31 Capitolo

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Era l'alba quando raggiunse il paesino di montagna, in compagnia dei suoi uomini. Attraversando le strade aveva contato al massimo due bar, uno all'entrata e uno al centro. I negozi si contavano con le dita della mano, come sicuramente gli abitanti. Era tutto molto umile e sotto alcuni aspetti anche degradante, se osservava le varie case in legno, che sicuramente risalivano ai fondatori del luogo. Un pastore stava percorrendo la montagna con un gregge di pecore, altri transitavano in strada sopra a dei carretti trasportando chissà cosa e altri che sfalciavano una parte scoscesa del territorio. Sicuramente una piccola comunità che viveva in un passato non troppo lontano.

Al suo passaggio poté notare un gruppo di ragazzi sei al massimo, fermi sopra le loro moto che chiacchieravano tra loro. Insolito che un gruppo di motociclisti attraversasse una zona come quella ma, poco gli importava, ciò che più gli stava a cuore era ritrovare Claudia.

"Leonardo – disse Pietro osservando alla sua sinistra – Ecco l'auto"

Leon osservò la sua Mercedes grigio perla, posteggiata ai piedi di un marciapiede che accostava una pensione. Strano anche il fatto che nessuno aveva notato una grossa auto come quella, abituati com'erano a vedere carretti e delle Fiat Panda 4 x 4.

Una volta parcheggiato, scese e seguito dai suoi uomini si avviò verso un uomo che sostava sul portone della pensione, osservando curiosamente i motociclisti accendere le moto e andarsene. Era certo che Claudia alloggiasse li, non aveva visto altre strutture alberghiere durante il percorso. Lo videro spostare lo sguardo su loro e guardare Leon piuttosto perplesso.

"Posso fare qualcosa per voi" chiese indietreggiando e posizionandosi dietro il bancone dell'ingresso.

"Stiamo cercando una ragazza, è arrivata ieri mattina con un bambino – disse Ciccio fissandolo- Una bella ragazza bionda, alta e con due occhi azzurri"

L'uomo rimase in silenzio, mentre li osservava uno per volta, sicuramente chiedendosi chi fossero e cosa volessero. Spostò lo sguardo concentrandosi sulla mazzetta di soldi che Ciccio gli aveva gettato sul bancone. Sapevano bene che il denaro, comprava ogni cosa e spesso anche il silenzio di molti. Comunque fosse, era sempre un mezzo per far sciogliere la lingua a chiunque, spesso anche ai potenti.

"Si tratta sicuramente della signorina Annalisa Moreno"

Leon assottigliò lo sguardo, certa che si trattasse di lei: "Esattamente, alloggia qui?"

"Si ma, stanotte avrà dormito sicuramente da Frank, perché non l'ho vista rientrare"
"Frank?" ripeté Leon cercando di stare calmo e non pensare che aveva trascorso la notte in casa di un uomo.

"Mister Frank, è il padrone di quel locale – disse indicandoglielo – Ieri sera ero là e uno dei motociclisti, la importunava. Frank è molto protettivo con i suoi dipendenti di conseguenza avrà pensato di non farle correre nessun rischio ospitandola in casa – si fece serio e perplesso tornando a squadrare i loro volti – Scusate ma voi chi siete?"

Quindi le ipotesi di Alessandro si sono rivelate esatte. Ha trovato lavoro in un locale, al solo scopo di non farsi reperire. Una Morione che lavora come cameriera, Don Salvatore sicuramente si starà rivoltando nella tomba!
"Sono il fratello di Annalisa" mentì Leon.

"Se volete bene a quella ragazza vi consiglio di portarvela via, come avete visto i motociclisti sono andati via pochi secondi fa, non la lasceranno in pace, finché non avranno ottenuto quello che vogliono"

"Avete una camera libera?"

"Ne ho più di una" rispose l'uomo contento.

"Due camere saranno sufficienti – disse Leon tirando fuori un'altra mazzetta di soldi e gettandogliela sul bancone – conto di fare una sorpresa a mia sorella, confido nel vostro silenzio"

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora