Capitolo 19

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Unione di elementi
Revenge from the past

Cinque minuti fa mi sono appoggiata ad un albero e chiudendo gli occhi ho visto di nuovo la bestia bianca dell' altra volta. Non ero stanca e non avevo intenzione di dormire. Ho chiuso gli occhi e basta, ne sentivo il bisogno. Ho finito proprio ora di limare una pietra di modo da formare una lama, mentre Pixel mi osserva curioso. Abbiamo creato tre lame a boomerang -idea di Sem e della sua teoria- , con delle piante elastiche create da Chiara abbiamo formato due archi ,dei quali uno è mio, e con dei rami e le pietre limate abbiamo fatto le varie frecce. Inoltre Chiara ha creato con varie foglie degli zaini per contenere le armi e i corni dei minotauri. Siamo abbastanza soddisfatti.Perché tutte queste armi? Con Aurora abbiamo ideato un piano che unito all'altro può davvero portarci alla vittoria senza problemi: con le armi abbiamo la possibilità di abbattere le guardie senza far rivelare la nostra aura. Utilizzeremo il trucco dell' invisibilità solo se necessario per entrare.
Non so cosa ci aspetterà laggiù, ma ho un' unica paura, ovvero che la mia visione c'entri qualcosa. Sicuramente Lena non è stupida, forse un po' pazza, ma non stupida. Sono sicura che sfrutterà il fatto di conoscere le nostre paure. Lo ha già fatto con me e Chiara . A chi tocca adesso? E quella bestia bianca?
E' il momento di collaudare le armi. Nyco prende uno dei corni e si posiziona a circa dodici metri da un albero dove è appesa una foglia che rappresenta il bersaglio. Prende la mira con un occhio, si concentra e lancia: centro perfetto. Mi sorprende il fatto che, a differenza di Rych - ridotto abbastanza male -, Nyco sembra stare bene... sembra. Devo accertarmene. "Centro perfetto, amico! Adesso tocca a me." esulta Sem, impaziente di provare la sua arma. "Ma sei sicuro che quel coso possa servire?" chiede Adua. "Non è un coso! Vedrete che sarà geniale, devi solo saperlo controllare in base al vento e alla sua forma." "Una cosa da nulla, non c'è che dire! Magari noi potremo ruscirci, ma tu Sem..." Sem fa una smorfia. "Adesso farò un lancio da campioni" inumidisce le labbra con la lingua, mentre socchiude gli occhi per prendere la mira. "taglierò quel ramo in un colpo e ..." "Vuoi lanciare quel coso o no?!" ringhia Aurora. Lancia la lama senza però togliere lo sguardo da Aurora, e indovinate un po'... taglia il ramo esattamente nel luogo in cui aveva programmato e la lama torna nella sua mano nell' esatto punto in cui è stata lanciata. Aurora è a bocca aperta, come anche tutti gli altri del resto. "Come promesso, ecco un lancio da campioni." "D'accordo, sei stato bravo però adesso non ti montare la testa. E' il turno degli archi. Pea, a te l'onore. " in effetti è l'unica arma che so usare davvero bene. Impungo l'arco, era da tanto che non ne tenevo uno. Al tatto è freddo, ma la tentazione di scoccare una freccia è alta... molto alta. Chiara mi passa una freccia. Faccio tensione col filo due, tre volte per prendere la mano e poi punto. Stesso bersaglio di Nyco . Tutti e due gli occhi ben aperti. Scocco la freccia. Centro, non perfetto, ma è pur sempre centro. Rimango nella posizione di lancio per non so quando tempo, fino a quando Nyco mi rivolge la parola. "Ottimo lancio, adesso facciamo pratica con le altre armi, una mezz'oretta e poi si parte" ognuno afferra un'arma, mentre Nyco rimane con me ad istruirmi su come lanciare il coltello.
