3 Capitolo

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"Se riusciamo a prendere il volo delle ventuno, raggiungeremo Londra stanotte stessa" Affermò Annalisa, osservando Alessandro.

"Esatto" rispose lui.

"Tesoro – disse Francesco avvicinandosi ad Annalisa – Tesoro ascoltami, non ti sembra un po' avventato mettersi contro il volere di Leonardo? Ti prego, pensa bene a quello che fai"
" Amore mio so perfettamente quello che faccio, non hai nulla di cui preoccuparti" rispose Annalisa fissandolo con sguardo serio.

"Diventerà una furia quando verrà a saperlo"

"Quando verrà a saperlo io sarò già a Londra e al mio ritorno penserà Claudia a frenare la sua ira, non hai nulla di cui preoccuparti".

"Il problema sarà depistare l'attenzione di Leon" aggiunse Mattia.

"Io ho un'idea – disse Beatrice entusiasta – Isabella ed io, potremmo andare al "The night is Woman", provocare una piccola baraonda e far intervenire Leon"

Alessandro la fissò perplesso. Pessima idea, sorellina.

"Beatrice – disse Mattia fissandola allibito – Sei uscita di senno?"
" Oh tesoro, è per una buona causa"

"Ma neanche per sogno ti permetterò di entrare in quel locale – disse adirato – Semmai saremo noi uomini ad andare"

"Dovrete scatenare una rissa e poi far intervenire Leon" disse Beatrice.

Alessandro li fissò dubbioso.

L'idea è più catastrofica dell'altra. Pure un idiota capirebbe, che è un inganno.

"Faremo qualcosa di meno spettacolare" intervenne a quel punto Alessandro
" Cosa proponi?"

                                                                         *****

"Pensi che il piano funzionerà?" chiese Annalisa postando lo sguardo dalla strada ad Alessandro.

"Ne dubito"

Annalisa annuì: "Speriamo per lo meno che riescono a tenerlo occupato, il tempo necessario per salire in aereo"

"Ascoltami bene - continuò Alessandro concentrato sulla strada - giunti all'aeroporto ci separeremo. Fingi di niente, mentre io controllo la situazione"

"Va bene"

Sorrise nel vederla entusiasta ma, la verità era, che sottovalutavano notevolmente le furbizie del fratello. Era stato informato qualche ora prima, che alcuni dei suoi uomini erano già all'aeroporto ad attenderlo. Non voleva spaventarla, di conseguenza pensò di metterli fuori gioco senza che lei se ne accorgesse, tanto meno dargli l'opportunità a questi di avvisare Leon.

Giunti all'aeroporto come stabilito, si separarono. Osservò Annalisa con il suo bagaglio a mano avanzare verso il check in, avanzò a sua volta nell'ombra, intercettando i quattro uomini. Nonostante fossero vestiti con abiti classici, furono facili da intercettare, il rigonfiamento della fondina della pistola sotto la giacca l'identificò. Erano posizionati in vari punti e guardavano scrupolosamente chiunque li oltrepassasse. Doveva agire con rapidità se voleva sbarazzarsi di ognuno di loro, senza dargli il tempo di avvisare l'altro.

Con passo felpato raggiunse il primo, lo afferrò per le spalle e coprendogli la bocca, lo trascinò nell'ombra dove gli inflisse un colpo alla nuca. Quando fu certo che era privo di sensi, tornò ad avanzare nel corridoio come se niente fosse e con un'azione veloce gettò il secondo da una rampa di scale.

Osservò il terzo un po' più avanti e notando che nessuno lo osservava, lo scaraventò dentro uno sgabuzzino, con tale forza che l'uomo nel cadere colpì una scaffalatura al centro della fronte.

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora