Unione di elementi
Revenge form the pastSto giocherellando con Pixel sul divano, mentre sole sorge e aspetto che gli altri si decidano su come raggiungere Parigi. Qual'è il problema? Potremmo benissimo raggiungere la nostra destinazione col teletrasporto di Chiara o con l'aereo -grazie al mio trucchetto del controllo mentale- , ma se scegliamo la prima opzione c'è il pericolo ... anzi, è sicuro che Lena e i suoi minotauri ci rintraccino per aver usato un'eccessiva quantità di aura; se invece scegliamo la seconda ci sono meno probabilità che ci trovino, ma se accadrà rischiamo di far precipitare un aereo con un sacco di persone a bordo e ciò vorrà dire due cose... troppe vite a rischio, troppa attenzione su di noi. Rischiamo in tutti e due i casi. Io ho votato per il teletrasporto perché è il modo più veloce, e non è la prima volta che dobbiamo lottare contro qualcuno di pericoloso; non possiamo evitarlo per sempre. E poi sappiamo tutti com'è il mio rapporto con l'altezza. Meglio evitare di vomitare o svenire in un aereo. Dobbiamo anche considerare che Coral è ancora scossa e Nyco soffre di claustrofobia, non so come potrebbero reagire. Nyco e Sem mi raggiungono in salotto, cambiati e puliti. Prima di partire Lisa ha comprato per noi dei cambi puliti e ha lavato i vecchi pieni di cenere, che poi io ho asciugato con abbastanza velocità. Nyco si siede accanto a me e Sem nella poltrona. "Allora vi siete decisi?" "Si, utilizzeremo il teletrasporto." "Ma avete pensato che Chiara non conosce Parigi e che quindi non ha la minima idea di dove andare?" questo dubbio mi è sorto proprio in questo momento. "Tranquilla.Lisa le sta mostrando delle foto dal... il coso ...come si chiama?" "Computer? " Si, ecco! Quell'aggeggio è eccezionale. Devo studiarlo con attenzione" Lancio un'occhiata a Nyco e scoppiamo a ridere "Che c'è?" "Tu studi? " chiedo io "Per quel che riguarda la tecnologia si, insomma la sera in camera mia ho sempre le mani impegnate a progettare o analizzare qualcosa " vedendo la sua espressione seria mi metto una mano sulla bocca per soffocare una risata. "E da quando scusa?" chiede Nyco. "Ti ricordo che sono stato io ad azionare i comandi della sala tecnica e a pilotare l'astronave fino alla Terra... di certo non premevo bottoni a caso." percepisco un po' di nervosismo in lui e smetto subito di ridere. Do una pacca a Nyco, anche se lui lo ha già capito "Ok scusa è che... non ci hai mai detto che avevi questa passione" "E' più che altro uno sfogo per... comunque, è nata da quando viviamo tutti insieme ad Omega" uno sfogo per... suo padre? Immagino di sì. Non dico che è una cattiva persona, anzi ha un grande cuore, ma non è proprio il massimo della simpatia a differenza di Sem. "Chiara? Lo sa?" " Certo. E' stata lei che mi ha fatto scoprire la mia dote. Quindi oltre ad essere bellissimo sono anche un genio della tecnologia" ed ecco che ricomincia. "Ora non esageriamo!" Chiara gli si butta addosso da dietro e gli da un bacio sulla guancia. " Sei solo invidiosa" "Uh! Da morire!" dice lei in tono ironico, poi si danno un bacio sulle labbra. "Allora? Tutti pronti?" "Sei sicura che un paio di foto basteranno per portarci a Parigi?" "Sicurissima. E poi Lisa è già stata lì e ha delle foto in luoghi più nascosti rispetto ad altri. A proposito..." abbassa lo sguardo e già con questo gesto capisco tutto. "No!Lei non deve venire!" "Invece io vengo dato che vi ho comprato i vestiti e mi dovete un favore" "Lisa forse non ti rendi conto che questo non è un gioco. Rischi di morire!" "Come tutti voi" "Ma questa storia non ti riguarda... sentite potete andare di là" mi rivolgo agli altri, voglio parlarle liberamente. Loro non obbiettano e vanno via. "Lisa, ti prego ascoltami. Non è uno scoop in cui devi solo affrontare altri giornalisti per ottenerlo. E' una guerra, una guerra di cui tu non dovresti nemmeno saperne l'esistenza, né tu né il resto della Terra." "Già ma si dia il caso che tre annetti fa sono stata rapita da esseri maligni e voi mi avete salvato. Quindi che ti piaccia o no ormai so cosa siete. E poi non voglio più lasciare la mia migliore amica sola." "Lisa ne avrai tanti altri amici qui, no?Non puoi abbanndonarli così. E i tuoi genitori? Guarda che io so che vuol dire perderli e...." improvvisamente m'abbraccia forte. "Cassiopea li ho già persi. Hanno divorziato ed io ho pregato mio padre per comprarmi la casa, l'ho fatto per allontanarmi da loro. "
Mi fa cenno di sederci sul divano ed io mi limito ad obbedire. Ricordo che aveva un ottimo rapporto con i suoi genitori e loro davano l'impressione di amarsi come non mai, ora però inizio a pensare che forse lo facevano solo per lei. Guardando i suoi occhi rivedo lei da bambina che guarda la fessura della camera da letto dei genitori, mentre loro dividono il letto in due lettini, dormendo separati. Capisco solo adesso perché Lisa è figlia unica... "Mi dispiace" le dico dispiaciuta. "La Terra è anche la mia casa ed è mio compito cercare di fare un minimo per proteggerla. Forse non avrò i poteri come voi ma sono stanca di non far nulla per migliorare la mia vita. Almeno faccio qualcosa di diverso" "Lisa... non è un gioco" "Nella vita bisogna rischiare e poi ti ho già lasciata sola una volta, non ho intenzione di rifarlo" l'abbraccio forte. "Sai, ho sempre pensato che mi avessi dimenticato. Perché non lo hai fatto?" "Non si dimentica facilmente una come te." stiamo alcuni secondi abbracciate. "Quindi è un sì?" non vorrei farla venire, ma so benissimo che è impossibile farle cambiare idea "D'accordo, ma farai tutto quello che ti dirò io, chiaro?" "Sì, signora! " sento il mio stomaco brontolare. "Vai in cucina e rifocillati" "Grazie, Lisa" sto davvero morendo di fame ma non voglio mangiare nulla, per non dare nell'occhio. Così, mi dirigo in cucina per prendere solo un bicchiere di succo d'arancia. Porto il bicchiere alla bocca,bevendo lentamente quando vedo improvvisamente una creatura enorme dal pelo bianco cheringhia e porta morte... faccio cadere il bicchiere ma prima che possa arrivare a terra lo fermo con la forza del pensiero. Cos'era e perché l'ho vista? Sarà il nostro prossimi avversario? Non so perché ma credo di no... Sento dei passi dietro di me, Adua passa dritto verso il frigorifero. "Adua per quanto tempo dobbiamo continuare così?" non mi risponde. L'hai voluto tu. "No, non l'ho mai voluto" "La pianti, per favore! Non mi va di sprecare fiato." trattieniti, Pea... cerca di comprendere. "Scusami... sprecare fiato?" " Hai capito benissimo." sbatte lo sportello del frigo ed si dirige alla porta quando sbatte contro Evan e l'acqua che era nel bicchiere le finisce nella maglietta. "Ci mancavi solo tu che rompi!" Lui ride maliziosamente. "Fa sempre così?" io mi imito a sbuffare. "Cassiopea, io... volevo chiederti scusa. Il fatto è che non è facile accettare che mia sorella sia senza poteri." "Tranquillo, lo capisco. Ora noi non vogliamo pressarla e ti assicuro che si riprenderà presto." "Lo spero" "Quindi... potresti insegnarmi a spostarmi utilizzando le barriere, adesso?" ride "Non c'eri già riuscita ad Omega?" "Si ma... ho rinunciato subito, ero stremata." "E' perchè non ci sei abituata. D'accordo ma facciamo un patto" "Ti ascolto." "Non so perchè , ma mia sorella ti guarda in modo particolare, quindi io t'insegno ad usare quella tecnica e tu cerchi almeno di farla tornare a parlare. Sei l'unica che può farlo" faccio un sorriso di comprensione "Promesso, ma l'avrei fatto anche senza la tua proposta." "Sai com'è... nella mia vita ho ricevuto troppe delusioni e non mi sono potuto fidare di nessuno. Mi sembra strano avere amici adesso." "Noi siamo quei tipi d'amici che rischiano la vita pur di salvare la qualunque persona. Non siamo quelli che ti portano via tutto e non lo faremo mai" "Adesso l'ho capito, grazie, Cassiopea" "Chiamami Pea, d'ora in poi" esco dalla cucina con un sorriso che svanisce subito. Com'è possibile che risolvo sempre ogni situazione, eccetto le mie? Non mi va più il succo. Lo lascio dove mi capita prima e poi mi dirigo dagli altri, dovremmo essere pronti per partire. "E' tutto pronto?" "Si . Direi di andare in gardino, così abbiamo più spazio." mi metto una giacca ed usciamo, con i primi raggi del sole che ci accecano. "Be'... sapete tutti come funziona." Chiara apre le mani e ci mettiamo tutti in cerchio. "Ma fa male? Insomma... che devo fare?" "Lisa devi solo chiudere gli occhi , al resto ci pensiamo noi" Pixel è come al solito dentro la mia maglietta. "Mi raccomando appena arrivati dobbiamo teneregli occhi bene aperti. Ci rintracceranno presto quindi dobbiamo essere veloci" Rych continua a grattarsi il braccio. Più l'osservo, più ho una brutta impressione. Di sicuro non si gratta per la sporcizia, dato che ci siamo lavati due volte in un giorno. Quel liquido ... io non credo che non è riuscito a entrare nel suo corpo, magari in piccola quantità, ma è pur sempre entrato. "Bene, cominciamo" stiamo alcuni minuti ad occhi chiusi, ma Chiara non riesce. "Qualcuno non è concentrato, è poco tranquillo." E' Coral. Decido di mettermi a fianco a lei. "Ei , stai tranquilla. Chiudi gli occhi e rilassati." scrolla la testa. "Coral ci sono io, e c'è Evan. Non ti succederà nulla" le do la mano e ricomponiamo il cerchio. Con un solo tocco sento la sua tenzione scaricarsi. "Vai Chiara." chiudiamo tutti gli occhi e nel giro di un attimo riusciamo a spostarci. Ci ritroviamo in una delle tante vie di Parigi e fortunatamente non ci ha visto nessuno. "Spostiamoci subito da qui e cerchiamo questa torre." "Eccola lì" Aurora la indica. E' abbastanza alta per essere vista. "Perchè non ci hai teletrasportato dorettamente lì?" "Troppo esposti" "Se potessimo volare , potremmo raggiungerla in un nano secondo" dice sconfitta. "Purtroppo non possiamo, quindi muoviamoci". Parigi è davvero fantastica, ma purtroppo non posso camminare lentamente per godermela. Corriamo spingendo chiunque e non so quante brutte parole in francese ci hanno detto. Eppure mi sento comunque osservata. Il pensiero di quella belva sanguinaria non mi fa stare tranquilla e inizio ad avere un senso di nausea incredibile. Non ho mangiato nulla, quindi deve derivare per forza da un qualcosa che accadrà in futuro. Mi fermo un secondo. Manca poco per arrivare alla Torre. Pixel esce improvvisamente dalla maglietta, e per prenderlo agli occhi delle persone sembro una pazza che scaccia mosche. Riesco ad afferrarlo. "Ma che diamine fai?! Non devono vederti!" con la mano mi indica un negozio con dei giornali esposti accanto a noi. Ecco il titolo di ogni prima pagina. Veicolo misterioso atterrato. Piloti scappati dall'ospedale "Grandioso..." sussurro. "Pea che succede?" "Vi rendete conto che anche a Parigi ci conoscono?" "Più che altro notano Rych, anche se qui a Parigi tingersi i capelli è una moda quindi... non ci fanno tanto caso" "Meglio... ora per favore muoviamoci" continua a grattarsi il braccio, ma stavolta con insistenza e ho notato che anche Nyco ogni tanto si da una grattatina "Entriamo in quel vicolo" dice Chiara seria. Non obbietto "No, dobbiamo andare alla Torre" dice Rych seccato. Ci dirigiamo tutti nel vicolo e lui è costretto a seguirci. "Rych puoi farmi vedere quel braccio per piacere?" Chiara gli si avvicina. "Alzati la manica" "Non ho niente! Mi prude e basta!" "Il che non è normale, fammi vedere" "Ma..." "Andiamo, Rych. Lo facciamo per te" Aurora lo convince " d'accordo" si toglie la giacca per poi alzarsi la manica fino alla spalla. Lui chiude gli occhi sconfitto mentre io guardo il suo braccio disgustata, come d'altronde gli altri : è gonfio e di un colorito rosso che diventa nero man mano che ti avvicini al punto in cui si è infilato l'ago, le vene sono gonfie e sembra pulsare. Vedo Nyco che si scopre immediatamente la spalla e sospira nel vedere che non ha niente. "Ma come hai fatto a ridurlo così?" "Non lo so , ieri non era così, ma stamattina si è trasformato.Comunque non sto mica morendo, quindi sto bene" "A giudicare dalla ferita non si direbbe. Perche non ci hai detto niente?" "Finitela! Sono in piedi ed è questo che conta" Chiara continua a guardare la spalla con attenzione, come fosse un medico. Credo che lo diventerà, nessuno conosce le piante utilizzate per scopi medicinali meglio di lei. "Ho letto un libro sulle piante della Terra, ne