39 Capitolo

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"Molte azioni in una coppia sono del tutte naturali, sorgono spontanee. Questo accade quando c'è amore, quando desideri dare il meglio al tuo compagno"

Cercava di affrontare al meglio l'argomento ma, il viso paonazzo di Claudia e le sue continue smorfie di sgomento e di imbarazzo, riuscivano a malapena a non farlo ridere.

"L'istinto, crea molte situazioni piacevoli se il compagno li appoggia. Ricordi quel Natale in montagna? Quella notte in cui entrasti nella mia stanza vestita da Lady Santa Claus? – chiese, obbligandosi nello stesso istante a non pensare ai meravigliosi particolari, temendo che il ricordo tornasse a scatenare il suo ardore– Volevi regalarmi una notte meravigliosa e hai usato abiti e modi accattivanti per ottenerli, al fine di farmi contento"

Un ricordo indelebile e che mi manda tutte le volte fuori di testa. Devo stare calmo santo cielo e non ricordare quanto fosse seducente in quell'abito rosso.

"Si è vero" ammise abbassando lo sguardo e chiedendosi dove avesse trovato quella faccia tosta per mettere in atto un piano diabolico come quello. Tuttavia riconobbe che Leon aveva ragione. Era stata guidata dall'istinto, dall'amore e se non ricordava male, gli promise anche di acquistare altri abitini e improvvisare più frequentemente nottate come quella.

Ero sul serio senza ritegno!

"Tu definisci certe azioni comprensibili, spontanee e concordo perché, tra marito e moglie non sarebbero nemmeno vergognose ma, noi non siamo una coppia"

"Non siamo una coppia?" chiese dubbioso e allo stesso tempo sbalordito.

"La definizione esatta è amanti – rispose con amarezza – non siamo nemmeno fidanzati"

"Credevo che fosse scontato, stavamo per sposarci prima che te ne andassi".

"L'hai detto tu, che non avevi legami sentimentali quando ti scopavi Rosalia – scattò lei irritata – se era scontato, non ci saresti andato a letto o devo dedurre che fu adulterio intenzionato?"

Leon rimase in silenzio preferendo non proseguire l'argomento, temendo più che altro, per la sua incolumità. Non riusciva a credere che l'avesse zittito per l'ennesima volta.

Meglio non scordarsi mai con chi ho a che fare, ho rischio un linciaggio. Pensò divertito.

******

"Perché devi andare a New York?" chiese Claudia fissando Leon amareggiata.

"Devo concludere alcuni affari e preferisco farlo personalmente – dichiarò osservando il viso amareggiato– Non posso permettermi errori"

 "Riguardano quelli affari con lo zio Filippo?"

"Si ma, non hai motivo di preoccuparti, mancherò tre settimane, un mese al massimo e Alessandro si occuperà di qualunque cosa"

"Starei più tranquilla se lo portassi con te"

"Preferisco che resti qui. Porterò con me, Michele e Franco"

"Mi porti con te?" una richiesta che suonò più come una supplica e che non passò inosservata ai suoi occhi.

Avrebbe voluta averla accanto ma, temeva sempre che qualche traditore uscisse allo scoperto e si rivendicasse su lei.

"No" Si limitò a rispondere

"Temi che possa accadere qualcosa e per sicurezza mi lasci qua" affermò con occhi lucidi.

Leon accennò a un sorriso: "Non ti porto con me, semplicemente perché non potrei restarti accanto"

"Potrò almeno chiamarti?"

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora