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"E tu ti fidi di loro?" Clarke aveva appena raccontato a Bellamy il suo discorso con Gaia, ma lui non si voleva fidare di quelle persone.
"Gaia la conosco poco, ma mi è sempre sembrata sincera" La bionda alzò le spalle.
"Sono passati quindici anni Clarke, magari è cambiata" Disse Bellamy passandosi una mano tra i capelli.
"Magari è cambiata anche Octavia, sono passati quindici anni anche per lei" Clarke aveva davvero messo Octavia nel discorso? A parte le storie sull'arena, Octavia era sempre stata una brava persona.
"Octavia è mia sorella la conosco è diverso," Bellamy aveva ragione e anche Clarke lo sapeva, infatti cercò di cambiare discorso, ma Bell la precedette.
"Comunque proverò a fidarmi di Gaia e del wonkru" Clarke era contenta di averlo convinto a fidarsi di quelle persone e lo baciò, mentre lui la stringeva forte a sé.
Clarke si stacco dal bacio per riuscire a parlare.
"Lexa e Madi le conosci solo da due giorni e già ti preoccupi per loro. Hai superato le mie aspettative Blake."
Bellamy a quella frase sorrise.
"Perché, quali erano le tue aspettative?" Ormai era curioso di saperlo.
"Due giorni e mezzo" Entrambi risero e rimasero abbracciati ancora per un po'.

"Bene, se pensate che mi importi di chi siete figlie vi sbagliate, Wanheda non era nessuno" Ontari si abbassò per togliersi la spada di Lexa da contro il collo.
"In realtà tu ce l'hai chiesto" Madi andò a posare la sua spada, proprio come stavano facendo sua sorella e Ontari.
"Ci vediamo domani" Disse fraddamente Ontari allontanandosi.
Tutti i ragazzi stavano iniziando ad andare via, non avevano un orologio, ma probabilmente era ora di cena e quindi anche Lexa e Madi si incamminarono verso la loro capanna.
"Madi, non dire niente su quello che diceva Ontari sul conclave, che poi la mamma si preoccupa" Madi annuì ed entrarono in casa, ma non trovarono nessuno.
"Mam-" Lexa fece per chiamare i loro genitori, ma Madi le mise una mano davanti alla bocca per farla stare zitta.
"Shh, senti?" Indicò con la testa la camera da letto dei loro genitori ed entrambe si avvicinarono alla porta.
"Ma che stanno facendo?" Lexa sbirciò dall'occhiolino e immediatamente distolse lo sguardo, come se dentro la stanza ci fosse un mostro.
"Lex tutto ok?" Chiese Madi, non capendo cosa stesse accadendo.
"Tutto ok, ma se tra novi mesi ci troviamo un altro Blake, non ti stupire" Madi sentendo quelle parole fece una faccia schifata, immaginando i suoi genitori farlo.
"Forse è meglio se andassimo a farci un giro" Propose Lexa e Madi annuì, così uscirono fuori casa senza una meta, ma conoscevano la valle benissimo, quindi non si sarebbero perse.
"Ora che facciamo?" Lexa era stufa di vagare in giro in cerca di qualcosa da fare.
"Non lo so, l'idea di uscire ce l'hai avuta tu" Madi si guardò in torno, sperando di trovare qualcosa.
"Se vuoi torna pure a casa" Disse Lex, però sperando che non se ne andasse, sennò sarebbe rimasta sola a non fare niente.
"No grazie, mi va bene qui" Madi rise e pure Lexa accennò un sorriso.
"Abbiamo molte persone da conoscere, magari potremmo andare a rompere a qualcuna di loro" L'idea di Lexa non era male, potevano andare dagli amici della loro famiglia.
"Se andassimo a rompere le scatole a Murphy? Sembra che ci detesti, quindi un motivo in più per farlo" Propose Madi facendo il pollice in su con la mano.
"Penso che in questo momento sia con Emori, forse è meglio lasciare stare" Lexa aveva ragione, meglio non ritrovarsi in una situazione come quella di prima a casa.
"Si meglio" Mads annuì sconfitta.
"Allora andiamo da zia Octavia? Ah no, lei avrà da fare le sue cose da leader" Sbuffò Lexa arrabbiata, visto che non potevano andare da nessuno.
"Be' in realtà con la nonna non ci abbiamo ancora parlato molto" Madi riuscì a trovare una persona che probabilmente fosse libera.
"Vero, ma non sarà in infermeria?" Lexa alzò un sopracciglio aspettando la risposta.
"Alle otto di sera? Non credo" E così senza aspettare risposta, Madi iniziò ad incamminarsi verso la capanna di Abby, seguita dalla sorella.
Perfortuna avevano visto Kane in giro, quindi potevano andare da lei tranquillamente senza rischiare di interrompere qualcosa.
Bussarono fuori dalla porta e Abby andò ad aprirla.
"Madi, Lexa, che ci fate qui?" Chiese non aspettandosi il loro arrivo.
"Non sappiamo cosa fare" Disse Lexa, sperando che la nonna le facesse entrare dentro alla casa.
"Intanto entrate" Abby si spostò di lato per farle entrare e loro sorrisero leggermente.
"Clarke? Bellamy? Non dovreste essere con loro" Le sorelle si guardarono, non potevano dire quello che avevano visto, sarebbe stato troppo.
"Diciamo che erano impegnati" Rispose alla fine Madi, cercando di essere il più credibile possibile.
"Bene, potete restare qui fino a quanto volete, tranquille" Lexa e Madi la ringraziarono con lo sguardo e si sedettero su delle sedie.
"Grazie, ma tra cinque minuti dobbiamo tornare, altrimenti si preoccuperanno" Lexa aveva paura che i loro genitori non vedendole a casa si proccupassero, non gli avevano nemmeno lasciato un biglietto.
"Va bene" Abby si sedette anche lei in una sedia vicino a loro e approfittò per conoscerle meglio.
"Quindi Clarke vi ha cresciute tutte due da sola per the quindici anni?" Chiese per prima cosa, pensando a quanto fosse stata forte la figlia e le ragazze annuirono.
"Sicuramente sarete state meglio qui fuori, che noi nel bunker" In effeti Abby aveva ragione, tutti preferirebbero stare quindici anni all'aperto, che quindici anni sotto terra.
"Forse si, ma eravamo solo noi tre, pensa che abbiamo visto un maschio per la prima volta due giorni fa" Madi e Abby risero alla frase di Lexa, che continuava a pensare alla prima volta che aveva visto un uomo, cioè Bellamy, quindi suo padre.
"Però nel bunker c'erano persone che hanno visto la terra per la prima volta in tutta la loro vita due giorni fa" Sia Madi che Lexa pensarono a Ontari, che quindi aveva visto l'aria aperta da poco.

Eh niente, spero che il capitolo vi sia piaciuto 💓

uli

Waiting for dad ~Bellarke fanfiction~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora