CAPITOLO 92

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Pov's Niccolò
DUE MESI DOPO
*Sono passati due mesi dalla nascita della mia etichetta discografica. Valeria ora ha cinque mesi e cresce sempre più, ma le cose non vanno tanto bene in casa. Sono pieno di impegni, sono sempre fuori casa e, cosa molto più grave, Simona non è più la stessa. Non so cos'abbia, a volte torno a casa e piange, la notte vuole che vado sempre io da Valeria se piange e non mangia. Non esce più, si è chiusa in casa e se gli altri la chiamano lei dice di stare bene e semplicemente non esce perchè fa troppo freddo. Questa bugia è bella grossa, lei ama il freddo e l'ho scritto anche in una delle mie canzoni, a volte mi faceva uscire quando io volevo stare a casa sotto le coperte perchè ama l'aria che si respira, soprattutto sotto le feste di Natale e invece le feste se l'è fatte a casa a piangere su se stessa per mille insicurezze e paranoie inutili che si fa venire. E poi anche se fosse per quello avrebbe invitato gli altri a casa, invece no. Quando torno a casa la trovo sempre sul divano o nel letto, spesso piange ma non mi spiega cos'ha, vuole solo che l'abbracci e la consoli, poi dopo due minuti sorride  e mi dice che mi ama. Se vede una maglia sulla sedia si incazza come una bestia, come se avessi fatto qualcosa di davvero brutto, diventa una iena e dopo cinque minuti mi abbraccia chiedendomi scusa. Mi spaventa, davvero, non pensavo che la vita a casa le provocasse tutto ciò, mi sembra qualcosa di eccessivo, nemmeno in gravidanza era così isterica. Ha degli sbalzi d'umore terribili, mangia poco e.... Non ha voglia di fare l'amore. Questo è l'ultimo dei problemi, non si muore mica se non si fa per un pò, ma è davvero strano perchè Simona non si rifiuta mai di fare l'amore con me e poi mi dice che non ne ha voglia quasi con schifo, con disprezzo. Per non parlare di Valeria, praticamente se sto io a casa la fa stare sempre con me, a malapena la allatta e quasi si scoccia. Ormai sono praticamente due mesi che va avanti così, da quando ha iniziato quei pensieri terribili, e la situazione non fa altro che peggiorare. Il mio cervello è in totale confusione, non so che fare e non riesco a parlare perchè ogni volta che provo a dirle qualcosa mi interrompe sempre cambiando discorso. La mia paura più grande è che quei pensieri che aveva si siano amplificati, ma hanno trasformato in qualche modo tutto il suo carattere. Tra qualche giorno arriva la sua famiglia, sono venuti per Natale ma lei nascondeva benissimo tutto, l'abbiamo passato in compagnia e allegramente con la mia e la sua famiglia. E ora cosa vedranno? Non vedranno la loro figlia, questo è certo, sembra un'altra persona. Non ha più stimoli, non fa nulla e molte notti non dorme e vaga per la casa, però poi alla bambina ci devo pensare io che sono beato a dormire sul letto.*
N: -"Buongiorno." *Dico scendendo le scale e arrivando vicino a lei che è seduta al tavolo.*
S: -"Ciao." *Mi risponde in modo freddo. Prendo un pò di caffè e mi siedo a tavola con lei, sono le 7 del mattino, le sue occhiaie si possono vedere in lontananza.*
S: -"Sai... Stavo pensando... Magari chiamo mamma e dico di non venire più." *Mi confessa. Quasi mi strozzo col caffè nel sentire ciò. Tossisco per riprendermi e la guardo.*
N: -"Che cosa?"
S: -"Non mi va Niccolò, non mi va di passare momenti in famiglia o altro!" *Mi risponde acida. Sospiro e mi passo una mano sulla faccia.*
N: -"Simona... Stai impazzendo per caso? E' tutto ciò che ti piace di più! Passare il tempo con la tua famiglia ti piace sempre dato che non li vedi mai... Mi dici perchè ti comporti così?" *Dico ormai esausto dalla situazione, sono davvero confuso. Lei si alza e batte una mano sul tavolo violentemente.*
S: -"IO MI COMPORTO COME HO SEMPRE FATTO! PERCHE' MI FAI SENTIRE INADEGUATA?!" *Mi grida contro facendomi sobbalzare. Ecco il cambio d'umore, parlavamo tranquillamente e ora è diventata una iena. Mi alzo stringendo i pugni e battendone uno sul tavolo, quasi non lo rompo.*
N: -"NORMALMENTE? NORMALMENTE?! TI SEMBRA NORMALE AVERE QUESTI SBALZI D'UMORE? O GIROVAGARE PER CASA TUTTA LA NOTTE E CHIAMARE ME SE VALERIA PIANGE? TI SEMBRA NORMALE CHE IO TORNI A CASA E TI VEDA SEMPRE A PIANGERE PER POI SORRIDERE DUE SECONDI COME SE NIENTE FOSSE????" *Le grido allora anche io. Poi mi siedo esausto cacciando uno sbuffo. Poggio il braccio sul tavolo e batto nervosamente le dita su di esso. Lei rimane immobile, non si muove.*

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