Unione di elementi 2
Revenge from the pastMi ritrovo confusa, senza aria nei polmoni e con un incredibile senso di panico che non mi fa ragionare. Apro gli occhi, li richiudo per il fastidio: sono in acqua. Rinunciando alla possibilità di poter toccare, mi spingo verso la superficie prima di annegare definitivamente e non appena riesco ad uscire la testa, quasi affondo di nuovo per la stanchezza. L'acqua gelida quasi m'impedisce di muovermi, i denti battono per il freddo.
Anche gli altri emergono.Chiara è sorretta da Sem, Aurora -cosa incredibile- riesce a galleggiare nonostante la ferita e i poveri Zeus e Flash escono senza pensarci due volte, anche se qui dentro non è proprio molto spazioso: ci troviamo in uno stagno sotterraneo, dentro una grotta. Pixel si regge alla mia spalla tremante e terrorizzato. Non gli piace l'acqua? Bene, almeno lui mi compatisce."Che... che facciamo?" Chiede Lisa tremante per il freddo. "Sicuramente ci aspettano fuori. Guardate: c'è solo un corridoio ed in fondo si può notare una lieve luce. Mi sa che è l'unica uscita." Fa notare Aurora sussurrando. "Quindi mi .. mi state dicendo che dopo tutto quello che abbiamo passato dovremmo... dovremmo consegnarci?" Dice Sem quasi sisgustati. L'acqua è davvero gelida accidenti ed anche provando a riscaldare l'acqua non ci riesco. Stranamente i miei poteri ancora non funzionano, ma forse è solo l'acqua che mi fa deconcentrare. "No... non possiamo consegnarci." Dice Nyco per poi immergersi di nuovo con una strana determinazione. Io mi metto in posizione da morto prima di morire sul serio. Sono esausta, non ho nemmeno il fiato per parlare. Nyco riemerge ordinando ad Adua di creare una piccola fonte di luce per poi innergersi nuovamente e portarla con se. "Dite che è impazzito?" Chiede Adua stanca. Nyco riemerge, quasi saltando fuori dall'acqua. "C'è...!" Si rende conto del fatto che stia urlando, così comincia a sussurrare. "C'è una fessura infondo. Bisogna solo allargarla e usciremo." Dei sorrisi increduli nascono suo nostri volti. Nyco si dirige da Aurora per guarirle la gamba, poi passa ad Evan. Sta per pensare anche a Sem ,ma lui glielo impedisce. "Amico risparmia le energie. Un naso spaccato non mi ferma." Non lo dice con l'ironia che avrei voluto sentire. Quell'incontro ravvicinato con il minitauro gli ha fatto tornare in mente suo padre. Aver rivisto suo padre intento ad ucciderlo , con quello sguardo maligno... deve essere orribile. Insomma sei consapevole di non potere mai più rivedere tuo padre, di non poter più averlo accanto a te nei momenti più difficili, eppure puoi vederlo mentre ha intenzione di ucciderti per colpa di quei mostri. Ora mi chiedo, cosa ha fatto Sem per meritarselo? Cosa ha fatto Russel? E Zaira -madre di Sem-? La verità è che stanno soffrendo persone che non se lo meritano. Mi sveglio dal mio stato di riflessione per un presentimento che mi fa venire una vampata di calore. Dura solo un secondo, ma sentire caldo nell'acqua gelida non è normale. Mi volto verso il corridoio: stanno arrivando. Ritorno a guardare i ragazzi. "Pea?" Capiscono dal mio sguardo spaventato e dai rumori provenienti dal fondo del corridoio che tra poco non avremo più speranza di scappare. "D'accrdo stiamo calmi. Io allargo il varco." Nyco sta per immegersi. "Vuoi una mano?" Gli chiede Evan. "Ce la faccio da solo." Risponde in maniera controsa per poi inmergersi. Evan sembra confuso, ma ritorna in se quando Coral comincia ad agitarsi, senza più concentrarsi sul galleggiare. "No ,no Coral calma.." sta per urlare ma Evan le tappa la bocca. "Ascoltami : se urli ci trovano e ci riportano in gabbia." Lei inizia a calmarsi. "Posso togliere la mano, Coral?" Le chiede , lei annuisce. "Io... io non posso vedere." Dice poi pianissimo. So cosa intende e prima che qualcuno possa chiederlo spiego. "Lena vede con i suoi occhi. Bisogna bendarla." Lo dico con amarezza. Siamo arrivati a questo punto? Dobbiamo bendare una sedicenne alla quale hanno rovinato la vita? Che schifo... questa vita fa schifo e adesso sono più che sicura che la giustizia non esista. Evan si strappa una bella parte della maglietta per poi bendarla. L'intera grotta trema di colpo , accompagnata dall'illuminarsi dell'acqua di un colore celeste. Nyco ce l'avrà fatta? Che domande... riemerge con il fiatone.
"L'ho allargato più che potevo, ma non riusciremo a passare tutti..." rivolge uno sguardo a Flash e Zeus. "Non dirai sul serio, vero?" Chiedo voltandomi verso Flash e Zeus. Dopo tutto quello che hanno fatto per noi non possiamo lasciarli qui , nelle mani dei nemici che possono benissimo ucciderli...
Incontro lo sguardo triste di Flash. Non ha paura, lo so, ma gli dispiace. "Non puoi allargare un altro po' la voragine?" Chiedo quasi supplicante. " Rischia di crollare l'intera grotta se lo faccio. Mi dispiace." "Ma... non possiamo..." dei passi pesanti si fanno strada lungo il corridoio. Stanno arrivando. La paura si diffonde tra di noi, provocando ancora più brividi lungo la schiena. "Cassiopea non c'è tempo..." non riesco a lasciarli qui. Flash mi lecca tutta la faccia e , per la prima volta, non provo alcun disgusto. Asciuga le mie lacrime silenziose e, che ci crediate o no, mi sorride. "Flash..." promettimi che libererete Rych. Mi dice col pensiero ed io non posso fare a meno di stringerlo a me. "Promesso. Ti prego perdonaci." Detto questo cu stacchiamo dall'abbraccio e lui assume uno sguardo a dir poco assassino. "Forza Pea andiamo!" Non riesco a muovermi. Sto per perdere anche Flash consapevolmente... non riesco a sopportarlo. "Pea!" Flash ruggisce di colpo ,per poi correre insieme a Zeus verso la fine del corridoio. "Cassiopea dannazione non abbiamo più tempo!" Stringo i denti furiosa con il destino. "Pea ascoltami." Nyco prende il mio viso tra le mani, io stringo gli occhi per non piangere, per non urlare. "Cassiopea guardami" apro gli occhi rendendomi conto di averli pieni di lacrime. Scendono piano, Nyco me le asciuga con i suoi pollici. "Se ci salviamo avranno ancora una speranza, ma se restiamo qui non l'avrà nessuno. Sei pronta?" Annuisco anche se vorrei annegare qui. Prendo fiato assieme a lui,guardandolo dritto negli occhi,per concentrarmi solo su di essi, per evitare di pensare che ho perso un altro membro della famiglia...
Faccio un respiro profondo per evitare di scoppiare. "Pixel sei pronto? Riesci a trattenere il fiato?" Lui annuisce insicuro. Chiara dovrà sforzarsi per cercare di non annegare. "Immergiamoci prima che ci si congelino i muscoli e che quelli respingano Flash e Zeus." Dai rumori che sento direi che lo faranno presto. Senza perdere altro tempo c'immergiamo tutti insieme. Tenere gli occhi aperti è una gran fatica, anche perché l'acqua non è tra le più pulite. Comunque dobbiamo resistere al fastidio se non vogliamo andare a sbattere da qualche parte, anche se, nel mio caso, ho la fortuna di essere trascinata direttamente da Nyco. Il passaggio è più profondo di quanto pensassi e non è poi nemmeno tanto largo: ad uno ad uno cu sforziamo di passare, Chiara e Coral per prime, Nyco ed Aurora per ultimi. Il passaggio si rivela anche lungo e scomodo, poiché è pieno zeppo di alghe che s'impigliano ai piedi,non permettendoti di nuotare come vorresti. I miei polmoni iniziano a desiderare disperatamente aria, bruciano e sento che è questione di sscondi prima che apri la bocca. Non appena oltrepassato il passaggio, nuoto verso la superficie, superficie che sembra fin troppo lontana per i miei poveri polmoni, e non appena riesco a far emergere la testa , prendo quanta più aria possibile, per poi sdraiarmi esausta sulla riva rocciosa, dura, scomoda, ma chi se ne frega? Il mio unico desiderio in questo momento è l'ossigeno. Pixel è mezzo morto, sdraiato accanto a me. Sputa un bel po' d'acqua come fosse una fontanella. Chiara e Coral stanno bene e ben presto ci raggiungono anche gli altri. Quando anche Nyco è fuori ricordo con tristezza che il gruppo non è al completo, ed un incredibile senso di debolezza m'invade.Mi metto seduta con le ginocchia al petto, cercando di trattenere le lacrime. Flash...il mio Flash. "Cassiopea mi dispiace,ma non potevamo portarli con noi. E poi ragiona: un'aquila ed un felino in acqua? Non ce l'avrebbero mai fatta." Nyco cerca di consolarmi, ma con il lato da ragazzo arrogante non da altro che farmi innervosire. "Sempre meglio farlo morire nel tentativi di salvarli piuttosto che in mano a quell'assassina." Sbotto fredda, consapevole del fatto che lui non voleva davvero dirmi quelle cose. "Cassiopea dispiace a tutti noi." Commenta Aurora sedendosi accanto a me. Anche lei ha gli occhi lucidi: era l'unico ricordo di Rych che le era rimasto e adesso è scomparso anche quello. Zeus... be' non lo conoscevo -so che suona strano detto riguardo ad un animalr- ma ci ha aiutati, nonostante fosse uno degli scagnozzi d'onore. "Come facciamo ad uscire da qui?" Adua si alza per controllare se ci sia qualche pista da seguire e ,in effetti, la trova. "Ragazzi c'è un tunnel qui in basso. È l'entrata per un piccolo ruscello sotterraneo, ma è abbastanza stretto." "Fantastico..." commenta Nyco infastidito. Sto per alzarmi di malavoglia, quando Pixel comincia ad emettere quell'odioso suono. Gli tappo subito la bocca, ma mi rendo conto che aveva tutti i buoni motivi per urlare. "Ragazzi hanno raggiunto la pozza." Sussurro cercando di mantenere la calma e alzandomi lentamente, cercando di fare meno rumore possibile. "Che facciamo?" Chiede Adua nel panico. "Ho un' idea... presto, tutti nel tunnel." Evan ci spinge letteralmente verso il tunnel ed entrarci non è per niente un gioco da ragazzi. Mi siedo per terra, di modo da far entrare prima le gambe, per poi sdraiarmi per entrare completamente. Il tunnel è più stretto di quanto pensassi e Nyco non si troverà affatto bene. Non appena siamo entrati tutti, Evan si trattiene ancora lì. "Che stai facendo?" Chiede Adua preoccupata. "Sta tranquilla, so quel che faccio. Tu crea una barriera che copra quest'apertura" "Ma ti prenderanno così!" "Non mi prenderanno, tu fai quel che ti dico." Evan sembra abbastanza sicuro di sé. Adua decide di obbedire, nonostante la sua enorme insicurezza. "Aspettatemi qui" detto questo Adua crea la barriera. L'acqua è ancora più fredda di quella di prima ed inizio ad essere stufa di questi vestiti zuppi...
Improvvisamente, un incredibile luce proviene dalla grotta , seguita da rumori simili a scosse elettretiche. Non riusciamo a tenere gli occhi aperti per la forte luce , non so nemmeno se Adua sta riuscendo a mantenere la barriera intatta. Forse comincio a capirci qualcosa... La luce cessa ed una densa nuvola di fumi esce dalla cavità. Già che qui è stretto, ci mancavano solo il fumo e la puzza di bruciato che quasi ci fanno morire assiderati. Adua non toglie ancora la barriera. "Evan?" Chiede con un lieve cenno di preoccupazione, ma non riceve alcuna risposta. "Evan ci sei?" Stavolta è seriamente spaventata ed anche Coral comincia ad agitarsi. "Ce l'ho fatta! " la faccia di Evan sbuca improvvisamente dalla fessura ed Adua sobbalza dallo spavento, sbattendo anche la testa nel soffitto. Non posso darle torto: Evan ha i capelli tutti all'aria, la faccia sporca per il troppo fumo. Sembra uno scienziato pazzo. " Mi hai fatto quasi venire un infarto! Per non parlare della mia testa!" "Mi dispiace, ma stavolta non puoi picchiarmi se non vuoi morire folgorata come è successo a quelli laggiù..." un piccola saetta sale dai suoi capelli. Se s'immerge siamo fritti. "Lo ammetto, è stata un'idea grandiosa. Adesso possiamo anche..." l'intera grotta trema ed un rumore assordante rimbomba da tutte le parti. Adua guarda Evan ffuriosa. "Hai appena fatto crollare l'uscita più veloce! Bravo!" "Cerca di calmarti. Guarda che ho fermato quelli lì e se non l'avessi fatto saremmo tutti immanettati. E poi non credo che sia questa l'unica uscita. Potresti almeno dirmi grazie." Ecco che Nyco esplode. "Vi prego i ringraziamenti dopo! Non si respira qui dentro dannazione! Sentite io vado avanti, per controllare se c'è una via d'uscita, voi aspettate qui, il tempo che Evan si... ecco... scarichi." Comincia ad avviarsi.Fin'ora abbiamo sussurrato ed ecco che lui urla... ovvio che non posso lasciarlo solo. Non lo dico nemmeno agli altri, lo capiscono con uno sguardo, e lo inseguo. I suoi movimenti sono veloci e agitati, non riesce a stare chiuso qui un minuto di più. "Nyco aspetta." Si ferma solo alcuni secondi, per poi proseguire. "Se sto fermo rischio di avere un attacco d'asma" mi spiega come se avesse percepito la mia tensione, eppure quel suo toni nervoso mi fa intendere la sua affermazione come un'offesa. "D'accordo. Ma... ecco, non noti nulla di strano in te?" Chiedo. Come risposta lui sbuffa e , per evitare che reagisca violentemente, cerco di prenderla con più calma. "No , ascolta. So che è difficile ma devi farti aiutare, ok?" " Non da te. Non voglio che ti impicci." Mi blocco con un senso di vuoto nello stomaco. Mi viene da gridare , sul serio. Cosa ho fatto per meritarmi un teattamento del genere? Cosa ha fatto lui per diventare... questo? No. Io rivoglio il mio Nyco.
Continuo a camminare a testa bassa, trattenendo la furia, la tristezza. L'acqua si fa sempre più bassa e credo proprio che siamo vicini ad un'uscita. "Vedi qualcosa?" Chiedo cercandl di dimenticare i cinque minuti precedenti. - e ovviamente non ci riesco.- "No, ma sento dei rumori quindi direi che siamo vicini." Io non sento nulla, ma non ci faccio tanto caso. "Comunque... Mi dispiace per Flash." Dice lui poi cogliendomi alla sprovvista. Già... Flash. Mi fermo un attimo, cerco di rimanere emotivamente stabile. L'unica cosa che mi permette di non piangere è fatto che devo essere forte se voglio davvero mantenere la promessa che gli ho fatto. "Pea sul serio, non volevo che accadesse." Lo supero nervosa. Prima mi aggredisce e poi cerca di consolarmi? "Non voglio parlarne." Stavolta sono io l'anipatica.Proseguo nervosa quando mi rendo conto che il soffitto è ancora più basso. "Grandioso..." commenta Nyco. "Tu aspetta qui, controllo io se c'è un uscita." Per andare avanti sono costretta a nuotare tenendo a stento il mento fuori dall'acqua. Proseguo ed ecco che la sensazione di pericolo su Aurora e Coral ritorna. So che non riguarda questo momento, eppure la paura comincia ad impossessarsi di me.... che può succedere ancora? Le fitte allo stomaco aumentano ed inizio seriamente a non sopportare il mio continuo stato di dolore. Non ho più terreno sorto i piedi, così finisco per essere completamente immersa. Riemergo confusa, togliendomi i capelli attaccati alla faccia. "Cassiopea tutto ok?!" Mi urla Nyco. Quasi mi da fastidio il suo sbalzo di personalità... " Il livello dell'acqua sale!" "Stiamo arrivando!" Mentre gli altri avanzano verso di me, io proseguo da sola perché -sembrerà strano- almeno in questo momento di pace, ho il tempo di riflettere su tante cose che, purtroppo, mi hanno colpita tutte insieme. All'inizio avevamo le idee chiare, distruggere i pannelli per indebolire Lena, cercare l'appoggio dei popoli sulla Terra e contrattaccare, ma adesso... ci limitiamo solo a sopravvivere. Non si può nemmeno definire vivere. Ragioniamo un attimo: siamo ad Omega, esposti più che mai al pericolo, senza armi, senza vestiti, senza cibo e dovremmo attaccare? Non vorrei essere pessimista, ma ,a questo punto, non c'è alternativa. Il livello dell'acqua si abbassa nuovamente, fin quando finalmente, sono fuori dall'acqua e vengo raggiunta dagli altri. "Finalmente si respira.." commenta Nyco . Qui è buio pesto... "Adua potresti illuminare..." neanche il tempo di finire la frase, il terreno ghiacciato ci fa scivolare e percorrere un vero e proprio scivolo di ghiaccio che sembra durare un eternità. Smetto perfino di gridare.
Atterro violentemente sulla neve gelida, che brucia e graffia la mia pelle. Passare per quel vortice mi ha scombussolato lo stomaco, ma lo scivolo è stato davvero odioso. Ci ritroviamo proprio all'uscita di una grotta di cui nessuno credo sapesse l'esistenza, situata su una montagna rocciosa abbastanza alta è difficile da raggiungere e che s'innalza sopra la foresta che circonda la città. Sollevo lo sguardo ed un senso di inquietudine, di nostalgia mi pervade, facendomi venire voglia di urlare, di piangere : siamo ad Omega. Mi alzo pian piano, osservando il palazzo in lontananza, senza uno straccio di vitalità, contornato da fumo, fiamme e grida provenienti dalla città. Osservo i campi che ricordavo ben curati nonostante l'inverno, nonostante gli alberi spogli, campi che adesso sono ridotti in genere, trasformati in discariche,in cimiteri di bestiame. Ecco cosa rimane della nostra casa: distruzione, desolazione. Vengo affiancata da tutto il gruppo, ancora senza parole per come la nostra casa si sia ridotta in così poco tempo. "Questa è... insomma è questa casa vostra?" Chiede Lisa. " No... casa nostra era cento volte più bella di così. Era rigogliosa, piena di vita." Commenta Adua nostalgica. Prima che la tristezza s'impossessi totalmente di me , ricordo che siamo caduti dritti un una trappola e che la situazione potrebbe degenerare da un momento all'altro. "Entriamo tutti nella grotta" ordino e nessuno si oppone. Cammino avanti e indietro, pensando a come sfuggire ad una possibile imboscata di Lena. "Pensiamo ad un modo per sfuggire agli agguati di Lena.Dunque ragioniamo un attimo: è vero siamo caduti dritti in una trappola ma possiamo ancora farcela. Dobbiamo solo essere furbi." Cerco di tirare tutti su col morale, ma ci credo davvero a quel che ho detto. Lena non può prevedere ogni nostra mossa, e poi io ho il suo stesso potere e posso... anzi, devo fermarla. Aurora è visibilmente dispiaciuta. "Aurora aiutami e non pensare a niente, Lena ti ha tesinuna trappola , pazienza... è stata furba ma non dobbiamo scoraggiarci. Su ragioniamo: dunque siamo su un'altura difficile da raggiungere, quindi è probabile che loro ci aspettano giù..." "Ma anche che il cielo sia pieno zeppo d'inferni. Non dimentichiamoci che adesso siamo nel territorio di Lena e che lei non avrà più difficoltà nel mandarci tutti i nemici che vuole. " precisa lei demoralizzandoci in maniera incredibile. Nel frattempo Chiara si limita a riprendere fiato e recuperare l'energie. Non parla nemmeno e mi meraviglia il fatto che non sia svenuta. "Allora? Non ti viene in mente alcun piano dei tuoi Aurora?" Chiede Evan. "No ... ho bisogno di tempo." "Non ne abbiamo." Commenta Nyco posizionandosi davanti alla grotta. Di nuovo l'atteggiamento antipatico... tra poco arriverà la voglia irrefrenabile di distruggere.
"Potresti evitare di essere così pessimista? Sappiamo di essere in una situazione del cavolo e non c'è motivo di mettere il dito nella piaga." Commenta Adua nervosa. No... perché lo ha fatto? "Non sto mettendo il dito nella piaga, dico solo la verità e anziché criticarmi perché non pensi ad un modo per chiudere quella boccaccia?" Adua diventa rossa per la rabbia, con i pugni stretti e le braccia lungo i fianchi. "Rimangiati quello che hai detto.." dice lei a denti stretti cercando di trattenere la rabbia, forse anche perché ha visto la mia espressione supplichevole e si è ricordata che suo fratello non sta affatto bene. "Altrimenti?" La stuzzica Nyco con fare divertito. No... quello non è Nyco. Giusto? Lui odia far infuriare sua sorella. "Altrimenti ti...!" Ha già sollevato il pigno, ma Evan la ferma. Sbuffa per poi dare le spalle a Nyco prima d'impazzite di nuovo. "Sei fortunato di essere ridotto in quello stato. Sai cosa ti avrei fatto, o meglio lo sapeva il vecchio Nyco..." l'ultima frase la sussurra appena, eppure posso giurare che Nyco l'abbia sentita eccome, tanto che cala lo sguardo confuso. Un senso di inutilità m'invade e mi fa deprimere. Insomma, che posso fare per riavere il vecchio Nyco? Non solo non si come rispondere ma non ho nemmeno il tempo di cercare una risposta con tutto quello che ci sta succedendo. L'unica consolazione che ho è che Nyco sia un guaritore e quindi ha una maggiore resistenza al controllo, ma per il resto posso direttamente buttarmi in una fossa. Non so come proteggerlo. "D'accordo, ragazzi calmiamoci prima che..." Un rumore improvviso ci fa stare all'erta.
