"Hai ancora un debito con me"
"Tra qualche giorno ti restituirò la somma"
"Avevo detto che non avrei accettato del contante e ti proposi una proposta ragionevole"
"Oh sì, quando mi consigliasti una ricerca approfondita per soddisfarti al meglio sulle perversioni che non avevi ancora provato e che pretendevi in cambio. Si mi ricordo – rispose infastidita – credevo di aver aggiunto, un Fottiti pervertito"
Leon finse di restare impassibile ma era piuttosto divertito: "Non è mia la colpa. Ti avevo regalato quei soldi, volevi a tutti i costi restituirmeli e a quel punto ho preteso un pagamento che mi convenisse"
Avrebbe voluto che tra loro fosse stato diverso. Come un tempo, quando per stuzzicarlo gli bastava uno sguardo d'intesa e un sorriso, per ritrovarsi nudi in camera da letto.
Fece un segno di assenso e infine si avviò verso il bancone del bar senza dire una parola ma, mostrando chiaramente che l'argomento la indignava e l'amareggiava allo stesso tempo. Non lo riconosceva più e ciò la portava a soffrirne terribilmente.
Per riuscire ad affrontare una situazione del genere pensò di bere qualcosa di forte, prendersi una sbronza per dimenticare quello stava vivendo, la attraeva.
Afferrò la bottiglia esposta sul piano in legno scuro e ne riempì un bicchiere e sotto lo sguardo perplesso di Leon, si avvicinò alla finestra osservando l'esterno.
"Questa non è roba per te" Le sussurrò in un orecchio, togliendole con delicatezza il bicchiere dalle mani.
La voltò lentamente verso di lui, rispecchiandosi nei suoi occhi. Si perse in quello azzurro profondo, in quel viso perfetto della pelle chiara, in quelle labbra carnose color fragola che lo stavano praticamente invitando. Riusciva a malapena a controllarsi, il desiderio di lei lo infiammava con troppa rapidità e temeva di esplodere. Vederle addosso, la maglia aderente che esibiva una parte di seno non l'ho aiutava di certo. Non era poi assurdo comprendere il perché provasse una così forte attrazione. Dopo tutto quello che aveva combinato, fosse stata un'altra l'avrebbe già allontanata ma, Claudia no. Desiderava averla accanto per il resto della sua vita, consapevole che non avrebbe mai amato nessuno allo stesso modo.
"Resta qui, la casa è molto grande per un uomo solo – sorrise nel vedere la sua espressione sbalordita - Avrai la tua privacy"
"Davvero mi fai così stupida?" chiese fissandolo furiosa.
"Che ho detto di sbagliato? Ti sto offrendo un tetto sulla testa"
Claudia assottigliò lo sguardo: "Così quando le tue perversioni avranno bisogno di sfogo, io sarò pronta a soddisfarli" disse notando l'effetto delle sue parole sul suo volto.
Un sorriso ironico apparve nel suo viso. Non gli si può nascondere nulla.
Abbassò lo sguardo sorridendo: "Avrai un'ala del maniero tutta per te. Possiede anche un'entrata privata e potrai usufruire della piscina, dell'autista e due volte a settimana Maria, la mia governante, verrà a pulire"
"È allettante ma, la mia risposta è no!"
La fissò senza scomporsi ma, pretendeva una giustificazione. Claudia contrariamente non aprì bocca e si avviò verso l'uscita.
"Non hai dove andare – disse fissandola – Resta finché trovi qualcosa di adeguato"
Claudia si fermò sulla soglia e si voltò a fissarlo.
Non ha tutti i torti infondo... A casa delle mie sorelle non se ne parla; Alessandro, nemmeno a tenerlo in considerazione; in un albergo non mi sentirei nemmeno sicura io, figurarsi con un bambino... non ho scelta!
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Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)
RomanceDopo la morte dei genitori, Claudia, fugge via. Teme che la stessa sorte prima o dopo colpisca anche Leon, che ne ha ereditato il potere. Per non provare lo stesso dolore e per proteggere la creatura che attende, decide di allontanarsi dalla famigl...