25 Capitolo

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Raggiunse l'auto nel parcheggio, piuttosto ansiosa. La decisione dei capo famiglia sarebbe stata di certo negativa ma, sperava che le foto, potessero discolpare Leon. Rosalia era stata caparbia ad accalappiarsi un uomo come Don Vito ma, aveva sottovalutato le sue astuzie.

Assurdo pensare che si era congiunta con un uomo molto più vecchio di lei, solo per avere il potere di rovinare Leon ma, aveva fatto i conti sbagliati. Lurida vipera!

Entrò in auto e stranamente un brivido gelido percorse la sua schiena, un'inquietudine che non riusciva a spiegarsi. Si obbligò a credere che fosse causa dell'ansia ma, in quello stesso istante sentì la voce di suo padre sussurrarle: "Esci velocemente dall'auto"

Non se lo lasciò ripetere due volte, afferrò la borsa che aveva deposto sul sedile passeggero e scappò via.

Percorse una ventina di metri quando ascoltò un boato. Si voltò sconvolta osservando la sua auto circondata dalle fiamme. Il cuore prese a batterle con forza, il corpo a tremare al solo pensare che sino a un attimo prima, fosse nel suo interno. Se non avesse ascoltato la voce di suo padre ne sarebbe rimasta uccisa.

Scommetto qualsiasi cosa che dietro questo scherzetto si nasconde quella vipera! Infondo chi altri oserebbe metter in atto un'azione oltraggiosa come questa, se non qualcuno che sia ben protetta da un uomo di potere come Don Vito? Aspetta che ti metta le mani addosso e mi paghi anche questa! Era l'auto che mi aveva regalato mio padre!

In quell'istante si sentì afferrare alle spalle. Un panno imbevuto di cloroformio le fu spiaccicato al viso, impedendole di urlare e chiedere aiuto. Tentò comunque di ribellarsi, dimenandosi come una forsennata ma, crollò priva di sensi tra le braccia del suo rapitore.

Si ritrovò distesa a terra, in un luogo buio e fetido, chiedendosi come ci fosse finita. Ricordò in quell'istante che era stata trascinata, con la forza in un'auto, poco dopo l'esplosione. Visualizzò dopo qualche secondo, riprendendosi dall'intontimento, di essere vittima di un rapimento.

Tentò di muoversi ma si ritrovò legata, ben stretta, ai polsi e alle caviglie.

Imprecò sulla sua persona, ripetendosi che sarebbe dovuta scappare e non rimanere lì a fissare sconvolta la sua auto in fiamme. In quel momento sarebbe stata al sicuro tra le mura di casa e non in quella stanza buia.

Si guardò attorno. Non vide nulla, nonostante provasse ad aguzzare la vista, inalava solo un odore fetido, che le stava provocando il volta stomaco da quando aveva ripreso conoscenza. Non sapeva per certo chi fosse stato il mandante e sperò che Leon ne venisse presto a conoscenza per liberarla.

Non poteva sperare nel suo aiuto imminente, di conseguenza, spettava a lei gestire al meglio la situazione con i suoi rapitori e soprattutto comprenderne il motivo e l'intenzione futura. Trovare una possibile soluzione per fuggire, era del tutto impensabile, con le corde strette in quel modo.

Lasciò passare i polsi sotto le natiche e da lì, le sfilò dagli arti inferiori. Portò i polsi all'altezza della bocca e con i denti tirò la corda, snodandola. Con le mani libere, slegò con facilità le caviglie, liberandosi completamente.

Tornò a guardarsi attorno e iniziò a tastare le pareti, in cerca di una possibile finestra o porta che le permettesse di fuggire.

C'era solo una porta di ferro, abbastanza robusta a imprigionarla. Tentò di sforzarla ma le fu, impossibile. Non convinta tornò a tastare i muri. Non riusciva a credere che non ci fosse una finestra che illuminasse l'ambiente. Forse si trovava in un sotterraneo, dove le finestre solitamente sfioravano il tetto, ipotizzò. Alzò lo sguardo ma, non vide nulla e ciò iniziò a inquietarla.

"Non lasciarti prendere dal panico, non lasciarti prendere dal panico. Leon arriverà presto. Stai tranquilla" sussurrò tornando a sedere e afferrando la corda che poco prima aveva gettato a terra, legò nuovamente le caviglie e con l'altro pezzo avvolse i polsi, riportando le mani dietro la schiena. Nessuno avrebbe notato che la corda era sufficientemente lenta da permetterle di liberarsi con facilità, in caso qualcuno arrivasse.

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora