CAPITOLO 39

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Pov's Simona
N: -"Caro Gino buongiorno!" *Dice Niccolò porgendogli una mano.*
Gi: -"Ragazzi! Buongiorno! Da quanto tempo, cavoli! Siete in forma smagliante!" *Dice stringendo la mano prima a Niccolò poi a me.*
Gi: -"Soprattutto te Simona! Non hai partorito da poco?" *Mi domanda così annuisco.*
S: -"Ha fatto un mese proprio ieri!" *Rispondo lasciandolo stupito.*
Gi: -"Un mese?? E ancora me la dovete far conoscere?? 'Ndo sta la pupetta?" *Dice girandosi attorno e poggiando le mani sui fianchi.*
N: -"Mi dispiace Gino ma proprio oggi abbiamo deciso di lasciarla da mamma. Dopo mesi avevamo bisogno di un momento intimo." *Dice Niccolò in tutta risposta lasciando Gino dispiaciuto.*
N: -"Ma domenica riservaci un posto, te la portiamo!" *Ribatte poi così Gino sorride.*
Gi: -"Perfetto! E domenica ve lo offro io il pranzo!"
S: -"Ma no Gino ma che dici!"
Gi: -"Ah ah ah! Insisto!" *Dice mentre ci porta ad un tavolo muovendo un dito davanti alla mia faccia. Sorrido ringraziandolo e mi accomodo al tavolo che ci ha assegnato.*
Gi: -"Decidete con calma, ma se posso dirvi oggi c'è un maialino alla cacciatora.... Spettacolare!" *Ci consiglia sorridente per poi allontanarsi e lasciarci soli.*
N: -"Allora, facciamo carne oggi?" *Mi domanda Niccolò aprendo il menu.*
S: -"Si dai, abbiamo sempre mangiato pesce tutte le volte che siamo venuti qua!" *Rispondo sorridendo così lui ricambia il mio sorriso e avvicina la sua mano per afferrare la mia e stringerla. Scegliamo di prendere un'amatriciana e una cacio e pepe, il maialino alla cacciatora al centro e qualche antipastino al centro. Gli antipasti iniziano ad arrivare e con loro l'immancabile bottiglia di vino rosso. Il sommelier la stappa, fa assaggiare un pò a Niccolò e dopo aver avuto il suo consenso riempie i nostri bicchieri. Ci guardiamo intensamente negli occhi mentre avviciniamo i nostri bicchieri per fare un brindisi.*
N: -"Ai tuoi occhi amore mio, che mi danno sempre felicità." *Mi sussurra dolcemente rivolgendomi un sorrisetto. Arrosisco leggermente e sorrido alle sue dolci parole.*
S: -"Io brindo ai tuoi Peter, pieni di sogni. E brindo a nostra figlia, sperando che possa avere i tuoi stessi occhi pieni di luce." *Ricambio io il suo brindisi vedendolo sorridere felice. Facciamo toccare i nostri calici e poi sorseggiamo un pò di vino. Iniziamo il pranzo e mangiamo tutti gli antipasti. Ed è in attesa del primo che l'istinto di mamma si fa vivo...*
S: -"Dici che sarà tutto apposto con Valeria? Non è che abbiamo sbagliato a lasciarla?" *Dico mordicchiandomi le unghie e facendo ridere Niccolò che mi afferra la mano e l'accarezza.*
N: -"Lo sapevo che ti saresti fatta paranoie! Mamma me l'aveva detto!" *Dice ridacchiando lasciandomi perplessa mentre prende il telefono e digita il numero di sua madre.*
S: -"Tua mamma lo sapeva già eh?"
N: -"Embe, è na mamma co l'esperienza!" *Risponde facendo spallucce mentre il telefono avvia gli squilli diretti al telefono di sua mamma.*

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