Clarke non si fidava di Madi. Non l'avrebbe mai voluto lasciarla da sola, ma l'aveva fatto perché una parte di lei voleva ancora crederle.
Forse la fiamma le aveva dato alla testa e il fatto di essere diventata il comandante, le aveva fatto pensare di poter controllare tutti e perciò, anche uccidere gente. Tutto questo, però, non aveva senso, Madi era sempre stata gentile e brava con tutti, non aveva motivo questo suo comportamento, se in passato le avessero chiesto quale delle sue figlie avrebbe ucciso molte persone, cosa che pensava che nessuna di loro due avrebbe mai fatto, avrebbe detto Lexa. Non intendeva dire che Lexa era più crudele o altro, ma Madi, la Madi che conosceva lei, non lo avrebbe mai fatto e ne era sicura. Un ricordo di qualche anno prima le venne in mente, confermando i suoi pensieri.Erano passati nove anni dal praimfaya e Clarke si trovava seduta su una sedia, vicino alla sua capanna. Stava disegnando Bellamy, quando Lexa le venne incontro correndo.
"Mamma!" Lex le mise le braccia al collo, sembrava molto felice.
Clarke le mise una mano dietro la schiena e gliela accarezzò, per poi lasciarle un bacio sulla guancia.
"Cosa succede? Perché sei così allegra?" Lexa non le rispose e corse dentro casa, per poi trascinare Madi fuori.
"Lexa però! Che vuoi?" Clarke rise vedendo Lexa che si sforzava di tirare Madi per un braccio, per portarla dove si trovava lei.
Lexa si fermò, mise una mano davanti alla bocca di Madi e fece il segno di stare zitte.
Madi la guardava stupita, ma la seguì comunque, insieme a Clarke.
Attraversarono una parte di bosco e Lexa le fece mettere dietro un cespuglio, poi gli indicò con il dito, un punto.
Clarke e Madi rimasero a bocca aperta. Un coniglio. C'era un coniglio, vivo. Era il primo animale, a parte gli uccelli, che si vedeva dal prymfaya ed era il primo animale che vedevano per la prima volta Lexa e Madi.
"Wow" Madi continuava a guardarlo. Clarke le aveva disegnato tante volte degli animali, ma vederli dal vivo faceva un altro effetto.
"Dai forza" Clarke guardò Lexa con sguardo interrogativo.
"Cosa?" Chiese per capire cosa intendesse.
"Non lo mangiamo?" A Lexa piaceva quel coniglio, ma aveva voglia di mangiare qualcosa di diverso dal solito.
"Ma sei pazza? È così carino, noi non lo uccideremo" Madi non l'avrebbe mai mangiato.
"Sono stufa di mangiare bacche e pennuti una volta ogni anno, se va bene. Anche a me piace il coniglio, ma ho fame" Lexa quel coniglio lo avrebbe mangiato, voleva provare qualcosa di diverso.
"No. Tu non lo mangerai. Hai davvero il coraggio di ucciderlo?" Madi storse la testa, aspettando la risposta di sua sorella.
"Io... ma sono stufa di mangiare sempre le solite cose" Lexa sbuffò, in effetti non sarebbe mai riuscita ad uccidere quegli occhioni.
"Se lo vuoi uccidere, devi prima passare sul mio corpo" Madi si mise le mani sui fianchi, per farle capire che quel coniglio avrebbe vissuto.
"Va bene se per questa volta lo facciamo scappare? Il prossimo, promesso che lo mangiamo" Disse Clarke, per accontentare entrambe."Clarke, Bellamy" Diyoza entrò nella capanna, interrompendo il ricordo.
Clarke scosse la testa per riprendersi e Bellamy si girò verso Diyoza.
"Cosa ci fai qui?" Lui le si avvicinò, era molto arrabbiato con lei, stava aiutando Madi ad uccidere tutte quelle persone.
"Serve il vostro aiuto alla navicella. Se riuscite, portate anche i vostri amici e la vostra famiglia, è una cosa complicata da fare. Ah e Lexa e Madi non chiamatele, sono troppo piccole" Clarke non si fidava di Diyoza e perché voleva che portasse tutte le persone a cui voleva bene dentro la navicella?
"Perché dovremmo farlo?" Bellamy voleva una spiegazione. E se Diyoza stesse nascondendo dei soldati che non erano morti e voleva tendergli una trappola?
"Perché è urgente" Diyoza finì di parlare e uscì subito dalla capanna, era sicura di averli convinti.Madi si avvicinò alla scatola nel mezzo dell'arena e prese un barattolo. Respirò profondamente e guardò Lexa. L'avrebbe lasciata morire veramente? Era sua sorella, non poteva, ma una voce nella sua testa le diceva di farlo e di vendicarsi per non essere più il comandante.
Rimise il barattolo nella scatola e l'alzò, poi chiuse gli occhi e rovesciò la scatola, facendo cadere tutti i barattoli a terra, che si frantumarono. Non perse tempo e salì le scale del bunker per scappare. Uscì dalla botola e si diresse verso la navicella.
L'aveva fatto veramente. L'aveva condannata a morte. Se lo meritava. Forse. Ma ora non si poteva più tornare indietro.
Stava correndo più velocemente possibile, doveva arrivare prima che i vermi prendessero il possesso di tutta la valle. Sperava con tutto il cuore, che tutte le persone a cui voleva bene, si trovassero dentro quella nave.
La vide in lontananza e accellerò la corsa, la navicella si stava avvicinando sempre di più.
Mancava meno di un metro, fece un passo e la sua scarpa toccò il metallo del pavimento della nave.
Entrò dentro e senza pensarci due volte, abbassò la leva per chiudere le porte.
Si fermò per prendere fiato e poi si mise a cercare i suoi genitori.
Decise di andare nella sala dei comandi, era quella più probabile si trovassero.
Aprì la porta e infatti, eccoli lì. Tirò un sospiro di sollievo, c'erano tutti. Clarke, Bellamy, Octavia, Abby, Kane, Monty, Harper, Echo, Raven, Emori, Murphy, Indra, Gaia e Diyoza erano tutti in quella stanza, che la fissavano.
"Madi?" Clarke le andò in contro, non capiva perché lei si trovava lì.
"Ora potete spiegarci perché siamo qui?" Chiese Indra, erano lì da dieci minuti buoni e non gli era stato ancora spiegato niente.
"Diyoza aveva detto che le servivamo" Disse Clarke, guardandola e sperando di sapere di più.
"Il piano è stato di tua figlia" Diyoza indicò Madi con la testa, che intanto la stava maledicendo in ottantaquattro lingue diverse.
"Madi che sta succedendo?" Clarke le appoggiò le mani sulle sue spalle si era allarmata.
Madi non rispose, si limitò ad abbassate lo sguardo.
"Non hai liberato i vermi, vero?" Bellamy la guardò e lei non rispose ancora. Quindi lui capì che li aveva liberati, merda.
"Dimmi che non l'hai fatto" Clarke la guardò negli e occhi e Madi alzò lo sguardo.
"Ho dovuto" Bellamy la guardò deluso, molto deluso.
"Dov'è Lexa?... Madi, dov'è Lexa?" Clarke si guardò intorno, era anche lei in salvo nella navicella, giusto?
"DOV'È LEXA?!" Le urlò contro, non poteva averla lasciata morire.
Madi aveva gli occhi un po' lucidi, forse si stava pentendo. No, non si sarebbe mai pentita.
"Lei aveva rischiato di uccidermi per togliermi la fiamma" Tutti la guardarono, nessuno la riconosceva più.
"Lo sai anche tu che sapeva che non ti avrebbe mai ucciso e tu la cerchi di uccidere?!" Bellamy non sapeva proprio cosa fare.
Clarke intanto non capiva più niente, fissava il vuoto. Sua figlia era là fuori e lei sarebbe andata a salvarla, a costo di rimmeterci la vita.Spero che il capitolo vi sia piaciuto 💓
uli
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Waiting for dad ~Bellarke fanfiction~
Fanfiction~completa~ E se il Praimfaya fosse durato 15 anni anziché 5? E se Clarke prima di rimanere da sola sulla terra, fosse rimasta incinta di Bellamy? Sarebbe cambiato tutto o la storia sarebbe rimasta come tutti noi conosciamo? Be' per sapere le rispost...