Erano le tre del mattino quando afferrò la sua borsa e si avviò verso l'uscita del locale. Era esausta e aveva ancora, un lungo tragitto da percorrere prima di raggiungere casa. Si coprì bene e uscì in strada.
La neve iniziò a cadere lentamente, non possedeva nemmeno un ombrello tanto meno un cappuccio per ripararsi, ciò nonostante proseguì ignorando la gente che la fissava.
A quell'ora della notte era ormai un rituale essere scambiata per una delle ragazze del marciapiede o essere mira di qualche malintenzionato, tanto più di ubriachi che tentavano di fermarla con ogni genere di scusa. Solitamente ad accompagnarla era Lucy ma, da un paio di giorni era mancata dal lavoro e non poté evitare il supplizio.
I suoi occhi s'inumidirono. Non avrebbe mai pensato di ridursi in quel modo ma, era stata una sua scelta e non aveva intenzione di cambiarla nonostante i sacrifici che praticava per mantenersi.
Voltò l'angolo ritrovandosi per l'ennesima volta circondata da un gruppetto di delinquenti. Non aveva nulla di valore, tanto meno un soldo in tasca, e questo costituiva già un problema.
Indietreggiò di qualche passo mentre calcolava le probabilità di sfuggirgli.
"Avanti ragazzina, consegnaci la borsa"
"Non ho niente, nemmeno un soldo" ammise spostando lo sguardo dall'uno, all'altro.
"Lo costateremo personalmente" disse uno avanzando.
Non si sarebbe privata dell'unica borsa che possedeva per darla a loro.
Era l'unico oggetto appartenuto a sua madre che si era trascinata dietro. Il suo unico ricordo. La strinse più a sé, osservando quello avvicinarsi, intenzionato a strappargliela via.
Era trascorso del tempo dall'ultima volta che aveva praticato full contact ma, suo malgrado, sapeva ancora come difendersi.
Colpì con forza il primo che si avvicinò tra le gambe e il secondo allo stesso modo, riuscendo a crearsi uno spazio per fuggire. Iniziò a correre come una forsennata e quando si rese conto che la stavano rincorrendo, velocemente s'intrufolò nella strada principale, nella speranza d'intravedere un'auto della polizia o qualcuno in grado di aiutarla.
Cercò di infiltrarsi tra la gente che usciva da un locale, costatando che il gruppetto di malavitosi gli stava ancora dietro ma, la sua corsa ebbe fine nel momento in cui sbatte contro qualcosa e cadde a terra.
Cercò di riprendersi, temendo che la raggiungessero ma, si sentì sollevare da due forti braccia. Si rispecchiò in due occhi azzurri che la sconvolsero totalmente.
"Vi siete fatta male?"
Era al quanto sbigottita mentre continuava a fissare quel sorriso stranamente familiare. In altre circostanze avrebbe fatto volentieri la conoscenza di quell'uomo ma, non gli sembrò il momento migliore. Stava per riprendere la sua corsa, quando lo osservò alzare lo sguardo oltre la sua testa. Aveva un'espressione al quanto minacciosa, e pur sapendo che stava intimidendo i suoi aggressori, continuò a chiedersi perché aveva la strana sensazione di conoscerlo.
"Allora?" chiese tornando su lei.
"No, sto bene" disse voltandosi alle sue spalle.
"Sono andati via - la rassicurò lui – Avete bisogno del ghiaccio se volete fermare la fuori uscita del sangue dal naso"
"Oh – esclamò toccandolo e notando le dita sporche dal flusso– non è niente di grave"
"Su, venite– la afferrò con delicatezza al braccio e la trascinò dentro un bar poco distante – Frank, hai del ghiaccio?"
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Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)
RomanceDopo la morte dei genitori, Claudia, fugge via. Teme che la stessa sorte prima o dopo colpisca anche Leon, che ne ha ereditato il potere. Per non provare lo stesso dolore e per proteggere la creatura che attende, decide di allontanarsi dalla famigl...