CAPITOLO 144

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Pov's Simona
*Questa è stata una delle giornate più belle in assoluto, uno dei momenti migliori della mia vita. La scelta dell'abito è una cosa importante e poterla condividere con le mie donne preferite mi rende felice. Non ho nonni, sono morti tutti e quattro, perciò la nonna di Niccolò per me è così importante, anche perché sin dal primo giorno che mi ha vista, sin dal primo Natale passato a tavola con loro, mi ha accolta e mi ha chiesto di chiamarla nonna come se lo fosse per davvero, e in un certo senso lo è. Ricordo quando io e Niccolò andammo a trovarla per dirle di Valeria, ero già al quarto mese, per impegni non eravamo andati prima, e mi alzai la maglia mostrandole la pancia. Piangeva come una bambina e in quel viso pieno di emozioni immaginavo i volti dei miei nonni se fossero in vita e sapessero di tutto ciò. Mi mancano da morire, mi hanno dato tanto. Ho iniziato questa giornata nervosa, isterica, ma ora uscendo dall'atelier a braccetto con la mia migliore amica mi sento tutta un'altra persona. Ho detto a Sveva che sarebbe stata la mia testimone, stasera tocca a Valerio. Nessun dubbio che sarebbero stati loro i testimoni, vero? Per quanto riguarda Niccolò invece ha scelto Adriano e Cocco. Stasera avranno tutti il loro invito, che è piuttosto semplice. Un cartoncino color panna con scritto data, luogo e i nostri nomi, niente di stravagante.*
Sv: -"Vi posso offrire un gelato?" *Domanda Sveva dal nulla. L'atelier è in centro, vicino al Pantheon, e qui vicino c'è una gelateria buonissima.*
MS: -"Come mai questa "offerta"?" *La sbeffeggia mia madre.*
Sv: -"Marí, so la testimone!" *Si vanta lei così ridendo ci dirigiamo alla gelateria. Nonna si aggrappa al mio braccio, tira la mia mano e ci lascia un bacio.*
NN: -"Io le cose me le sento, l'ho sempre detto che per Niccolò saresti stata perfetta! Ti stai per sposare un ragazzo che fino a qualche anno fa diceva che il matrimonio è per gli stupidi che si innamorano!" *Mi dice facendomi ridere. Tutti mi parlano del grande cambiamento che ha avuto Niccolò da quando è insieme a me e non in modo negativo, anzi. Lo vedono più calmo, più paziente, più ragionevole. Anche se io non ho mai fatto nulla per cambiarlo in questo punto di vista, anche se io non ho mai detto di cambiare questi lati del suo carattere lui l'ha fatto.. e come dice sua mamma probabilmente è successo perché è felice con me. Niccolò è sempre stato il mio rifugio, la mia salvezza... Sto per sposarlo, sono così felice di averlo nella mia vita e di aver dato vita a una piccola stella con lui. Anche se li ho fatti soffrire un po', ora sono decisa a dargli quella felicità che gli ho fatto perdere.*
Pov's Niccolò
N: -"Adrià me soffoca sto coso! Per forza lo devo mettere?" *Sono con Adriano e Cocco, ovvero i miei testimoni, a scegliere l'abito per il matrimonio. Ho detto loro poco fa che sarebbe stati i testimoni e mi hanno riempito di schiaffi sul collo, quando sono felici fanno così, ma preferirei un semplice sorriso! Però poi mi hanno abbracciato lasciandomi delle pacche sulla schiena e ringraziandomi di averli scelti. Sono miei fratelli in pratica, mi sono accanto sin dalle elementari e quando dico "accanto" significa proprio questo. In ogni passo, in ogni traguardo, in ogni caduta loro ci sono stati e so che ci saranno, soprattutto Adriano. Ed è proprio a quest'ultimo che sto gridando. Sta insistendo da più di un'ora nel farmi mettere un abito col panciotto, ma non lo voglio, mi soffoca!*
A: -"Moricò sei lo sposo! Devi esse diverso!"
N: -"Ma che me frega a me! Io voglio sta comodo, ce vado pure in mutande se vojo!" *Ribatto. Il panciotto mi soffoca e soprattutto per me lo vedo esagerato, non mi ci so vedere proprio. Ed è così, che con uno sbuffo da parte di Adriano e una risata da parte di Cocco, vanno a scegliere un altro abito con il ragazzo addetto alla vendita. Torna dopo dieci minuti con un abito più semplice, più adatto a me.*
G: -"Questo te l'ho scelto io, sicuro te piace." *Dice Cocco passandomi l'abito. In effetti è molto bello e semplice. Lo indosso e a differenza degli altri mi sento... Libero? Ok che sono lo sposo, ma non è detto debba avere il panciotto! Completo nero, camicia bianca e papillon, semplice e pulito, niente di più! Esco dal camerino facendo una sorta di sfilata con una faccia da cretino.*
G: -"Che fotomodello ao!" *Mi sbeffeggia Cocco mentre Adriano sorride appena, un po' offeso dal commento sui panciotti.*
N: -"Eddaje su Adrià, quanno te sposi te prendi er panciotto, io me sento male co quer coso!"
A: -"Però era bello! Me devi offrí du cene pe sta cosa!"
N: -"Aò, mbè? Nun te basta er vestito pagato?" *Dico dandogli una pacca.*
N: -"Approposito, andatelo a provare, io mi cambio e vi aspetto."
