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Kane aiutò il bambino a salire sulla navicella e visto che non c'erano più persone che dovevano entrare, Monty tirò la leva e le porte si chiusero.
Lexa, invece, era seduta per terra, con la schiena appoggiata contro il muro e le lacrime agli occhi.
Ontari era sua amica, l'unica che avesse mai avuto prima e ora era morta.
Si alzò e iniziò a camminare verso una stanza, magari quella dove si trovava prima.
I corridoi della nave erano pieni di persone, alcune che urlavano per il dolore, altre che cercavano parenti e altre ancora che cercavano un posto dove sistemarsi.
Lexa entrò nella stanza e cercò di chiudere la porta a chiave, ma senza riuscirci.
"Merda!" Diede un pugno alla porta e si buttò sopra il letto.
Era arrabbiata, arrabbiata con tutti. Ma perché diavolo aveva fatto amicizia con Ontari?! Lo sapeva, non doveva affezionarsi a qualcuno, perderlo poi avrebbe fatto troppo male.
"Hey Lex, posso?" Madi aprì leggermente la porta, aveva la voce gentile, come se Lexa ora le facesse pena.
Lexa non rispose, le avrebbe voluto dire di no, ma non ce la fece a dirlo.
Madi entrò e Lexa si sedette sul letto, sempre non guardandola negli occhi.
"Mi dispiace per Ontari" Disse Madi, sembrava veramente dispiaciuta.
"Al diavolo Madi! L'avevi sempre odiata!" Era vero, non le era mai piaciuta.
"È vero... è solo che mi dispiace per te" Lexa non le poteva credere, aveva cercato di ucciderla prima nel bunker e ora le dispiaceva per lei?
"Scusami? Ti ricordo che meno di qualche ora fa sono quasi morta per colpa tua!" Madi abbassò lo sguardo, lo ricordava, ed era vero che stava per ucciderla, ma non lo avrebbe mai voluto, non sapeva cosa le fosse preso.
"Lex..." Provò a dire, ma venne interrotta.
"Ontari è morta per colpa tua! E con lei altre 400 persone! È solo colpa tua!" Lexa tirò un cuscino addosso a Madi, aveva l'intento di ferirla.
Madi non reagì, sapeva di meritarselo.
"Lexa mi dispiace... lo so che non è abbastanza chiederti scusa, ma non posso fare altro, se potessi tornare indietro lo farei" Lexa la guardò con un'occhiataccia, aveva ragione, chiederle scusa non sarebbe bastato.
"Vorrei anch'io tornare indietro, ma non si può! Hai scelto di stare dalla parte di Diyoza e non dalla mia!" Lexa le tirò addosso anche l'altro cuscino e Madi stette ferma, aveva solamente ragione, cosa poteva dirle?
"Se non fossi diventata il comandante, ora Ontari sarebbe viva! Era la mia unica amica!" Madi ci rimase un po' male, pensava che anche lei fosse stata sua amica, ma mi sa che Lexa la contava solo come sorella.
Lexa si alzò all'impiedi e andò verso Madi, sembrava arrabbiata, come se la volesse uccidere.
"Quattrocento persone sono morte!" Lexa aveva le lacrime agli occhi, la sua faccia era un mix tra tristrezza, disprezzo e rabbia.
Arrivò vicinò a Madi e le tirò uno schiaffo, lei non reagì.
Lexa presa dalla foga, le tirò un pugno sulla spalla e poi uno sul naso, facendolo sanguinare.
Madi continuò a subire, senza muoversi o fiatare.
Lexa le tirò un pugno nello stomaco e poi un altro sulla spalla, dopo di che si fermò, sembrava dover riprendere fiato.
Madi esitò un secondo, ma subito dopo l'abbracciò, strngendola forte.
Lexa rimase immobile, poi però, si lasciò cadere nelle braccia della sorella e ricambiò l'abbraccio.
Stava piangendo sulla sua spalla e no, non l'aveva ancora perdonata.
"Ti senti meglio?" Chise Madi e Lexa annuì leggermente.
Capì che Madi non aveva reagito perché sapeva che Lexa aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno, quindi si era presa tutti quei pugni, soltanto per farla stare meglio. Forse le voleva ancora bene.

Madi era appena uscita dalla camera di Lexa, aveva deciso che sarebbe stato meglio lasciarla un po' da sola.
Nei corridoi non c'era più gente e non spiegandoselo, si diresse verso la sala dei comandi.
"Dove sono tutti?" Chiese entrando nella stanza, dove dentro c'erano i suoi genitori e tutti i loro amici.
"Gli abbiamo trovato delle stanze" Le rispose Clarke, dalla voce sembrava abbastanza stanca.
"Non hanno chiesti di me? Cioè a me non interessa più assolutamente fare il comandante, voglio solo dire... che... cioè... che mi stupisco, ecco" Madi cercava assolutamente di non dire la cosa sbagliata.
"Abbiamo detto a tutti la verità, non sei più il loro comandante ora" Madi annuì, anche se si stupì che avessero fatto tutto e così in tratta, lei era stata a litigare con Lexa solo un'oretta.
Si chiedeva come mai nessuno si fosse ribellato, ma decise di non chiederle questa domanda, prima che avrebbe peggiorato le cose.  
Quindi si rigirò ed uscì dalla stanza, non sapendo nemmeno lei dove fosse diretta.
"Madi" Si fermò appena sentì la voce di Clarke dietro di lei.
"Clarke?" Chiese stupendosi del fatto che le avesse parlato. L'aveva chiamata Clarke, appunto perché pensava che dopo tutto quello che aveva combinato, non si meritava più di essere sua figlia.
A quel "Clarke?" Clarke ci rimase di sasso, Madi l'aveva veramente chiamata "Clarke"? L'aveva sempre chiamata "mamma" non aveva mai cambiato una volta.
"Perché mi hai chiamata per nome?" Era ancora stupita, non era Mai successo prima.
"Perché dopo quello che ho fatto a Lexa non ti merito" Madi iniziò ad incamminarsi verso una stanza libera e appena la trovò ci entrò dentro.
Clarke era sempre state dietro di lei e la seguì dentro la stanza.
Madi si sedette sul letto e Clarke si mise accanto a lei.
"Madi... è vero, io sono arrabbiata con te e delusa per quello che hai fatto... ma questo non cambia il fatto che tu sia Mia figlia, tanto quanto Lexa, anche quando sono arrabbiata con te" Madi accennò un sorriso e Clarke l'abbracciò, sapeva di non meritarsi quell'abbraccio, ma ne aveva bisogno.
"Secondo te Lexa mi perdonerà mai?" Chiese Madi e Clarke fece finta di pensarci un attimo, sapeva che Lexa l'avrebbe perdonata, forse.
"Penso di si, ma non ti aspettare che lo faccia subito" Madi annuì, sapeva che ci sarebbe voluto tempo e avrebbe aspettato.

Hey manca ancora un capitolo e la storia è finita! Quindi domani uscirà l'ultimo capitolo :)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto💓

uli

Waiting for dad ~Bellarke fanfiction~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora