Nel frattempo anche Leon era giunto a Londra con i suoi uomini. Il suo primo intento, era raggiungere Claudia e sorprenderla nel locale mentre si esibiva. Voleva vedere che faccia avrebbe fatto nel vederlo tra gli spettatori. Sarebbe crollata per la vergogna e fuggita via, ci avrebbe scommesso tutto il suo patrimonio. In quel momento non gli sarebbe stato difficile acciuffarla e riportarla alla ragione.
Seguito dagli scagnozzi che teneva in città e che lo avevano prelevato all'aeroporto con una Mercedes nera, entrò nel locale, se così poteva definirsi quel buco da quattro soldi, l'odore del fumo e dell'alcool lo investì con riluttanza. Raggiungere un angolo isolato e del tutto ben nascosto, fu quasi impossibile. Dovette conquistare quell'angolo appartato tra spintoni e gomitate ma, aveva una buona visuale di tutto quello che accadeva sul palco, fortunatamente. Osservò i suoi uomini piazzarsi intorno ad esso e fissarlo a loro volta. Si guardò attorno imbestialito, non sopportando quegli uomini esultare ad ogni movimento delle ballerine. Un branco di pervertiti, pronti a saltare addosso a ognuna di loro se solo avessero potuto.
Avrebbe voluto spaccargli la faccia a uno a uno a quei degenerati. È la rabbia pervase, nell'immaginarli rivolti a Claudia.
Quando lo spettacolo ebbe fine le luci si riaccesero e un clamore di contrarietà si sollevò nell'aria.
"Aisha! Aisha! Aisha!" gridarono tutti quanti sbattendo i pugni sul tavolo.
Leon strinse i denti e i pugni con forza, consapevole che era il pseudonimo con il quale era conosciuta. Come le era saltato in mente di lavorare in un posto così degradante? Che diavolo gli era passato per la testa?
Un uomo entrò sul palco, giustificando la sua assenza, sarebbe stata una ballerina di Strip-tease a sostituirla. Non fidandosi, si accertò che non fosse Claudia e richiamò i suoi uomini, preoccupato per la mancata esibizione. Stava uscendo dal locale quando vide il presentatore di poco prima, superarli e correre lungo il corridoio. Un dubbio l'assalì e fece segno ai suoi uomini di seguirlo.
"Kirk! – disse aiutandolo a sostenerlo – Che cosa ti è successo?"
"Qualcuno a casa di Aisha l'ha conciato male" rispose il ragazzo che lo aiutava a sostenersi.
"Sei andato a casa di Aisha? Perché?"
"Te l'ho detto che non l'avrebbe passata liscia! – disse quel Kirk entrando nel suo ufficio – Gli stavo infliggendo la lezione che meritava prima che un bastardo entrasse come una furia e mi ha ridotto così! Chiama Johnny, non finisce qui con quella puttana! Pagherà per avermi mollato!" disse tirando fuori un coltello e posandolo sul tavolo.
"Oh no, io non chiamo nessuno – disse l'uomo fissandolo terrorizzato – non sarò complice di un delitto"
Leon strinse i pugni con forza, mentre vedeva l'uomo e il ragazzo scappare via e quel Kirk gridargli dietro.
Aveva compreso le sue intenzioni e nel momento in cui lo osserva afferrare un cellulare dal cassetto. rapido penetra nello studio e lo spinge con violenza sul pavimento, riuscendo ad agguantare il telefonino nello stesso momento.
"Ehi, che cazzo vuoi? Chi sei?"
Sembrò pietrificarsi nello stesso istante in cui Leon con la forza di un braccio, lo afferra al collo e lo sollevava in aria, spiaccicandolo al muro.
Anche i suoi uomini alle sue spalle sapevano bene quanto lo imbestialiva quando un componente della sua famiglia veniva minacciato, figurarsi se l'intimidazione era rivolta a Claudia. Non aveva pietà.
*****
Il piccolo aveva iniziato a piangere e lei frettolosa lo aveva raggiunto nell'altra stanza, evitando di rispondere ad Alessandro.
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Cuore di ghiaccio (Mafia-Love Story)
RomanceDopo la morte dei genitori, Claudia, fugge via. Teme che la stessa sorte prima o dopo colpisca anche Leon, che ne ha ereditato il potere. Per non provare lo stesso dolore e per proteggere la creatura che attende, decide di allontanarsi dalla famigl...