Lexa si alzò di soprassalto, aveva appena fatto un incubo, le succedeva ogni tanto.
Si stava per rimettere a dormire, ma sentì un movimento dal letto di fianco.
"Lex che ci fai già sveglia, è ancora buio" Mettendosi seduta sul letto sveglio per sbaglio Madi, che si mise seduta guardandola.
"Niente Mads scusa, ho avuto un incubo"
Non è stato un incubo così brutto, nemmeno più lo ricordava.
"Tranqul- oddio! Lex girati!" Urlò Madi a bassa voce per non svegliare Clarke.
Lexa si girò e spalancò la bocca.
"Non ci credo... mamma aveva ragione! Papà è arrivato!" Continuò a fissare fuori dalla finestra, incredula che quella cosa che stava cadendo dal cielo fosse proprio una navicella.
"Dobbiamo andarlo a dire subito alla mamma!" Madi cercò di alzarsi dal letto, ma Lexa la bloccò prendendola per il polso.
"E se le facessimo una sorpresa? Insomma sono quindici anni che non vede i suoi amici, sarebbe super felice di rivederli" Lexa iniziò a fantasticare sulla reazione di sua madre nel rivedere i suoi vecchi amici.
"Proprio per questo dovrebbe avere il tempo per prepararsi, non penso che vederli piombare in casa all'improvviso sarebbe una buona cosa e poi devo molte spiegazioni a papà" Madi si alzò e si diresse verso la camera di Clarke.
"In effetti non hai tutti i torti, ma aspettami!" Scese dal letto anche l'altra sorella e si incamminarono verso la camera di Clarke che era solo due metri di fianco alla loro.
"Mamma sveglia" Clarke venne scossa dalle sue figlie.
"Saranno le tre di notte, tornate a dormire" Disse strofinandosi gli occhi e girandosi dall'altra parte.
"Papà è arrivato" E con quelle tre parole la bionda si mise seduta di scatto e Madi le indicò la finestra.
Clarke scese dal letto, si mise la giacca e uscì fuori, seguita dalle sue figlie.
"Credevo che avessi detto che la navicella fosse piccola" Madi continuò a fissare la navicella.
"Infatti..." Da quella risposta Lexa e Madi si guardarono con uno sguardo allarmato.
"Presto vestitevi velocemente e poi tornate subito qui" Entrambe le sorelle entrarono in casa di corsa e Clarke corse a caricare due pistole e un fucile.
Appena tornarono gli lanciò una pistola pistola a testa.
"Ascoltatemi io vado a vedere chi è che è appena arrivato e voi vi nascondete nel posto dove ho trovato Madi. Ricordatevi che le pistole fanno rumore, quindi usatele solo in caso di bisogno" Aspettò che le sue figlie entrassero in casa e si diresse verso l'enorme navicella che era appena atterrata.
Clarke si avvicinò lentamente e lesse la scritta Eligius IV sulle pareti di ferro. Come poteva essere sopravvissuto qualcun altro? Loro erano gli ultimi essere umani sulla terra, gli altri erano o nello spazio o nel bunker. Questi erano i pensieri che continuavano a girare nella testa di Clarke.
Vide l'entrata, non era lontano da dove si trovava lei adesso, ma prima di poter fare anche solo un passo, sentì qualcosa pungerle la gamba. Un sonnifero. Merda. L'avevano presa, chiunque essi fossero.Si risvegliò in una stanza, sembrava essere il centro di comando della navicella. Provò a muoversi, ma l'avevano legata a una sedia.
"Sei legata, non puoi muoverti" Guardò verso la porta e vide entrare una donna con due uomini dietro.
La donna si sedette di fronte a lei e incominciò a parlare.
"Mi presento, sono il colonnello Charmaine Diyoza e tu sei?" La guardò dritta negli occhi, ma Clarke non rispose.
"Iniziamo male se non mi dici nemmeno come ti chiami, comunque passiamo avanti... come hai fatto a sopravvivere? Il mondo è stato pieno di radiazione fino adesso"
Silenzio. Non rispose ancora.
"Magari non capisce la nostra lingua" Da dietro l'angolo spuntò un ragazzo.
"Zitto Shaw! Non vedi, continua a fissare la radio, lei capisce la nostra lingue e c'è qualcun'altro fuori, altrimenti non sarebbe così preoccupata."
"Quindi, in quanti siete? Cento? Duecento? Un popolo?"
Clarke si limitò a continuare a fissare il colonnello negli occhi.
"Bene" Disse Diyoza prendendo la radio in mano.
"Se trovate qualcuno, sparate per uccidere" Quelle parole bloccarono il cuore di Clarke. Le sue bambine erano da sole nascoste, con più di cento persone che le cercavano per ucciderle. La cosa migliore sarebbe dire a Diyoza la verità, cioè che nella terra, fino al loro arrivo, erano solamente in tre e l'avrebbe pregata per non uccidere nessuno. Ma se avessero catturato anche Lexa e Madi non avrebbero avuto più nessuna possibilità di riuscire a scappare.
Stava pregando con tutto il cuore che nessuno le trovasse.
Clarke era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse che gli avevano appena messo un collare sul collo.
"Questo serve per evitare che tu faccia qualcosa di sbagliato, in caso tu lo facessi io cliccherei questo bottone" Disse Diyoza indicando un bottincino sopra un telecomando.
"Lo userei anche per farti parlare, ma non ora, voglio darti un'altra opportunità di dirmi qualcosa" Prima che Clarke potesse dire o fare qualcunque cosa, uno dei due uomini che erano anche loro in quella stanza, si alzò, prese il telecomando dalle mani di Diyoza e premette il pulsante.
Una scarica elittrica corse lungo il corpo di Clarke, ma lei si trattenne dall'urlare. Ormai ne era sicura, non poteva permettere che quelle persone catturassero le sue figlie, avrebbero messo questo collare anche a loro.
"McCreary No!" Diyoza riprese il telecomando dalle mani del soldato, se si può chiamare così e se lo mise in tasca.
"Bene, ora sai cosa succederà se non ci dirai chi sei" E così il colonnello uscì dalla stanza seguita dalle altre due persone.
"Fa male il collare, vero? L'avevan messo anche a me" Il ragazzo di prima rispuntò, questa volta, da dietro una scrivania.
"Prima che tu inizi a pensare qualsiasi cosa, noi non siamo cattivi" Clarke lo fulminò con lo sguardo e poi guardò il suo collare.
"Il collare serve solo per farti parlare, cosa che se fossi in te farei visto che troppe scosse potrebbero ucciderti" Quel ragazzo era più simpatico del colonnello e del suo amico, magari con le giuste parole Clarke lo avrebbe convinto ad aiutarla a scappare.Spero che questo capitolo vi sia piaciuto💗
uli
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Waiting for dad ~Bellarke fanfiction~
Fanfiction~completa~ E se il Praimfaya fosse durato 15 anni anziché 5? E se Clarke prima di rimanere da sola sulla terra, fosse rimasta incinta di Bellamy? Sarebbe cambiato tutto o la storia sarebbe rimasta come tutti noi conosciamo? Be' per sapere le rispost...