40 Capitolo

589 49 18
                                    


Alessandro chiacchierava con gli uomini di Leon in cortile quando notò l'auto di Claudia percorrere il viale. Non gli fu difficile comprendere dove si fosse recata a quell'ora del mattino, dal viso tormentato e dal modo in cui sbatté lo sportello ne ebbe conferma. Si separò dal gruppetto e la raggiunse piuttosto infastidito.

"Non capisco davvero il tuo bisogno di recarti da lei, e riappacificare – disse fissando il suo viso angosciato - Ha sbagliato a sua volta accusandoti d'immoralità e non vedo motivo per cui tu debba scusarti"

"La mia intenzione era scoprire, il perché mi ha accusato ma, non ha voluto vedermi. A lasciato che fosse la domestica a riferirmelo"

"Gli passerà prima o poi"

"Lo so ma, se l'accusa che mi ha rivolto giungesse alle orecchie di Leon, il mio matrimonio andrà in frantumi, compresa il resto della mia vita"

"Finché avrai la coscienza pulita, non avrai nulla da temere"

"Io non ho mai tradito Leon – dichiarò con schiettezza - L'ho sempre amato più della mia stessa vita e se Beatrice vuole impedire la nostra unione per non so quale motivo, non glielo permetterò, te lo giuro su Dio"

Comprendeva subito quando mentiva e in quel momento le sue parole erano sincere: "E io ti prometto che non sarai sola – disse sorridendole – Sarà meglio muoversi, abbiamo un impegno te ne sei scordata?"

"No"

Quando giunsero al Luxury Hotel, incontrarono Mattia. Era a conoscenza della lite delle due sorelle, anche se ne ignorava il motivo ma, essendo un uomo pacifico non era sua abitudine immischiarsi.

"Ultimamente è sempre nervosa, non gli si può dire nulla. Dalle un paio di giorni e vedrai che le passerà"

Alessandro lo fissava con sguardo serio. Era consapevole perché fosse nervosa e non la biasimava. Claudia e le sue sorelle ignoravano quello che era accaduto la scorsa settimana e Leon era stato chiaro in proposito, nessuna parola con loro. Non voleva nemmeno ricordare in che stato l'aveva sorpresa in quella stanza di albergo. Una scena che l'aveva del tutto disgustato, pur essendo un uomo pieno di vizi.

La voce di Mattia che lo salutava lo riportò alla realtà e salutandolo a sua volta, si avviarono verso gli uffici, dove ad attenderli vi erano lo chef e il maître d'hotel. Deciso il menù da presentare con tutti gli accorgimenti possibili, si passò a scegliere la torta, con varie degustazioni che lo chef aveva preparato. Vaniglia, cioccolato e crema di burro fu la scelta. Una torta di sei piani interamente bianca e ricoperta di fiori freschi, identici al mazzo della sposa per essere in tema. Era abbastanza elaborata, con nastrini, merletti, perle e in aggiunta le loro iniziali dipinte in oro. Lo stesso Alessandro ne rimase sbalordito, sia per l'aspetto che per il costo ma, non si badò a spese, per gli ospiti illustri che sarebbero intervenuti.

Leon sarebbe stato felice e orgoglioso di ogni sua scelta, che definiva degna di un re. D'altronde ogni uomo del suo rango in certe occasioni, manifestava la sua magnificenza anche nei piccoli particolari.

******

"Le bomboniere sono queste" disse Isabella mostrandole un campione.

Era una coppia di sposi in ceramica e Swarovski, che si scambiavano un bacio al centro di un cerchio a cuore.

"È bellissima ma, temo che non sia abbastanza. Mamma sceglieva sempre degli oggetti in cristallo con una targhetta in argento per non sfigurare e io vorrei fare lo stesso" disse Claudia spostando lo sguardo dalla statuetta a Isabella.

"Concordo con Claudia" disse Alessandro fissandole

"Va bene. Quante bomboniere avevamo stabilito?" chiese Isabella voltando lo sguardo sul fratello.

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora