Capitolo 28

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Unione  di elementi
Revenge from the past

"Rych dove vai?! Vuoi darmi ascolto!"     corre via scuotendo la testa . Sembra un pazzo furioso.    "Aurora anche tu?! Fermatevi!"  corrono da parti opposte. Lei piange , lui fa il pazzo. Chi devo inseguire? Inizialmente faccio qualche passo verso Rych, poi penso ad Aurora e vado nella sua direzione, ma la ritrovo bloccata da un muro. Mi volto e vale la stessa cosa per la parte opposta.  "Non puoi aiutarli"   Lena sbuca alle mie spalle, con quelle sue unghia nere delle quali si vanta tanto. Odio il suo sorriso malefico, odio quei suoi occhi dorati... la odio e basta!     "Lasciali in pace! Almeno a loro non tormentare l'esistenza! Non ti basto io?!"   si fa una risata per poi parlare   "Loro fanno pienamente parte della tua vita quindi... in teoria c'entrano eccome."   i muri diventano una gabbia di vetro, all'esterno della quale trovo tutte le persone a me care: i miei genitori, i ragazzi, Flash, Pixel, Troy, Caterina e tutti gli altri Daimio e Drie... tutti ipnotizzati.   Tutti tranne Nyco e, in un certo  senso,  ne sono lieta.  "Sei una vigliacca , battiti e basta anziché prendertela con loro! Non volevi vendicarti di me?!"       "Mia cara, la vendetta va assaporata lentamente, passo per passo... e piano piano, vedrai che arriverò anche a rovinare il futuro della tua prole."       osserva la mia pancia "Non ci riuscirai!"   le salto addosso ma mi ritrovo con la faccia a terra, mentre le pareti di vetro vengono spinte da tutti quelli che ci sono all'esterno di modo tale da stritolarmi.  Mentre spingo anche con le gambe  Rych spunta tra la folla, ma non spinge, ne è felice di quel che sta succedendo "Scusa..." mi sussurra, poi non riesco a respirare...mi arriva dell'acqua addosso, getti forti che mi forti che mi fanno confondere...

Mi risveglio nel panico più totale, considerando che sono davvero in acqua! Mi rendo conto dopo pochi secondi - anche per il dolore che provo nel muovere  le braccia -  che mi ritrovo in una strana vasca, ancora dolorante  ... Ora ricordo! Sono riuscita a rimanere sveglia il tempo necessario per ascoltare le previsioni della vecchia Geta , poi non ce l'ho fatta più e le forze mi hanno abbandonato.Cerco di alzarmi dalla vasca, ma appena impiego della forza sulle braccia le sento come spezzarsi.   Gemo per il dolore.    "Non ti muovere sennò la guarigione non servirà a nulla, mia cara" la vecchia Geta mi da le spalle e dai movimenti che fa credo proprio stia preparando una miscela.  "Da quanto tempo sono qui?"  chiedo.    "Diciotto ore, quarantatre  minuti e venti secondi, per l'esattezza"  wow... da quel che ho potuto capire quando ero semi svenuta, questa donna è cieca, ma quando si volta il suo aspetto mi stupisce comunque, con quegli occhi totalmente bianchi e la pelle scura ricoperta di rughe. Quanti anni avrà? Credo proprio abbia superato la media.     Ho un brivido freddo lungo la schiena a causa dell'acqua gelida. Non sopporto di stare qui dentro, sento gli arti congelati e, come se non bastasse, se guardo verso il basso per vedere dove sono immersa la testa mi pulsa dolorosamente.     "Riesci a sollevare leggermente la testa?"   mi chiede    "Sì, credo."   avvicina una scodella con quella miscela. Con fatica riesco a berla. Non è poi tanto male, ma brucia alla gola.     Osservo Geta mentre cerca con la mano un posto a sedere, fortunatamente non può vedere la mia espressione in viso perché trasmetterebbe compassione.    "Bene , cara, racconta pure"   la guardo confusa mentre con la mano mescola l'acqua della vasca.   "Come scusi?"     "Il tuo sogno, raccontamelo"    rimango a bocca aperta.   "Ma lei è... insomma, come ha fatto a capire che..?"    "Sarò pure cieca, ma mica sorda."   si fa una risata, non sembra per niente offesa.      "Allora?"    mentre continua a toccarmi le gambe e le braccia, prendendole a pizzicotti.   Non  ho dubbi che di lei si ci possa fidare, il problema è che nella visione si capisce chiaramente che sono incinta. E se lo scoprisse?    "Scusi se mi permetto , ma perché dovrei raccontarle il mio sogno?"  non sembra irritata alla mia domanda.   "Perché io sono l'unica che può prepararti per lo scontro contro Lena, ed è necessario che la tua mente si apra totalmente alla mia, quindi ogni minima visione, sensazione, sogno deve essere da me conosciuto."   Decido di raccontarle  il mio incubo, tralasciando la parte in cui si capisce che sono incinta.   "Signora... io devo chiederle un favore, però."     "Di cosa si tratta?"     "Io.... ecco, non lo sa nessuno e vorrei essere io a parlare. Vede io sono..." dai Pea... puoi farcela. Prima o poi dovrai dirlo a Nyco, se non ho nemmeno il coraggio di dirlo ad una vecchia cieca non ci riuscirò mai!   "Ecco, io sono..."     "Oh! Tranquilla lo so ,lo so."   "Lo sa?" è impossibile che sappia tutto!  "Sicura che stiamo parlando della stessa cosa?"  chiedo.   "Sicurissima. Stavi per dire che sei incinta, giusto?"  ok, per quanto orribile possa essere questa signora, è fin troppo in gamba!   "Non dirò nulla cara, ma dovrai dirlo tu."     penso solo ora al fatto che con il colpo che ho subito il bambino o la bambina potrebbe averne risentito. Mi alzo di scatto ma un dolore lacerante alla schiena mi fa quasi urlare.   "No! Non muoverti!"    "Ma il bambino? Come sta?"    mi poggia una mano sulla guancia - quasi mi colpiva l'occhio-    "Mia cara, non c'è corpo nel tuo ventre, solo animus , quindi non può subire lesioni gravi. Sta benissimo, hai una creatura sana come un pesce dentro di te."  le mostro un enorme sorriso e mi dispiace che non possa vederlo.   "Comunque...  cosa ne pensa del mio sogno?"    "Cosa ne pensi tu?"     mi coglie alla sprovvista. Cosa ne penso io? La mia idea è folle, ma qui tutto è folle, Lena è folle, Geta sembra folle, lamia storia è folle... forse il mio pensiero non è poi così sbagliato.    "Io penso che...insomma mi sembra un'assurdità!"    "In queste situazioni disperate ogni cosa può essere considerata buona. Coraggio. E poi a volte anche io ho delle visioni, poiché ho il tuo stesso potere, quindi ti capisco."   mi sento più a mio agio, anche se lei continua a pizzicarmi ogni parte del corpo. Come se non bastasse mette nell'acqua della polvere verde che ha un odore terribile.  "Ok. Lena ha il nostro stesso potere e si sa che noi possiamo comunicare con la mente. Lei è diventata molto più forte del previsto, considerando che ha anche la zanna di Argo a sua disposizione. So per certo che vuole vendicarsi soprattutto di me e che farebbe di tutto per farmi impazzire..."  stringo i denti per un pizzicotto.     "E se non fosse solo un sogno, se fosse a controllarlo? Se volesse comunicare con me tramite i sogni che lei può manovrare?"     finalmente smette di toccarmi, ma quella polvere mi sta facendo venire da vomitare! Poi, non vedendo dove la butta, mi arriva anche in faccia   "Sì, è plausibile. Certo che quella ragazza è furba. Sfrutta i sogni perché in quel momento la tua resistenza al suo potere è più debole, quindi può facilmente manovrarli. Hai fatto altri sogni strani?"   penso a me che cado dal balcone, per poi  ritrovarmi morta a terra...   "Sì. Più che strani direi terrificanti"   ho la pelle d'oca pensando che quella vipera è riuscita ad entrare nella mia mente. Questo spiegherebbe perché sono così agitata nel sonno. Geta annuisce continuando a gettare quella polvere. Non la sopporto più!     "La prego, può smetterla? Con quella polvere, intendo."    "Non posso, mi spiace. Vedi, questi sono frammenti di una pianta particolare e abbastanza maleodorante scoperta da me, la Verdiana. L'ho chiamata così per il suo colorito verdastro che assume a contatto con l'acqua. Se ben schiacciata e messa in acqua diventa un ottimo rigeneratore, riesce a ricostruire i tessuti danneggiati sia all'interno che all'esterno del corpo. E tu cara... ne avevi parecchi."    mi pizzica la coscia.   "E i pizzicotti? " chiedo irritata.      "Il tuo corpo in fase di guarigione rischia di perdere sensibilità, di addormentarsi. Devo tenerlo sveglio... allora, sei pronta?"    "Pronta per cosa?!"   questa signora inizia seriamente a spaventarmi.   "Per il tuo allenamento"   "Ma non posso muovermi!"   "Serve la mente, non il corpo"  mi poggia una mano in testa, mentre con l'altra stringe la mia mano.    "Che sta facendo?"    mi fa malissimo la  testa. Sta cercando di entrare nella mia mente!   "Ma che fa?!"   sembra essersi addormentata con gli occhi aperti, con le sue mani a stringermi la testa e la mano.   Non opporre resistenza, il tuo obbiettivo consiste nel liberarti di me  . Fammi entrare... poi buttami fuori.  Ma questa è impazzita!    "Ma tu sei molto più potente di me!"  inutile  darle del lei a questo punto... la testa sta per esplodermi! Devi superarmi   la sua mano inizia a spingere la mia testa giù.    "Aspetta!"   troppo tardi, sono immersa e non riesco a risalire.   Fammi entrare nella tua mente!     dato che non so che altra scelta ho, decido di non opporre resistenza.   Non cerca di controllarmi, ma sento... non so... è come se io e lei fossimo la stessa persona , vedo ciò che vede lei in contemporanea a quel che vedo io, come quando sono io ad entrare nelle menti di qualcun altro. Una differenza c'è , però: mi sento debole, mi gira tutto.    Ti ricordo che sei sott'acqua... e che non respiri.   Non vorrà mica farmi annegare?!     Se non ti liberi di me , sì..    ok... via al panico! Nessuno era mai riuscito ad entrare nella mia mente, non l'ho mai permesso , e mi rendo conto che buttare fuori un parassito dalla tua mente è più difficile che impedirgli di  entrare.    Sento mancarmi il fiato... è come se mi trovassi nell'oceano, ma so che è lei a farmelo credere. Questo posto è stupendo, quasi quasi... no! Devo farla uscire dalla mia mente! Mi dimeno per il mal di testa, come se il dolore in tutto il resto del corpo non fosse abbastanza!   Devo prima trovarla per buttarla fuori. La sento ma non so dove sia... io sono in acqua, lei vuole che io sia in acqua quindi , immagino che punta alle mie paure. Penso alla paura, all'acqua, alla prima prova dell'iniziazione e a quando da piccola stavo quasi per morire annegata... La vedo!  Sento i battiti del mio cuore, cerca aria... la cerco anch'io.  Concentrati! Stai per annegare!   Non mi aiuti per niente!  Dai Cassiopea, devi portare la resistenza che avevi all'esterno dentro la tua mente. Non respiro, ho urgentemente bisogno d'aria!   Se Lena fosse qui avrebbe riso di me, si sarebbe vantata della sua superiorità... non posso permetterle più che entra nella mia mente.       La testa non gira più, Geta è davanti a me .   "Allora? Non sei ancora fuori"   la sua faccia cambia, diventa più giovane, i suoi capelli biondi... diventa Lena .     "Ti piace l'acqua, Cassiopea?"    "No per niente!"   creo una palla di fuoco enorme per poi scagliargliela contro...

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