28 Capitolo

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Alessandro si guardò attorno piuttosto perplesso. Era strano che Leon non si trovasse a quell'ora del mattino nel suo studio e si chiese se non fosse accaduto qualcosa di cui ignorava. Era ancora molto più strano non aver incontrato quella perfida di Ramona gironzolare per casa. Non riusciva sul serio a digerirla.

Non vorrei che quella vipera sia riuscita ad invogliarlo con una banale scusa, riuscendo a trascinarselo a letto. No. Ma che vado pensando, Leon non cadrebbe mai in un tranello così stupido, non quando si vede a miglia distanti che è perso di Claudia.

Nel sentire una porta aprirsi e richiudersi alle sue spalle, lo obbligò a voltarsi.

"Buon giorno" disse Alessandro, fissando Leon avanzare. Lo osservò da capo a piedi notando che vestiva con abiti poco consoni alla sua immagine. Un pantalone e una camicia di lino beige piuttosto larghi, comodi e un aspetto del tutto trasandato.

Leon alzò un sopracciglio, mentre si chiedeva perché il suo sguardo lo esaminava da capo a piedi.

"E' una mia impressione o hai trascorso una magnifica notte in compagnia di qualche bedda femmina?"

"Ho dormito serenamente dopo molto tempo, nulla di più"

Alessandro lo fissò dubbioso.

"E quella serpe che continui a sostenere essere una tua protetta, dov'è? Non l'ho incontrata stamane"

Leon sorrise: "E' andata via"

"Sul serio? Ed è stata una scelta spontanea o l'hai cacciata a calci nel sedere? Cosa che mi compiacerebbe molto"

Leon sorrise nel ricordare lo sguardo astuto di Claudia e quanto quella piccola mente scaltra, avesse fatto per lui nell'ultima settimana.

"Sapevi che il Siculo è il padrino di battesimo di Claudia?"

"Cosa mi sono perso?"

Leon allargò più il sorriso: "Claudia si è rivelata più furba di quanto credessi"

"Non è novità, riuscirebbe a ingannare anche il diavolo in persona se lo vorrebbe - ammise con orgoglio – Cosa ha fatto?"

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"Tempo fa, ti chiesi se ti andava di trasferirti qui – disse osservando l'esterno della finestra e poi voltando lo sguardo su Claudia che lo fissava dalla poltrona – Non pretendo che mi rispondi subito, voglio prima mostrarti il tuo alloggio e poi sei libera di accettare o meno. Naturalmente dopo aver riflettuto sui vantaggi che riceveresti"

"Scommetto che il primo in lista è quello di riscaldarti il letto la notte" affermò con una punta di ironia.

"Due volte a settimana la mia governante, verrà a pulire – continuò ignorando le sue parole- Potrei tenere il bambino quando avrai da fare, offrendomi anche la possibilità di essere più presente nella sua vita. Voglio solo qualcosa in cambio, condividere i pasti insieme, feste comprese"

"Anche i sabato sera?" Chiese sospettosa.

"Naturalmente"

Non era certa che lo facesse perché si sentisse troppo solo o semplicemente per tenerla sotto controllo ma, comunque fosse, l'idea di abitare al suo fianco l'attraeva. Tanto più, poteva tenerlo sott'occhio anche lei.

"Sono impegnata con il gruppo di preghiera, stiamo raccogliendo fondi per aiutare i poveri e non posso assicurarti che sarò presente tutti i sabati sera"

"Quando potrai – disse avanzando nella sua direzione - Vieni te la mostro"

Uscirono nel cortile e poi si diressero verso l'ala sinistra del maniero. Un portoncino bianco apparve dentro un portico circondato da archi in pietra e di vasi stracolmi di gelsomino e lavanda.

Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora