8 Capitolo

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Sarebbero partiti il giorno dopo, alle prime ore del pomeriggio. Leon decise di restare solo con lei, più che altro per indagare sino a che punto si era spinta la sua immoralità. Non poteva accusarla senza prove e non gli piaceva restare nel dubbio e lasciarsi tormentare da congetture che la sua mente continuava a produrre. Così con la complicità dei due fratelli che ignoravano il vero intento della cena, la trascinò nel miglior ristorante di Londra.

Claudia si era rifiutata categoricamente di accettare l'invito sin dall'inizio, ma i suoi fratelli erano stati abbastanza persuasivi nel ricordarle l'intento di farle dimenticare l'altra. Non solo pretesero che accettasse ma, esigerono che trascorresse la notte con lui. La cosa che la sbalordì fu di vedere i loro volti seri.

Quando scese al basso, una limousine nera l'attendeva. Ingoiò a fatica nel vedere Leon, fissarla da capo a piedi per poi fermarsi sul suo volto. Forse aveva compreso che il vestito che indossava non era il suo. Annalisa gliel'aveva dato in prestito per l'occasione. Un abito bianco, in stile Marilyn Monroe, con tanto di copri spalle e accostate delle scarpe a decolté del medesimo colore. Aveva tirato su i capelli, sempre con il suo aiuto e truccato un po' il viso. Da come l'aveva guardata le aveva dato l'impressione di esserne rimasto compiaciuto.

Si avviarono poco dopo e s'impegnò a guardare la strada evitando di osservare Leon. Si chiese perché mai continuasse a fissarla, neanche fosse stata la prima volta che la vedeva.

Durante il tragitto non si scambiarono nemmeno una parola e quando l'auto raggiunse il quartiere Southwark e si fermò sotto il grattacielo più alto di Londra, comprese che la stava portando in uno dei ristoranti più esclusivi di Londra, il The Shard.

Si tratta bene il signorino! Disse scendendo dall'auto ed entrando all'interno, con lui al suo fianco. Quando raggiunsero il 32esimo piano, la scena di un tempo si ripeté. Una trentina di uomini vennero ad accoglierlo festosi, riservando per lui il miglior tavolo. A quel punto Claudia si chiese se non fosse anche il proprietario del ristorante, come alla fine si rivelava sempre.

"Sono uno dei soci" rispose come se avesse letto nella sua mente.

"Avrei giurato il proprietario" si limitò a rispondere indispettita.

Voltò lo sguardo concentrandosi sul panorama. Aveva una vista a 180 gradi e di notte con le luci accese della città, era molto suggestivo. Si guardò attorno, la sala era immensa ma molto chic e accogliente, e ognuno dei tavoli possedeva un servizio personalizzato.

"Mr Morione, cosa posso servirvi?"

"Portaci il solito Frank"

"Well Sir" inchinandosi si avviò.

Claudia lo sorprese ancora a fissarla e la cosa iniziò davvero, a darle sui nervi.

"E' molto diverso qui dai locali che solitamente frequenti, ti comprendo ma, puoi benissimo metterti a tuo agio senza sentirti fuori posto"

"Ti ricordo che non vengo dalla strada e che ho avuto un padre benestante" disse fulminandolo con lo sguardo, stava per proseguire quando incontrò lo sguardo del suo docente universitario di medicina e chirurgia, il Dottor Gordon. L'uomo s'inchinò in segno di saluto e poi gli si avvicinò contento.

"Miss Morione, sono davvero contento di vederla"

"Dottor Gordon, permettetemi di presentarvi mio fratello Leonardo"

Rimase sconvolta nell'apprendere che i due si conoscevano.

Scoprì in breve che era stato anche Leon un suo alunno, il migliore in assoluto, sottolineava.

Tanto per cambiare!

Provò anche lei una certa fierezza, quando il dottor Gordon mise in evidenzia anche i suoi pregi, risaltando di molto la sua intelligenza.

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora