Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)

13 Capitolo

Ciò che era accaduto nelle settimane precedenti, era rimasto solo un brutto ricordo da dimenticare e di cui non si parlava più.

Nella vita di Annalisa oramai c'era Antonio che riempiva le sue giornate, donandole un amore a lei sconosciuto. S'incontravano nella casa di Leon, che dopo l'accaduto l'aveva invitata a trascorrere del tempo da lui. Era cambiata totalmente, l'allegria di un tempo era tornata, Antonio la rendeva felice cosa che Francesco non aveva mai fatto e Leon di questo andava fiero, giacché suo fratello si comportava da vero gentiluomo e amava i suoi figli come fossero realmente i suoi.

Anche il resto della famiglia aveva ritrovato un po' di serenità da quando Leon aveva affidato ai suoi cognati le nuove occupazioni e Claudia non poté che esserle grata per tutto quello che continuava a fare. Anche tra loro, sembrava tutto funzionare bene. Quell'anno separati, con tutte le conseguenze derivate, sembrava non essere mai esistito.

"Come posso ringraziarti per tutto quello che continui a fare per noi"

"Quello che mi dai mi soddisfa, non voglio altro" disse Leon attirandola a sé e avvicinandosi alle sue labbra.

"Devo uscire con le mie sorelle e sono già in ritardo"

"Dove andate?" chiese lasciandola.

La osservò togliersi la maglia e i pantaloni e restare completamente con la sola biancheria di pizzo bianco. Andò fuori di testa, quando si rese conto che si intravedeva quasi tutto. Dimenticò pure la domanda che le aveva fatto, mentre i suoi occhi la fissavano da capo a piedi, mentre andava avanti e indietro nella stanza in cerca di qualcosa da indossare.

"Non so cosa mettere" disse frugando nell'armadio. Dopo un po' di indecisione tirò fuori un Jeans e una maglia e li depose sul letto, affrettandosi a prendere le scarpe.

"Se continui a restare svestita, non rispondo delle mie azioni"

Lo so, non ci penseresti nemmeno due volte a gettarmi sul letto e a farmi perdere la ragione e... anche se la cosa mi attrae, sono sul serio in ritardo.

Velocemente afferrò gli abiti e li indossò.

"Contento?"

"No, ti preferivo prima o se devo essere sincero, ti preferisco senza niente addosso"

Claudia lo fissò sorridendo mentre infilava le scarpe, tuttavia gli piaceva provocarlo e ricordargli che non doveva in nessun modo avere occhi per altre donne.

"Claudia smettila" continuò fissandola muoversi con atteggiamenti provocanti.

"Ti ecciti davvero con così poco? Anche con le altre?"
Leon incrociò le braccia al petto, intuendo che si era innescata la bomba della gelosia. Preferì rimanere in silenzio e non rischiare un linciaggio.

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"Sono sfinita – affermò Beatrice trasportando una decina di borse – Fermiamoci al bar vi offro una cioccolata"

Claudia e Isabella si scambiarono uno sguardo divertito: "Erano mesi che non faceva shopping, grazie a Leon è tornata quella di prima"

"Se continua a spendere in questo modo, Mattia si troverà a chiedere un secondo lavoro"

Isabella scoppiò a ridere: "E' vero ma è così contenta"

"La vera felicità non proviene dai beni materiali – disse Claudia fissando la sorella avanzare – Perché non lo comprende?"

"È fatta così"

Sedute al bar ordinarono della cioccolata calda e mentre attendevano il suo sguardo si spostò su un negozio all'altro lato della strada, che stava allestendo la vetrina con degli addobbi natalizi. Adorava il Natale, in particolar modo, se lo trascorreva nel luogo giusto. Lo chalet in montagna lo era, come i bei ricordi che la legavano a quella festa. Chissà se Leon, sarebbe stato disposto a trascorrerlo li con l'intera famiglia? Le sarebbe piaciuto davvero molto rivivere la vacanza di qualche anno prima. Anche se, diffidava che sarebbe stata la stessa cosa con un Leon posseduto dal tarlo del sesso trasgressivo e da un essere ancora sconosciuto. Se solo fosse stata certa che in montagna l'essere sconosciuto si sarebbe sopito, avrebbe fatto il diavolo a quattro per ritornarci. Anche se sinceramente da quando aveva temuto di perderla si era affievolito nei suoi confronti.