20 Capitolo

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"Ho tentato di rintracciarti in questi due giorni, dove sei stata?"

"Nei pressi di Piano Bagni, per accertarmi della situazione in cui si trovava il mio quartiere"

"Il tuo quartiere?" ripeté Leon con una punta di ironia.

"Aiuto la gente che ci vive da quando avevo quattordici anni – risponde irritata – secondo te come dovrei definirlo se non mio?"

"Da oggi è sotto la mia tutela. Provvederò a tutto personalmente – incontrò il suo sguardo dubbioso – Hai la mia parola d'onore ma, ad una condizione. Non ti voglio vedere gironzolare al suo interno mai più"

"Come puoi chiedermi questo? Ho molti amici lì dentro"

Leon si limitò a fissarla.

Claudia a quel punto fece un calcolo veloce. Nelle mani di Leon era certo più sicuro delle sue e il fatto che gli aveva dato la sua parola d'onore, gli assicurava una perfetta serenità futura.

"Va bene" rispose incrociando le dita dietro la schiena.

Leon spostò lo sguardo altrove cercando di soffocare ancora quella dannata voglia di portarla di sopra. Non riusciva a restare immune al suo fascino, più la guardava più i suoi neuroni andavano in tilt.

"L'ho comunicherò personalmente a Padre Raimondo affinché non ti coinvolga più e ancor meno ad esibirti nei matrimoni altrui"

"Oh, ho fatto sfigurare il tuo nome? Ero certa che fosse la bagascia che ti sei trascinato dietro a farlo, considerato che aveva scritto in fronte cinquanta euro, che poi era la stessa che ti sei portato al Luxury Hotel"

"Come mai ti trovavi al Luxury Hotel?" chiese fingendo di non aver ascoltato quello che aveva detto.

"Ragione diversa dalla tua"

"Non hai risposto alla domanda"

"Festeggiavo il fidanzamento di Annunziata, ero in un tavolo con una ventina di ragazzi. Naturalmente avevi ben altro da guardare per rendertene conto"

Leon sospirò ma, come gli era venuto in mente di parlare del Luxury Hotel: "Non è come pensi"

Claudia cercò di essere forte ma, immaginare quei due a letto, non gli dava pace. Non riusciva a sopportare quel suo cambiamento continuo. Lui era stato tutto, e ritrovarsi con un uomo che a malapena riconosceva, la affliggeva in modo tale da avvolgerla spesso nella disperazione. Avrebbe voluto urlare, prenderlo a schiaffi se era il caso, pur di riportare il suo Leon a quello di un tempo.

S'impose di essere forte, non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla piangere ma, i suoi occhi la tradivano.

"Condivido con quella donna solo un rapporto di lavoro – disse rimanendo immobile – Siamo saliti in camera solo per discutere di un grosso affare e non eravamo nemmeno da soli"

Claudia abbassò lo sguardo. Da quando l'aveva tradito con Rosalia e con le altre come li definiva lui, non si fidava e non era nemmeno un segreto che dubitasse di ogni sua parola.

"Credimi"

Nonostante sembrasse sincero, temeva che fosse frutto della sua immaginazione. Voleva credergli ma, già in passato aveva dovuto sopportare una serie di menzogne che tentava ancora di accettare.

Credere che con quella donna ci fosse solo un rapporto di lavoro era impensabile, giacché lo aveva sorpreso ad abbracciarla.

"Mi hai mentito tante di quelle volte che crederti e impensabile"

"Posso dimostrartelo, esibendoti i fogli che ha firmato. Sono all'interno della mia valigetta"

"C'è anche un video che lo dimostra? Per quel che mi riguarda, avrebbe potuto firmarli in qualsiasi momento. Magari c'è del tenero tra voi, considerato che hai finto di non conoscermi"

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora