Trova spazio dentro me 2

CAPITOLO 36

Pov's Niccolò
*Dopo una colazione piena e dopo aver assistito a vari clienti di Simona che si complimentavano per la bambina lei se ne torna in laboratorio e io decido di fare una passeggiata nel quartiere. Oramai qui mi conoscono tutti, è improbabile che qualcuno mi fermi per fare le foto o se succede è comunque raro. Arrivo ad un piccolo parchetto qui nella zona, ci sono delle giostrine e ricordo che da piccolo mamma mi ci portava sempre insieme ad Adriano. Mi siedo su una panchina osservando i bambini giocare e correre da una parte all'altra. Mi accendo una sigaretta stando attento a non fare arrivare il fumo a Valeria che dorme beata.*
N: -"Valeria a papà però damme qualche soddisfazione, stai sempre a dormì." *Dico io parlando ad alta voce e controllandola, ma poi sorrido vedendola tranquilla. Sospira per poi fare un piccolo sorrisetto nel sonno. Ciò che ho detto è una bugia, questa bambina mi dà sempre soddisfazioni e mi rende davvero felice. Chiudo gli occhi godendomi le risate dei bambini attorno qui, poi li riapro e la mia immaginazione mi porta a vedere una Valeria un pò più cresciuta che corre felice facendo amicizia coi bambini del quartiere. Questo è anche uno dei motivi per cui continuo a non volermi spostare da qui, voglio far crescere mia figlia in un ambiente naturale, in un quartiere dove può fare amicizia. Il centro città è diverso, nei quartieri c'è più armonia.*
Val: -"Uè uè uè uè." *Ed ecco il pianto di mia figlia che risveglia i miei pensieri. Getto la sigaretta ormai finita e metto una caramella alla menta in bocca, così da non far sentire il forte tanfo di fumo. Prendo in braccio Valeria e la poggio sulle mie gambe tenendo la schiena e la testa poggiate sul mio braccio.*
N: -"Hai visto Vale? Quanti bambini che giocano!" *Dico muovendo una gamba. Lei si calma piano piano e poi fa un piccolo sbadiglio. Ma poi inizia di nuovo a piangere, quasi a strillare.*
N: -"E va bene si, ho capito!" *Esclamo allora sospirando e prendendo dal borsone il biberon con il latte. Simona se lo tira un pò per lasciarmelo durante la giornata. Le metto il biberon vicino alle labbra e lei inizia a succhiare.*
N: -"Facciamo a cambio amò? Io sto tra le braccia tue e tu me dai il latte!" *Dico scherzando con mia figlia che in tutta risposta sbrodola un pò il latte così la pulisco col bavaglino.*
N: -"No eh? E va bene." *Dico sorridendo. Mi sembro uno scemo, parlo da solo, rido da solo e dico cose insensate. Ma diventare papà fa questo effetto, vedere sto mostriciattolo (come la chiamo sempre simpaticamente) mi dà felicità e mi rende bambino. So sempre stato bambino, ma adesso è tutta n'altra cosa. Dopo aver fatto digerire Valeria la rimetto nel passeggino e inizio a camminare dirigendomi a casa di mamma, oggi ho intenzione di portare Simona fuori a pranzo e voglio stare solo con lei così volevo lasciarle Valeria per qualche ora. Non fraintendetemi, Valeria non mi dà nessun fastidio, ma ogni tanto bisogna poter evadere soprattutto perchè io e Simona siamo ancora ragazzi e dobbiamo prenderci un pò dei nostri spazi, ovviamente quando si può, non sempre.*
MN: -"Chi è?" *Domanda mia mamma al citofono dopo aver suonato.*
N: -"Mà, so io. Apri." *Le rispondo così sento il cancello aprirsi. Salgo per le scale con l'aiuto di mamma che esce sul pianerottolo, menomale che abita al primo piano altrimenti col passeggino sarebbe na tragedia. Entro in casa e sospiro andando a prendere un bicchiere d'acqua.*
N: -"Mà, che fai oggi?" *Le domando mentre lei si spupazza Valeria.*
MN: -"Nulla, perchè?" *Le sorrido, le lascio un bacio sulla guancia e mi siedo sul divano per vedere un pò il telegiornale.*
N: -"Perfetto allora fa la nonna perchè voglio portare Simona fuori a pranzo." *Dico accendendo la tv. Lei ridacchia e si viene a sedere accanto a me.*
MN: -"Te dico de si solo perchè me tengo mia nipote, maleducato!" *Dice facendomi ridere così le lascio un bacio sulla guancia ringraziandola del favore.*