CAPITOLO 50

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Pov's Simona
*Cerco sempre di nascondere questi sentimenti, li reprimo perchè non voglio rovinare tutto, voglio che rimanga tutto così perfetto.*
S: -"E dove mi porti?" *Dico dopo quando Niccolò finisce di coccolare Spugna e torna a guardarmi.*
S: -"Volevo dire... CI.. porti." *Mi correggo poi accorgendomi di aver usato il singolare, come se mi fossi dimenticata della mia bambina. Lui mi guarda e inclina la testa, forse si è accorto del mio errore.*
N: -"E' una sorpresa amore mio." *Mi risponde afferrandomi la mano e lasciandoci un bacio.*
N: -"Ma ora preparati e vieni giù, ci sono i pancake che ti aspettano." *Dice poi lasciandomi un bacio sulla fronte. Sorrido sentendomi coccolata, ma pensando all'errore fatto prima. Uno può sottovalutarlo, ma mi preoccupa un pò. Possibile poter pensare, anche solo per un secondo, che non ci sia nessun'altro sotto questo tetto a parte me e Niccolò? Forse si, forse è stanchezza. Con questo pensiero mi alzo e mi chiudo in bagno per farmi una doccia veloce.*
S: -"Pensi tu a Valeria?" *Grido a Niccolò che in risposta esce dalla cameretta di nostra figlia con la bambina tra le braccia già vestita con una tutina, pantalone grigio e felpa fucsia.*
N: -"Ciao mami, sono pronta!" *Dice facendo la vocina e agitando la mano di Valeria, come se mi salutasse. Lei fa una risata melodiosa che mi alleggerisce il cuore. Sorrido vedendoli e scuoto la testa chiudendo la porta del bagno, ma solo dopo avergli dato un bacio volante. Sotto il getto continuo dell'acqua penso e ripenso a ciò che mi succede ormai da giorni. Ho sempre più sensazioni strane, pensieri strani. A volte penso davvero che Valeria non esista, a volte penso che forse stavamo meglio senza lei. Ma che senso ha tutto questo? Che senso ha aspettare tanto l'arrivo del proprio figlio per poi pensare che in realtà forse era meglio non averlo? Cosa mi succede? Non lo so, e non so spiegarlo. So solo che mi capita spesso di fare questi brutti pensieri, ma poi la guarda e mi viene da piangere per i miei pensieri. Non posso parlarne con Niccolò, cosa penserebbe? Che giudizio avrebbe? Sarebbe arrabbiato sicuramente. Spero solo che questa giornata mi sollevi, mi faccia capire l'importanza di mia figlia nella nostra vita.*
N: -"Mami ci sei? Dai mamma che non vedo l'ora di passare questa giornata con voi!" *Dice irrompendo nel bagno Niccolò. Quando mi chiama così sento il vuoto totale, forse non merito questa nomina, forse non merito quel gioiello di bambina.*
S: -"Arrivo amore, mi lavo i denti e sono pronta." *Rispondo sorridendo a Niccolò che richiude la porta. Sospiro e mi guardo allo specchio strofinandomi la faccia, poi mi lavo i denti ed esco dal bagno.*
S: -"Andiamo?" *Dico dopo una colazione piena e avvicinandomi a Valeria per lasciarle un bacio sulla fronte. Niccolò si avvicina e prende il passeggino uscendo di casa mentre io, con in braccio Valeria, chiudo la porta a chiave. Sistemiamo Valeria nel seggiolone, Spugna nel cofano e poi entriamo in macchina noi e Niccolò mette in moto.*
S: -"Allora, si può sapere dove ci porti?" *Dico insistente a Niccolò.*
N: -"Diciamo che... Centra molto la natura." *Mi risponde mettendo una mano sulla mia coscia. Ci penso guardando fuori dal finestrino.*
S: -"Cinecittà?" *Dico entusiasta guardandolo. Lui corruccia le sopracciglia e poi scuote la testa ridendo.*
N: -"Ma che centra Cinecittà co la natura scusa!"*Dice ridendo e non posso fare a meno di ridere anch'io.*
S: -"Già hai ragione... Allora dove?" *Dico curiosa come sempre piagnucolando come una bambina e facendolo ridere.*
N: -"Piccolè sei sempre stata troppo curiosetta!" *Mi risponde così gli faccio una pernacchia. Decido così di arrendermi e godermi l'avventura. Per fortuna le giornate sono ancora belle e oggi, anche con una felpa, si sta davvero bene, eppure siamo a novembre. Forse mi serve davvero questa giornata, forse mi serve passare una giornata in famiglia.*

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