Trova spazio dentro me 2

CAPITOLO 129

Pov's Simona
*Ormai è pomeriggio, dopo la chiacchierata in riunione sono stata un pò fuori in cortile, a rinfrescare i miei pensieri. Ho pensato molto durante la riunione, mentre parlavo di Niccolò, della gravidanza e di Valeria. Ho pensato molto, ho parlato molto e mi sono sentita bene. Mi sono seduta sul prato, ho chiuso gli occhi e ho respirato l'aria fresca di maggio. Ora sono nella mia camera e ripenso alle domande di Patrizia, a ciò che ho risposto e a ciò che ci ha chiesto di fare dopo la riunione. "Nel pomeriggio cercate di scrivere su un foglio tutto ciò che più vi ricorda la vostra vita. Momenti brutti, belli o semplicemente i ricordi a cui siete più legate. Lasciate le lettere sulle scrivanie e domattina la dottoressa le leggerà.". Sono seduta sulla scrivania, scrivo ma butto il foglio. In questa lettera voglio dire tante cose, ma sono talmente troppe che non so da dove iniziare. Mi alzo girando un pò per la camera, mi siedo sul letto e guardo le foto sul comodino. Afferro quella dove ci siamo io, Niccolò e Valeria e l'accarezzo, sorrido. Prendo il borsone da sotto il letto e frugo all'interno per trovare un paio di mutande pulite, voglio farmi una doccia prima di scrivere la mia lettera, magari mi aiuterà a ragionare meglio. Mentre giro con la mano nel borsone sento qualcosa di metallico. Lo afferro portandolo fuori e il mio cuore ha un sussulto quando vedo c0s'è. La collana che mi ha regalato Niccolò, la collana col girasole e il mondo all'interno con scritto "Wendy". Lascio il borsone e mi metto rannicchiata sul letto, poggiando la schiena al muro. Questa collana è stato un regalo meraviglioso, Niccolò me la regalò per il compleanno. Stavamo insieme da un mese e lui mi aveva dedicato "Il tuo nome" allo stadio Olimpico, davanti a 64.000 persone, davanti a 2,8 milioni di followers, nel giorno della sua favola. La guardo per un pò, poi la indosso. Poggio la testa al muro e sospiro, non sono riuscita a vedere la sofferenza di Niccolò in questi giorni ma chissà come sta morendo dentro, tutto perchè io sono chiusa qui a non sentirmi abbastanza per mia figlia.*
Pa: -"Simo, è arrivato Niccolò." *Mi avvisa Patrizia entrando in camera. Esco sorridente andando verso la stanza, non appena lo vedo lì seduto al solito tavolino gli corro incontro, lo vedo tutti i giorni ma mi manca appena va via.*
N: -"Ciao piccoletta mia." *Dice stringendomi forte così gli lascio mille baci. Dopo esserci staccati mi guarda un pò sorridendomi e mi mette una ciocca dietro l'orecchio. Si allontana appena e fa cadere l'occhio sul mio collo.*
N: -"L'hai messa.." *Dice afferrando la collana e sorridendo. Annuisco sedendomi e lui mi segue a ruota.*
S: -"L'ho trovata solo oggi nel borsone." *Spiego io facendo spallucce. Parliamo un pò del più e del meno, vorrei chiederle di Valeria ma decido di non farlo. Oggi la sto pensando, parecchio, ma non vorrei che magari con questa domanda Niccolò si illudesse troppo, non vorrei che quello di oggi sia solo un momento in cui mi sento meglio.*
S: -"E i ragazzi come stanno?" *Domando cercando di intrattenerlo. Mi racconta di un pò di momenti, che ogni tanto passano tempo al parcheggio oppure a casa nostra.*
N: -"Valerio ha riservato un posto speciale per te sulla poltrona più comoda del suo salone quando uscirai di qui." *Dice sorridente afferrandomi le mani.. Eh, quando uscirò da qui? Dipende solo da me.*
S: -"Si ma io voglio anche un posto speciale per il tuo tour, voglio venire ad almeno tre date!" *Dico entusiasta. Lui mi sorride, ma non mi sembra del tutto convinto.*
N: -"Non c'era bisogno manco di dirlo!" *Dice sempre con un tono insicuro, ma lascio correre. Dopo un'oretta mi saluta, va via e io me ne torno in camera. Mi siedo alla scrivania e dopo un bel sospiro inizio a scrivere la lettera. Ho deciso di non strapparla più, devo parlare col cuore, ed è quest'ultimo che, a fine lettera, mi fa trovare in un mare di lacrime speranzose.....*