"Posizionati davanti al bersaglio e prendi la mira. Puoi anche posizionare il braccio che non è impegnato davanti a te, con la mano in direzione del bersaglio, per indirizzare meglio il lancio" obbedisco. Ai primi due lanci non faccio centro, il terzo invece mi riesce. "Impari in fretta" "Con te come istruttore tutto è più facile. Pensa se avessi avuto Efesto" "Avrei pregato per te" afferra una lama- boomerang e inizia a fare pratica. Non ho la minima idea di come faccia, eppure Nyco è bravo in tutto ciò che fa e lo invidio per questo . Mi piace osservarlo mentre si concentra, è ancora più attraente. Quando tutto è iniziato ero convinta che non avrebbe retto, che avrebbe reagito peggio di me, invece tutto il contrario. Sta dimostrando di avere una forza d'animo enorme nonostante tutto,certo... si sfoga spaccandosi le mani, ma è sempre meglio di voler morire.
"Nyco ma tu non senti proprio niente?" gli ritorna la lama in mano. "In che senso?" "Rych è visibilmente stanco, eppure tu no... almeno non si direbbe" "In realtà avverto un po' di stanchezza, ma non è eccessiva quindi... sono tranquillo
" rilancia la lama per poi notare il mio sguardo preoccupato. "Secondo te non dovrei esserlo?" "Non sto dicendo questo" lancio un ultima volta il corno per poi passare alle lame-boomerang. Quasi mi arriva in faccia. "Allora perché mi hai chiesto come stavo?Hai fatto qualche sogno strano riguardo me?" lancio di nuovo, e stavolta non prendo la lama per poco. "Si , un sogno l'ho fatto ma sai che non posso prevedere più nulla che riguardi te, quindi... non so cosa aspettarmi." sa dove voglio arrivare, ma gli da fastidio anche solo pensarlo, quindi mi prendo di coraggio e mi butto. "E se riguardasse Rych? Potrebbe influire anche su di te" "Possiamo evitare di parlare di questo? Davvero, non voglio pensare a ciò che è successo per aver parlato di questo" lo dice con calma e gentilezza, ed io non aggiungo altro. Prova l' arco e ovviamente anche con quello fa centro. "Anch'io ho fatto un sogno, quando sono svenuto insieme a Rych. In realtà non se sia accaduto davvero ..." ricarica l'arco. "Cosa ti è successo?" chiedo e lui sembra cercare le parole. Punta la freccia. "Ho rivisto Kiro. Per la prima volta dopo tre anni l' ho rivisto" "Cosa faceva?" "Stava seduto e mi guardava senza far nulla" non capisco che vuole dirmi. "A volte penso che voglia che io saldi il debito" "Che debito? Ho già pagato io per la vita tua e di Rych." "Credi che ciò che hai dato sia abbastanza per pagare due vite?" non so cosa rispondere. " Una vita non ha prezzo, figuriamoci due" scocca la freccia, ma stavolta schiva il bersaglio. Nessuno dice più nulla.
Dopo la mezzora stabilita, siamo tutti pronti per partire. "Come arriviamo a Roma?" ricordo molto bene Roma, ci siamo stati con i miei genitori terrestri. "Io conosco Roma, posso trasferire le immagini mentalmente a Chiara. Dammi le mani Chiara" le afferro e unisco le nostre fronti. Le trasferisco le immagini di un posto lontano dal Colosseo, di modo che non possano rintracciarci, o almeno non subito. "Chiara riesci a vederle?" "Sì, vanno benissimo. Forza, formiamo il cerchio" Pixel è come al solito in una delle mie tasche, siamo tutti pronti. Chiudiamo gli occhi... il senza di vuoto di fa mancare il respiro... apro gli occhi ed ecco Roma, in tutta la sua bellezza. "Credete che la gente possa riconoscerci?" chiede Adua. Osservo la gente, sembra non essersi ancora accorta di noi. "Speriamo di no, comunque noi non dobbiamo farci notare troppo" sentiamo il suono di una sirena ed ecco che in cielo spunta un ologramma. "Sem, eri tu il genio della tecnologia. Illuminaci" "Quella è tecnologia troppo avanzata per appartenere alla Terra. Proviene da Omega" ecco che infatti viene mostrata l'odiosa faccia di Lena. Nell'aria si levano voci stupite.

Unione di elementi 2-vendetta dal passato-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora