10 Capitolo

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Erano le dieci del mattino quando si presentarono al suo cospetto Alessandro, Michele e Ciccio.

Attese che Angelo servisse loro da bere per chiedere loro lo svolgimento degli incarichi assegnati. Erano stati veloci a fornirgli quello che aveva chiesto e ciò gli portò una certa apprensione. Se le sue sorelle avevano dei problemi li avrebbe aiutate, senza ricevere da loro una richiesta di aiuto, infondo spettava al capo famiglia individuare il problema e risolverlo per il loro bene.

Osservò Angelo lasciare la stanza e il suo sguardo si spostò su Alessandro che prese parola.

"Ho scoperto che Mattia ha investito buona parte del suo patrimonio su alcune azioni. Avrebbero sfruttato molto denaro se non si fossero rivelate delle fregature" Disse

"Possiamo aiutarlo?"

"L'abbiamo fatto molte volte ma, si rivela continuamente un incapace"

Leon annuì, ricordando che molto spesso erano dovuti intervenire per non fargli dichiarare bancarotta.

"Gli abbiamo offerto a sua insaputa molti privilegi, non è mai riuscito ad approfittarne"

"Lo renderemo socio delle nostre azioni"

"Stai scherzando? – chiese Alessandro allibito – Nell'arco di un anno dichiareremo bancarotta anche noi"

"Gli proporremo un'offerta che non rifiuterà – continuò Leon –Gli lasceremo credere che ci necessiti un uomo di fiducia che diriga il Luxury Hotel. Così avremo modo di controllare ogni sua azione e intervenire in caso fosse sconveniente"

"Come vuoi, provvederò entro sera"

Leon spostò lo sguardo su Michele: "Che cosa hai scoperto su Andrea?"

"La società per cui lavora, ha richiesto la sua presenza in sede. Gli hanno proposto di trasferirsi a Milano a tempo indeterminato, offrendogli molti vantaggi ..."
"No, nessuno si muove da qua – dichiarò Leon interrompendolo – Andrea è un gran lavoratore, gli offriremo un lavoro in una delle nostre sedi"

"Che cosa hai in mente?" chiese Alessandro.

"Di collocarlo come direttore generale al Felicity – rispose – gli offriremo un cospicuo stipendio, inducendolo a restare in paese"

"E se rifiutasse?" chiese Alessandro

"Non rifiuterà – disse sicuro di sé – Gli proporrò personalmente la mia proposta, domattina stesso"

Voltò lo sguardo su Ciccio: "Che hai scoperto su Francesco?"
"Niente di buono. Tiene un amante – rispose fissandolo – Mi hanno riferito, che quasi tutte le sere si reca al "Chalton". S'incontra con questa ragazza e che poi si recano ai piani superiori. Una straniera è, una brasiliana"

Leon riuscì a malapena a trattenere l'ira, mentre stringeva i pugni con forza: "Stasera stessa ti recherai in quel locale – disse con tono inflessibile - Sorprendilo in pieno adulterio e poi me lo porti nella dependance"

"Va bene"

Alessandro lo fissò con severità, avrebbe voluto occuparsene personalmente e dare una lezione a quel poco di buono per aver osato tradire la loro fiducia.

"Mancare di rispetto una delle mie sorelle e una provocazione nei miei confronti" disse Leon colpendo con forza il vaso sopra la scrivania, lanciandolo a terra.

In quell'istante bussarono alla porta e velocemente Leon cercò di ricomporsi.

"Avanti" disse fissando la porta aprirsi.

Vedere Claudia soffermarsi davanti alla porta con il bambino in braccio, lo obbligò a liquidare i suoi uomini.

"Potevo tornare anche dopo se avevi da fare"

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora