CAPITOLO 114

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Pov's Niccolò
*Arrivo a casa, entro e trovo mia mamma seduta sul divano che si guarda la TV con Valeria accanto a lei nel dondolo. Non appena mamma mi nota si gira e mi sorride. Guardo Valeria e vado verso di lei, la prendo in braccio e la porto vicino alla bocca per lasciarle mille baci.*
N: -"Cucciola de papà tuo ciao." *Dico spupazzandola per poi stringerla e chiudere un attimo gli occhi.*
MN: -"Simona?" *Mi domanda mamma. Sospiro e mi siedo accanto a lei sul divano.*
N: -"L'hanno portata in una clinica... Boh non so manco che fanno là dentro." *Rispondo affranto. Lei mi guarda dispiaciuta e consapevole, ora capisco a cosa si riferiva quando mi ha detto "aspettati di tutto" stamattina. Le racconto per filo e per segno com'è andata, quasi scoppia a piangere immaginandosi la scena, ma mia madre è forte, difficilmente piange, soprattutto difronte ai suoi figli.*
MN: -"Finirà prima o poi Nicco e starete di nuovo insieme, felici con la vostra bambina." *Dice mia mamma accarezzando sia me che Valeria.*
N: -"Te lo sapevi già vè?" *Le domando.*
MN: -"Non sapevo che l'avrebbero portata in una clinica, ma avevo capito che la situazione era peggiorata parecchio." *Mi confessa prendendo sua nipote tra le braccia.*
N: -"Devo chiamare Maria... Come cavolo si fa a dire na cosa del genere?" *Mi domando buttandomi con la schiena contro la spalliera del divano e passandomi le mani sul viso. Come faccio a chiamare mia suocera e a dirle che sua figlia è in una clinica per farsi curare una depressione post parto?*
MN: -"Se vuoi la chiamo io... So che per te sarà un grande peso." *Mi dice. Annuisco e poi l'abbraccio, mia madre è una donna fantastica.*
N: -"Mamma, per favore.. Puoi tenere tu Valeria stanotte?" *Le domando. Lei strabuzza gli occhi e scuote la testa.*
MN: -"Niccolò non iniziare ad allontanarti anche tu eh! Non fare-"
N: -"Mamma non mi allontanerei mai da mia figlia, è la mia intera vita." *Dico accarezzando la testolina di Valeria e facendo un sorriso.*
N: -"Ma ho bisogno di stare solo. Ora devo uscire, comprare latte artificiale e tutte quelle cose lì. Ora sta iniziando anche a mangiare qualche omogenizzato, devo fare la spesa, le fotocopie dei documenti di Simona... Devo fare un sacco di cose e una volta tornato a casa vorrei.... Buttarmi sul divano e stare tranquillo, volendo vorrei anche dormire un pò visto che ho almeno cento ore di sonno da recuperare." *Mia madre mi sorride, si alza e poggia Valeria nel dondolo. Poi inizia a salire le scale.*
MN: -"Vado a preparare il borsone và." *Dice salendo così sorrido. Sono sempre più grato di avere la mia famiglia affianco e i miei amici... Probabilmente a quest'ora sarei già perso. Non ho voglia di avvisare nessuno, oggi voglio stare spento. Non voglio parlare, non voglio raccontare, voglio solo metabolizzare e prendermi un pò di tempo per me stesso.*
N: -"Allora io esco a fare la spesa, poi passo da casa tua e ti lascio il latte artificiale per Valeria." *Dico a mia mamma uscendo di casa. Mi metto in macchina e mi dirigo al supermercato. Come cambiano le cose eh Niccolò? Ora devi fare, oltre che l'uomo, anche la donna di casa. Mi butto sull'ironia, forse mi aiuta a non pensare per un pò. Cosa starà facendo ora? Mi starà odiando? Non lo so, probabilmente si, ma un giorno l'avrò tra le mie braccia di nuovo e probabilmente quel giorno le chiederò di sposarmi, perchè ora, dopo tutto ciò che stiamo passando, sto capendo ancora di più quanto la amo. E non importa se mi sta facendo penare perchè so che non è in lei e che mi ama come il primo giorno.*

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