Unione di elementi 2
Revenge from the pastSono sdraiata sulla neve gelida, incapace di muovermi per la stanchezza, o forse perchè mi sto letteralmente congelando. Non sono ferita, ne provo dolore. Sono solo stanca. Non so perchè sono qui... non so dove sono, in realtà e anche se volessi capirci qualcosa, la nebbia non me lo permette. Una strana forza gelida , forse il vento, mi solleva e mi tiene in piedi. Io qui ci sono già stata... "Cassiopea? Cassiopea riesci a sentirmi?" è un suono confuso quasi fastidioso a dire il vero, che mi fa girare la testa. Me la stringo tra le mani, come se potessi migliorare così il mio equilibrio. "Cassiopea non ho molto tempo e nemmeno tu, ti prego di dire qualcosa se mi senti." Con mia sorpresa, non parlo con la bocca , ma mentalmente e quasi involontariamente. "Chi sei?" Anche sforzandomi di cercare di riconiscere la voce, questa sembra quasi innaturale. "Sono Alexander ,Cassiopea . Ti prego di concentrarti su quello che sto per dirti." "Ma dove sono?" "Non ha importanza adesso. Ascoltami bene, è a partire da adesso che tutto diventa difficile, è adesso che si soffre davvero." "Non capisco..." il vento si fa sempre più freddo , non sento più le dita. La mia confusione non fa altro che aumentare. "Cassiopea, ti prego cerca di concentrarti! Sto sprecando un minuto del mio animus per parlare con te. La vera vendetta di Lena comincerà da adesso e pian piano arriverà anche a te" comincio a camminare, non so esattamente perché , ma sento che devo proseguire nonostante il vento incessante. "Perchè allora non mi uccide adesso e basta? Mi tiene in pugno, no?" Quasi cado per un colpo di vento. " Perchè ..." ho delle insopportabili fitte alla testa. È come se qualcosa mi stesse impedendo di comunicare con Alexander. "Alexander? " "Cassiopea non ho più tempo. Kiro è pronto, Argo più potente che mai... non dividete il gruppo. Mi raccomando, rimamete uniti." "Ma perché cosa...Alexander? Alexander mi senti?" Non lo sento più. Kiro è pronto, ha detto... ma per cosa? Inciampo sulla neve e con la mano colpisco un pezzo di ghiaccio. Quando a terra lo guardo meglio mi rendo conto che è una specie di statuetta... quella statuetta a forma di uccello che aveva fatto Aron. Mi alzo togliendomi la neve di dosso. Perché sono qui? Non so a cos'altro pensare se non al fatto che quel guerriero, Aron, aveva la particolarità di poter controllare quattro elementi. Ma perchè dovrebbe interessarmi? Un piacevole calore m'invade, e non appena afferro la statuetta tutto il paesaggio intorno a me cambia. Gli alberi si allargano fino a formare pareti, la nebbia si dissolve formando delle armi apese ai muri, tutto diventa più chiaro... sono alla palestra del palazzo. Con nostalgia tocco le sue pareti, pensaado ai bei tempi in cuincon i ragazzi non facevamo altro che allenarci e prenderci in giro, scommettendo su chi era il migliore, organizzando serate insieme... ritorneremo mai a quei momenti? La porta si spalanca imorovvisamente ed entrano un uomo ed un ragazzino all'incirca sedicenne. "Padre non sono sicuro che sia una buona idea. E se...?" "Basta frignare, figliolo. Hai un enorme potenziale, inutile nasconderlo. Devi solo imparare a tirarlo fuori e, soprattutto, a controllarlo." Evidentemente non possono vedermi. Il ragazzo sta fermo, con lo sguardo basso ad osservarsi le mani. "Che stai aspettando?! Forza!" Non sembra un buon padre ... il ragazzo non vuole fare ciò che il padre desidera fin quando quest'ultimo non gli urla contro. "Andiamo, Aron! Mostrarmi che in te c'è almeno u n po' di spirito guerriero! Dimostra di essere mio figlio!" Aron... lui è Aron! Ma perché questo mi tormenta?! Furioso per le parole del padre comincia uno spettacolo che mi lascia a bocca aperta nonostante lo abbia già visto: il potere dell'acqua , del fuoco , della terra e del vento scaturiscomo dalle sue mani come stassero ballando, formando un arcobaleno di colori. "Finalmente... adesso passa agli altri." Lo incita il padre, ma lui esita. "Ma... ma io non..." "Obbedisci!" "Altri?" Sussurro io confusa. Chiude le mani in pugni e quando mi riapre mi crolla il mondo addosso: da una mano esce una scia di celeste che si propaga per tutta la staza, dall'altra una gialla. Possiede anche il potere stellare e celestiale... ma come diavolo è possibile?! "Lo sapevo! Vedi che ci riesci?! " "No padre... io .... non posso, non..." le scie cominciano a muoversi incontrollate distruggendo tutte le decorazioni appese alle pareti. Vorrei continuare a vedere che succede, ma il pavimento si distrugge improvvisamente, la bufera gelida ritorna e mi fa precipitare verso non so dove mentre dei ruggiti rimbombano nell'aria...
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Unione di elementi 2-vendetta dal passato-
FantasySono passati circa tre anni dall' ultima battaglia contro §, un tempo abbastanza lungo per far sì che i nostri amici siano diventati più uniti, più forti ma sopratutto pronti per essere veri Daimio. A causa di dure prove per la riuscita di questo...