tua anima-

Detto questo le mani si ricoprirono di fumo nero.

Cominciò a stringere gli avambracci di Har.

-la...LASCIAMI- disse con il poco fiaco che aveva in gola.

Un onda di energia investì Har che fu sbalzato all'indietro e Sachiko riuscì a liberarsi.

-Sei forte novellino, ma perché fai tutto questo?Perché la vuoi salvare? - Har indicò Lilit -facciamo un patto:io ti lascio andare, ma lei resta qui-

Lilit sussultó.

Sachiko si voltó verso di lei -hai ragione...non me ne importa più niente di lei...- fece una pausa -ma sono qui perché tu hai ucciso mio padre!-

Har lo guardò torvo.

-chi ho ucciso?-

-si é stato aggredito in questa ferrovia e gli hanno preso l'anima-

Zed • Opal La SapienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora