CAPITOLO 1

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QUALCHE MESE DOPO
Pov's Niccolò
N: -"Adrià te voi dà na mossa?!?!"
A: -"Aò Nì statte calmo però!! Mo annamo, fammi mettere le scarpe!!!" *Mi rimprovera così Adriano, il mio migliore amico. Sono teso, peggio di una corda di violino! Sto tremando, faccio avanti e dietro da dieci minuti aspettando Adriano, il solito bradipo.*
N: -"Adrià ma sei serio?!?!?! STA PER NASCERE MIA FIGLIA! NON SO SE TI HO RESO L'IDEA!!" *Sbraito mentre mi precipito fuori da casa di Adriano dove mi trovavo per pranzare dopo una mattinata in studio. Oggi, 12 settembre, mia figlia ha deciso di nascere e ho appena ricevuto la chiamata da Sveva che mi ha detto che, mentre erano a pranzo fuori, a Simona si son rotte le acque e ora è in travaglio. La mia ansia è alle stelle mentre sono in auto con il mio migliore amico. Questi mesi sono stati davvero pesanti, col caldo Simona ha iniziato ad accusare più stanchezza perciò l'ho portata in vacanza per un mese, in Sardegna, in una villetta con piscina. Abbiamo ospitato anche i nostri amici così abbiamo passato una vacanza bellissima. Non sapete la fatica per portarla lì! Ovviamente, come in tutte le gravidanze, gli ormoni erano "leggermente" sballati e i suoi sbalzi d'umore erano allucinanti. Non parliamo delle voglie poi, se alle tre di notte voleva una vaschetta di fragole dovevi correre a comprarla, così come fece quella notte di qualche mese fa, e menomale che le trovai a casa di mia mamma! Ma di questo forse la colpa è mia, la piccoletta avrà preso questa voglia dal papà! Poi tra l'altro come ben sapete a febbraio aveva aperto da poco la seconda pasticceria e tenerla lontana da lì questi mesi è stata un'impresa, nonostante i numerosi richiami della ginecologa che le diceva di stare a riposo. Si è convinta solo al settimo mese, quando all'ecografia ci dissero che la sua gravidanza era a rischio ed è dovuta rimanere a letto. Quando ero in tour sono stato in pensiero per lei, notte e giorno, è stata una tortura sapere che lei era a casa sola, anzi con Spugna. Ovviamente Valerio, il mio amico nonchè suo cugino, passava quasi tutto il giorno con lei, a volte dormiva a casa nostra per non lasciarla sola. Anche Sveva passava molto tempo con lei (quando poteva dato che la pasticceria di San Basilio era sotto la sua responsabilità data la situazione) lasciando a volte Vapu, con cui ormai è andata a convivere, da solo a pranzo o a cena. Simona però insisteva molte volte e diceva a Vapu di raggiungerle a casa e di passare tempo tutti insieme.*

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