Capitolo 13

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Unione di elementi 2
Revenge from the past

Mi risveglio per il rumore di un infermiera. Mi gira un po' la testa.  "Buongiorno, signorina. Lì c'è la sua colazione e nelle sue condizioni suppongo che avrà un bel po' di fame"  è così. Prendendo il vassoio nel comodino accanto al mio mi convinco che tutto quello che è successo non é stato solo un brutto sogno.Mi osservo le mani mentre prendo la tazza di latte, una ha una bruciatura, quella fatta da mia madre. Sento la gamba con la ferita pesante e addolorata e solo ora  mi rendo conto che la ferita è nell' esatto punto  in cui l'avevo fatta a Lena tre anni fa; al solo pensiero mi vengono i brividi. eE i miei genitori? Caterina e Troy? Efesto?  Che fine hanno fatto? Per evitare di piangere inizio a bere velocemente.  "Potrebbe dirmi il suo nome?"   metto in bocca due biscotti, e poi bevo il succo d'arancia "Cassiopea"   "Ah... strano come nome"  altri due biscotti.   "Cognome?"  decido di dire quello che usavo quando vivevo ancora da umana  "Wilson e non mi chieda dove vivo perché non me lo ricordo"  dico fredda.  "Ok, allora si rilassi che tra poco arriverà il medico"   mentre mangio un altro biscotto guardo in TV.  "... Ed ecco il servizio del misterioso veiclo precipitato ieri notte nel frutteto di quest'uomo che adesso sentiremo. "   si  anziano a vedere le immagini dell'astronave che è partita da Omega una settimana fa    "Ieri notte.  E' stato tutto all'improvviso, stavo facendo rientrare il mio cane quando quella... cosa è sbucato dal nulla distruggendo tutto il frutteto. Mia moglie ha urlato,  insieme siamo andati a vedere la situazione  e c'erano  dei ragazzi gravemente feriti,  quindi abbiamo chiamato subito i soccorsi."   "Ecco arrivare i ragazzi trovati all'interno del veicolo"   i ragazzi... porca miseria! Ma che faccio qui a ingozzarmi di biscotti  quando Nyco  e gli altri sono gravemente feriti?!  

