CAPITOLO 90

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Pov's Simona
*Mi è stata fatta una domanda che aspettavo da tempo: parlare del mio dialetto! Non appena Adriano ha detto "U csc" ho capito subito a che frase si riferisse. Ora tutti mi guardano e io guardo Adriano e Cocco per risponde alla domanda di quest'ultimo.*
S: -"Beh è forse l'unica frase che Niccolò si ricorda bene del dialetto barese." *Rispondo facendo spallucce. Niccolò mi dà una spallata e corruccia le sopracciglia.*
N: -"Ma non è vero!" *Mi dice così io rido.*
A: -"Allora allora aspe..... Dimmi qualcos'altro.... Emh..... MI SONO ALZATA DAL LETTO E SONO ANDATO IN BAGNO!" *Mi dice Adriano gasato nel voler sapere la risposta tradotta. Ridacchio un pò e mi schiarisco un pò la gola.*
S: -"Allora... Concentrati.... "M so dsctat da sop o litt e so sciut o bagn." *Rispondo traducendo vedendolo aprire di poco la bocca. Scoppio a ridere guardando anche tutti gli altri e Niccolò mi abbraccia lasciandomi un bacio sulla fronte.*
N: -"Si, è la sua specialità, lasciarti a bocca aperta!" *Dice Niccolò vedendo l'espressione di tutti quanti.*
A: -"No vabbè fantastico...."
T: -"Dì questa! METTI TUTTO A POSTO SE NO ORA TI DO MAZZATE!" *Dice Tiziano facendoci ridere data la solita frase detta dalle mamme.*
S: -"Mitt tutt o post c s no mo t doggh mazzat! Con tanto di battipanni in mano me la diceva mia madre!" *Aggiungo poi e ci ritroviamo tutti insieme a ridere.*
F: -"Adoro tutto ciò!"
Sv: -"Simo fai sentire quello scioglilingua! Raga è praticamente impossibile se non sei di Bari!" *Guardo Sveva e scoppio a ridere ricordandomi tutte le volte in cui le ha provato a dirlo ma si impappinava sempre.*
S: -"Ok... Allora" *Dico calmandomi dalle risate.*
S: -"C g na ma sci sciamaninn, c non g na ma sci non g n sim scenn." *Dico velocemente lasciando tutti stralunati, compreso Niccolò.*
N: -"Questo non me l'avevi mai insegnato!"
Sv: -"Niccolò se non lo riesco ad imparare io non ci riesci manco tu!" *Lo sbeffeggia Sveva ricevendo da parte di Niccolò un dito medio.*
Al: -"Si vabbè.. Ma che hai detto in pratica?"
S: -"Ho detto che se ce ne dobbiamo andare andiamocene, se non ce ne dobbiamo andare non ce ne andiamo." *Rispondo alla domanda di Alessandro.*
A: -"Meraviglioso! Mi devi insegnare più cose poi!" *Dice allora Adriano venendomi ad abbracciare.*
E: -"Simo, piange." *Mi avvisa Elisa che è seduta vicino alla nostra macchina e sente Valeria piangere. Mi avvicino alla macchina e mi siedo dopo aver aperto lo sportello. Sono arrivate le undici e avrà sicuramente fame. Noi abbiamo cenato con le pizze mangiandole sul cofano, come si faceva da ragazzini. I ragazzi sono andati alla pizzeria qui vicino a prenderle. Attacco Valeria al seno e la cullo un pò mentre beve il latte.*
P: -"Tutto ok?" *Mi domanda Priscilla affacciandosi nella macchina così sorrido e annuisco.*
S: -"Si si, aveva fame." *Le rispondo così lei mi fa un sorrido e chiude lo sportello.*

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