"Cos'è?" Chiede Aurora preoccupata. Il rumore è simile ad un ronzio... un forte ronzio. Nyco guarda a destra e a sinistra per poi uscire dalla grotta, senza paura e con i pugni già stretti. "Nyco che stai facendo?" Chiedo io sussurrando. "Li sento ...sono vicini" li sente? Guardo gli altri :nessuno di noi sente un bel niente , perfino io non percepisco alcun pericolo. Pixel sente, invece : è immobile e guarda l'uscita della grotta a bocca aperta. Gli tocco la spallina, ma lui rimane immobile . Sem ed Evan seguono Nyco, noi ragazze guardiamo dall'interno della grotta. " Nyco... in che senso li senti?" Chiedo lievemente spaventata per come si comporta Pixel. "Cosa senti, poi?Insomma, qui siamo ad Omega...non è che ci ritroviamo dei vampiri addosso , vero?" Chiede Lisa. "Ei, saremo pure in un altro pianeta, ma di vampiri non ne ho mai visti" commenta Adua cercando di essere ironica. "Infatti non sono vampiri. " dice Nyco sicuro di sé ed abbastanza tranquillo. "E che sono?" Noto solo adesso che Pixel si aia svegliati e che sia abbastanza felice. Comincia a saltare di gioia e ad emettere luce. È la prima volta che lo fa e devo ammettere che una delle sue qualità più belle. "Che succede piccolo?" Chiedo io e non posso fare a meno di ridere per le sue giravolte che lo fanno arrivare perpetuamente a terra . Nyco rientra nella grotta con tranquillità per poi sedersi. "Pixel rivedrà i suoi simili" commenta distaccato , e prima che possiamo capire cosa voglia dire , tantissimi Pixel entrano nella grotta volando. Emettono tutti una luce propria,creando uno spettacolo mozzafiato con i riflessi prodotti dal ghiaccio. Non ho mai visto la vera aurora boreale, ma credo che questo la compensa alla grande. "Ma sono... bellissimi" commenta Lisa senza parole. Pixel si solleva in volo, intento a raggiungerli, ma gli esserini si mostrano spaventati ed indietreggiano tutti in una volta, sbattendo uno contro l'altro. "Che hanno Pixel?" Lui scrolla le spalle per poi chiedere e -dato che Chiara è mezza svenuta- comunica con me telepaticamente. "Pea che dicono?" Chiede curiosa Adua. "Percepiscono pericolo, per questo sono spaventati. Inoltre abbiamo invaso la loro casa e distrutto un'entrata per essa. Penso si tratti della voragine che Evan ha fatto crollare." Spiego io non potendo fare a meno di notare che Pixel è più piccolo rispetto a tutti loro, oltre che ha gli occhi più grandi. Per quella che è l'età di questo gruppo di esserini -per non dire stormo- Pixel può essere considerato davvero un bambino, o forse ha una conformazione corporea diversa. Uno dei pixel di un colore fucsia acceso si avvicina al mio un modo arrabbiato e comincia a sbraitare, non sembra però avercela con Pixel. Eppure lui si mostra dispiaciuto, tanto che le sue piccole antenne si abbassano e lui scende a terra smettendo di volare. "Che ti prende, piccolo?" Quando mi mostra quei suoi occhioni dolcissimi non riesco a credere che delle lacrime luminose bagnino il terreno, solidificandosi immediatamente formando delle piccole palline che cessano di illuminarsi solo dopo alcuni secondi. "Ma... sta piangendo? Insomma, davvero i pixel sanno piangere?" Chiede Adua senza mostrare nemmeno un minimo di sensibilità, tanto che il pixel fucsia le fa dei versacci. "Basta piangere, mi vuoi spiegare che succede?" Ascolto con attenzione e al suo posto avrei pianto anch'io. "Allora?" "Dice che Lena ha distrutto ogni colonia di pixel che ha trovato, compresa la sua. Questi qui con noi sono gli ultimi Pixel rimasti ad Omega e percepiscono in noi la stessa potenza di Lena. Per questo hanno paura." Stringo Pixel a me e lo rassicuro, dicendogli che almeno ha noi. Lui si riprende quasi subito, spiegando poi ai suoi piccoli amici che noi non siamo malvagi. Fortunatamente si convincono, e non solo: abbiamo una cena a base di bacche tutta per noi.
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Unione di elementi 2-vendetta dal passato-
FantasySono passati circa tre anni dall' ultima battaglia contro §, un tempo abbastanza lungo per far sì che i nostri amici siano diventati più uniti, più forti ma sopratutto pronti per essere veri Daimio. A causa di dure prove per la riuscita di questo...