Mi alzo subito dal letto buttando la coperta a terra, e inizio  a correre verso la porta ma vengo fermata  dall' infermiera. "Dove crede di andare? Non può uscire."   "Lei non capisce, devo per forza!"   "No, finché non arriva il dottore lei non può uscire."   sbuffo e annuisco. Ritorna alle lenzuola da cambiare... crede davvero che mi arrendo per così poco?  Mentre lei è voltata inizio a correre fuori per poi chiudere la porta dietro di me e bloccarla con un carrello che ho trovato qui davanti.  Facendo finta di non sentire le grida dell' infermiera, mi volto e vedo alla finestra un cosino blu che svolazza.  "Pixel!"   apro subito la  finestra e lo prendo nelle mie mani.  Non posso crederci, ieri l'ho perso di vista eppure lui mi ha seguito e non mi ha mai lasciato.  "Hai volato così alto! Fai progressi piccolo."   Lo nascondo dentro la mia maglietta per evitate che qualcuno lo veda e  arrivo alla reception  trascinando la gamba.     "Desidera?"   la responsabile mastica una gomma ed è disgustoso  "Dove posso trovare i ragazzi rinvenuti in quello strano veicolo?"   "E' una giornalista?"  scrollo la testa confusa  .  "Le sembro una giornalista?"  le indico le mani tutte graffiate e i vestiti malconci.  Immagino che i ragazzi abbiano fatto furore con l'astronave e questo non va bene. "La ragazza nella stanza B- 5    , i ragazzi sono divisi in due stanze  A-1 e 4"  "E le ragazze nuove arrivate ieri?"   "Vediamo..."  osserva il suo computer mentre si sistema i capelli.  "Avrei una certa fretta"   sbotto a denti stretti. Lei sbuffa   "Una é nella B-2 con quell'altra . Le altre nella B-7" corro via senza nemmeno ringraziare.   Prima arrivo nel piano dei ragazzi incontrando la camera A-1, dove vedo Sem sveglio con tutta la faccia gonfia,  un occhio senza nemmeno una traccia di bianco, tutto rosso e un braccio fasciato.  "Sem!"   "Pea? ...Pea!"  lo abbraccio forte e lui geme per il dolore.   "Scusami, non volevo"   "Fa niente..."  Pixel esce dalla maglietta e si sdraia nel cuscino esausto. "Ma cosa vi è successo?"  "Siamo  nei guai, Omega è stata controllata e ... aspetta, Che ci fai tu qui?Non sei stata...? "    "Lunga storia  che  ti spiegherò più tardi, invece dov'è...?" mi viene improvvisamente da urlare quando vedo Nyco disteso nel letto di fronte a lui, con  la spalla e la testa fasciate e pieno di lividi graffi, con un tubicino collegato al naso.  "Oddio!"  mi porto le mani ai capelli,  ho paura che qualsiasi punto tocchi gli farei solo male. Mi trattengo a piangere perché so che Evan lo può guarire.   "Perché lui non è sveglio?"   dico ispirando ed ispirando "Ha preso una bella botta, ma non  preoccuparti starà bene"  "Giuro e rigiuro che non ti lascerò andare mai più."  lo sussurro, Sem non mi sente. Sapevo che sarebbe andata male qualcosa eppure non li ho fermati, potevo evitare che mio padre si cacciasse nei guai, potevo salvare tutti invece no... mi sento una stupida, una vigliacca egoista.   "Non posso vedervi così. Vado a cercare Evan così ce ne andiamo da questo ospedale"  "Aspetta, Chiara?"  gli sorrido per rassicurarlo   "Sta bene ed è solo  grazie a lei se siamo qui sane e salve"    lui fa un sospiro di sollievo   "Ah,  dimenticavo! Non dire ai medici che provieni da Omega o roba del genere,  fai finta di essere debole e di non ricordare nulla"    "Perché? Appena dico chi sono ci daranno maggiore aiuto"    "Credimi, non sanno nemmeno della tua esistenza, ne di quella dei nostri genitori"  mi viene un groppo in gola al pensiero di mia madre e mio padre. "Tieni tu Pixel per favore, tanto ci incontriamo tra poco"  Corro a cercare l'altra camera. Cosa è successo a mio padre? Lo rivedrò mai? E mia madre?  La vera domanda è, perchè Lena è tornata e come è sopravvissuta? Mi ricordo benissimo quella scena: dopo avermi infilzato , Lena è caduta nella voragine con la lava incandescente sottostante; non poteva volare, allora com'è riuscita a salvarsi? Scrollo la testa e metto da parte per ora i brutti pensieri,  arrivando nell' altra stanza.   Evan e già sveglio e in piedi, Rych no.  "Tu che ci fai qui?"   "Te lo spiego dopo, ora però dobbiamo andarcene e farci vedere il meno possibile, soprattutto voi. Riesci a guarirli?"   "Era quello che stavo per fare"   " Oh..."  mi ha risposto in tono così sicuro che mi sono trovata alla sprovvista.  "Sai dov'è mia sorella?"   "No, in realtà ho incontrato solo voi ragazzi da quando  mi sono svegliata."  lui stringe con forza il lenzuolo sopra Rych.  " Comunque sono felice che siete riusciti a liberarla"    non mi risponde, si limita a guardarmi irritato. Guarisce Rych e poi si avvia alla porta.  "Sto cercando di essere gentile, almeno grazie"  dico seccata.   "Non ho alcun motivo  per ringraziarvi"   detto questo se ne va. Sarà successo qualcosa a Coral.  "Cassiopea siete tutte qui?"   mi volto verso Rych sollevata, se sta bene lui sta bene Nyco .  "Si. Adesso come ti senti?"   "Benissimo. Immagino che qui nessuno sa chi siamo."  si alza dal letto e s'infila le scarpe avendo capito il da farsi "Appunto per questo dobbiamo andarcene subito,  già voi siete sotto tiro dei giornalisti e non va bene. Forza, uniamoci agli altri e andiamo"   lui mi segue ma prima di arrivare alla porta ho una dolorosa fitta allo stomaco che mi fa mancare il respiro.  Rych mi regge per poco, poi arrivo a terra "Pea tutto apposto?"  penso abbia avuto una fitta al braccio dato che se lo stringe al petto. "Credo di sì.."  forse sono stati i biscotti a farmi venire la fitta.   "E' normale nel suo stato"  entra il medico che mi guarda un po' irritato... infondo ho solo chiuso un'infermiera nella stanza, che c'è di male?

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