cercheremo qualcuna per alleviare il prurito e non appena saremo al sicuro la disinfettiamo" "Va bene, va bene... però andesso andiamo!" "Aspettate un momento, guardate" Adua nota un manifesto attaccato al muro . Proprio sotto la torre Eiffel si terrà uno spettacolo, e ciò vuol dire tanta, tanta gente . "Fantastico!" "No,possiamo cambiare il programma " dice Aurora, con quel sorrisino che adotta ogni volta che ha un piano "Che intendi dire?" "Pioggia, tanta... tantissima pioggia" Il piano di Aurora è quello di fare in modo che tutti se ne tornino a casa, e per soddisfare le nostre esigenze non c'è niente di meglio di un bel temporale. "Geniale, ma non pensate che ci rintraccerebbero" "Hai ragione, Evan, e infatti ci divideremo i compiti, un gruppo sulla torre per distruggere il pannello, e un gruppo si occupa della tempesta e di proteggere da eventuali attacchi chi la crea... em, a proposito, che potere è il tuo?" ricordo che il colore della sua aura è blu scuro, quindi non so che potere possa padroneggiare. "Il mio è un potere derivato, non so esattamente da quale, però perfetto per il vostro piano" "Tagli corto e ci dici che potere hai senza altra modestia?" ho la netta sensazione che Adua ed Evan non si sopportano... solo impressione? No, non credo proprio. Evan la guarda con un senso di sfida, poi si avvicina a lei e posiziona la mano davanti alla sua faccia. "Ecco il mio potere, bambina" nella sua mano percepisco una grande energia... esattamente, energia elettrica. "Attenta bambina, o prenderai la scossa" ritira la mano soddisfatto, mentre Adua ha la mascella contratta per la rabbia "Hai il potere del fulmine? Ne avevo sentito parlare ma non ho mai incontrato nessuno con questo potere." dice Nyco con stupore. "Bene, ora lo abbiamo incontrato e proprio nel momento giusto per sfruttarlo al meglio." "Quindi suppongo io sia nel gruppo della tempesta, no?" il primo gruppo -della tempesta- è composto da Sem, Aurora, Evan che creeranno la tempesta , e poi me e Rych che difenderemo gli altri in caso di attacco, dato che siamo tra i più forti di quelli rimasti fuori. I punti deboli al secondo gruppo composto da Nyco, Adua, Lisa e Coral. Essendo loro due punti deboli le abbiamo inserite nel gruppo meno a rischio, dato che Lena attaccherà dove l'energia è più concentrata. Così noi non solo allontaniamo la gente, ma distraggono il nemico dalla torre, per dare agli altri il tempo di trovare il pannello e distruggerlo.E ovviamente il piccolo Pixel viene con me. "Siamo tutti pronti quindi ?" "Aspettate. Non so se sia il caso che Coral si separi da me" "Non può venire con te, è troppo a rischio" Coral sta un po' meglio ma non abbastanza da stare senza una persona fidata come Evan. La osservo , mentre è incollata a suo fratello, eccotto lui l'unica persona di cui dìsi fida sono io... "Io andrò con lei" "Pea tu soffri di vertigini, non puoi andare" "Correrò questo rischio. Sentita il potere di Evan serve per la tempesta e Coral non può stare con lui . L'unica altra persona di cui si fida sono io. Mi sotituiranno o Chiara o Nyco." "Sicura che te la senti?" mi chiede Nyco premuroso. "Già, non è che poi inizi a piagnucolare lassù, giusto?" Inizio seriamente a non sopportarla più. Adua può diventare isìnsopportabile! "Si, sono pronta" "Sicura?" no... "Si, è la cosa giusta da fare." Nyco mi guarda preoccupato. Sa che effetti ha l'altezza su di me. "Bene, allora sostituisco io Pea,così avranno almeno Nyco per difendersi meglio" grazie Chiara, grazie grazie e grazie... con Nyco mi sento molto più sicura. Ma non abbastanza. "Bene , allora non perdiamo altro tempo e andiamo " continuiamo il tragitto verso la Torre. Rimango meravigliata dalla sua bellezza e, soprattutto , dalla sua altezza : 301 m d'altezza; Ma chi me lo ha fatto fare?! Aiuto!
STAI LEGGENDO
Unione di elementi 2-vendetta dal passato-
FantastikSono passati circa tre anni dall' ultima battaglia contro §, un tempo abbastanza lungo per far sì che i nostri amici siano diventati più uniti, più forti ma sopratutto pronti per essere veri Daimio. A causa di dure prove per la riuscita di questo...