X: -"Quindi ha scelto questo?" *Mi domanda poi il ragazzo così annuisco. Mi cambio velocemente, mi vesto ed esco dal camerino passando l'abito al ragazzo che lo confeziona.*
N: -"Avete finito?" *Domando ai ragazzi così loro escono entrambi dai camerini.*
N: -"Quel giorno potremmo girare il film di 007 tutti quanti insieme, mamma mia che fighi! Famme mette l'occhiali sennò m'accecate troppo!" *Dico indossando gli occhiali da sole così scoppiamo tutti e tre a ridere. Rientrano nei camerini, si cambiano e andiamo a pagare il conto. Ho deciso di pagare gli abiti anche per loro, lo faccio con piacere. Usciamo dal negozio, sono le 8 di sera e lo stomaco brontola.*
G: -"Regà, carbonara da Michelino?" *Domanda Cocco. Michelino è un ristorante qui vicino, fa una delle carbonare più buone di Roma.*
A: -"M'hai letto nel pensiero."
N: -"Pure a me!" *E così lasciamo le buste in macchina per poi andare al ristorante e mangiare un bel piattone tutti e tre insieme.*
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Pov's Niccolò
*Dopo la cena ci siamo rimessi in auto, ho accompagnato Adriano e Gabriele a casa e ora sono appena arrivato davanti al cancello. Suono il clacson perchè ho dimenticato le chiavi, speriamo che Simona sia tornata. Anche lei oggi è andata a vedere l'abito, si è portata mamma, nonna, sua mamma e Sveva. Per lei sarà stato di sicuro molto più emozionante, per una donna è diverso e soprattutto vanno nel panico, chissà quanti ne avrà provati. Simona non apre il cancello, decido di chiamarla per vedere dove sta ma non appena sto per farlo sento aprirsi il cancello. Mi giro sulla destra vedendo Simona camminare sul marciapiede col passeggino, sta tornando ora. Le sorrido e scuote la mano per salutarmi.*
N: -"Ciao amore!" *Grido io da dentro la macchina.*
S: -"Ehilà! Entra su, che ora si chiude il cancello!" *Mi dice sorridendo mentre entra prende anche lei il vialetto di casa. Arriva davanti alla porta, la apre e si ferma ad aspettarmi, nel mentre Spugna è già uscito a farci le feste, manchiamo da stamattina. Esco dall'auto e mi avvicino a Simona lasciandole un bacio, poi ne dò uno a Valeria sulla fronte, sta dormendo.*
N: -"Com'è andata la giornata?" *Domando una volta entrati in casa. Lei sospira e poggia la borsa sul divano per poi gettarsi su.*
S: -"Bene.. Ma sono stanchissima!" *Dice guardandomi. La raggiungo buttandomi accanto a lei e l'abbraccio, facendola poggiare sul mio petto.*
N: -"Scelto l'abito?" *Annuisce prontamente sorridendo.*
S: -"E' bellissimo... Si sono messe tutte a piangere!" *Dice facendomi ridere.*
N: -"Maddai! Per un vestito?"
S: -"Oh che hai da dire? Noi donne siamo sensibili!" *Ribatte facendomi ridere ancora di più. Si gira un pò mettendosi a pancia in giù, poggiando il suo petto contro il mio dato che ormai siamo stesi.*
S: -"E poi a detta di tua madre.. Piangerai anche tu!" *Mi dice facendomi una linguaccia. Le sorrido e le lascio un lungo bacio tenendola con due dita dalle guance.*
N: -"Può darsi.. Piangerò pensando a quanto mi sia costato!" *Dico. Inizio a ridere mentre Simona mi riempie di schiaffi sul petto e sulla testa. Riesco a bloccarla per poi abbracciarla e riempirla di baci sulla guancia.*
S: -"Fai schifo! Sei bastardo! Vai a cagare!" *Mi dice, sotto sotto ridendo anche lei, tentando di liberarsi dalla mia presa.*
N: -"Te lo stai per sposare questo bastardo, occhio a come parli!" *Dico tirandole un morso sul naso.*
S: -"Vuoi vedere che non ti sposo più?" *Mi minaccia inarcando un sopracciglio. Sgrano gli occhi per poi fare il labbruccio.*
N: -"E io non ti porto a Disneyland." *La minaccio altrettanto io. Lei sgrana gli occhi guardandomi, è incredula. Non gliel'avevo ancora detto, ma per il nostro viaggio di nozze avevo pensato di portarla lì tre giorni per poi andare in Messico, come avevamo programmato. È sempre stato il suo sogno, non è mai riuscita ad andarci e sapete che voglio rendere felice Simona, sempre. Le sorrido appena e le metto una ciocca dietro l'orecchio.*
S: -"Cosa?" *Mi domanda sorpresa."
N : -"Ti porto a Disneyland prima di andare in Messico, sei contenta?" *Di scatto si alza dal divano, porta le mani davanti la bocca, sospirando e poi salta per tutto il salone facendo un grido soffocato per non svegliare Valeria. Scoppio a ridere guardandola, ma scoppio anche di felicità. Non sapete quanto mi rende sereno vedere queste emozioni da parte sua. Subito mi salta addosso salendo a cavalcioni su di me e riempiendomi di baci.*
N: -"Adesso mi sposi?" *Dico sbeffeggiandola. Si ferma, mi guarda e ride lawcciandomi un altro bacio.*
S: -"Ti sposo mille volte!!"

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