Capitolo 47

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Unione di elementi 2

Revenge from the past

Mi dimeno come una matta, cercando in ogni modo di liberarmi dalla presa di Efesto. Mi sgolo, per la rabbia, per la frustrazione, fin quando tutto si trasforma in pura e totale disperazione. L'ho lasciato solo... l'ho lasciato solo a combattere il suo nuovo essere. Come ho potuto? Come posso aver fatto una cosa del genere? Adua si lamenta, ma non si dimena. "Basta Cassiopea! Devi calmarti!" Efesto mi urla sulle orecchie, ma non mi blocco per il suo richiamo. Mi blocco per la rabbia, per cercare di placarla. Eh no. Io non lo lascio solo. Non me può fregare niente del richiamo di Efesto. Non me ne frega niente di nessuno. "Lisa accosta." Dico secca. "Ma..." "Ho detto accosta!" frena una cinquantina di metri più avanti. Abbiamo percorso un bel po' di strada in mezzo alla vegetazione, certo la macchina non si può considerare un fuoristrada, ma si può dire che è ancora intatta. Scendo dall'auto furiosa, sbattendo lo sportello e quasi chiudendo le dita ad Efesto che cerca di seguirmi. Ora sono io la furia, ora sono io che voglio distruggere e combattere. "Cassiopea ascoltami bene..." "Eh no, Efesto. Sei tu che devi aprire le orecchie. Io ora, immediatamente, torno da Nyco ed Evan, li aiuto ad uscire sani e salvi da quella rissa e poi ascolto tutto quello che vuoi." "Pea ha ragione, non possiamo lasciarli soli." Commenta Adua con Aurora. "Ma secondo voi, quei due sono così allocchi da non riuscire a cavarsela? Nyco ha un livello di potenza mai avuto prima." Lo dice come se ne fosse fiero, come per sfruttare questo nuova faccia di Nyco. Io lo guardo con un disgusto che non gli avevo mai mostrato. "Ma come fai a non capire che lo stato di Nyco è grave?! Non è affatto normale!" "Efesto , inutile discutere, Cassiopea ha ragione. Nyco non sta bene, ma , Pea, non vuol dire che non riesce a cavarsela. Magari sarà una passeggiata per lui." Commenta Lisa. Io rido per la situazione assurda, rido per evitare di urlare dalla rabbia. "O siete scemi, o non capite. Che accidenti ne sappiamo se gli prende un altro attacco di ... dolore? O Evan, ora che vede suo padre, siamo sicuri che riuscirà a reagire?" "Tu puoi prevederlo..." dice Lisa, toccando un tasto dolente. Cerco di stare calma, lei non sa nulla. "No, su Nyco non posso." Dico furiosa a denti stretti "Pea ha ragione. Ha pienamente ragione." Dice Sem, rivolto verso la direzione che ci siamo lasciati alle spalle. "Sem , che vuoi fare?" chiede Chiara preoccupata. Non posso non sentire i suoi pensieri. "No, non ci provare nemmeno." Dico puntandogli il dito contro. "Senti, sei incinta , Nyco è il mio migliore amico e lui non sopporta vederti combattere. Quindi vado io ad aiutarli, ok?" "Non da solo. Se vai tu, veniamo tutte." Dice Chiara. "Oh, ma voi donne siete impossibili! No! Ce la caviamo da soli." "Si certo, come no. Su ragazze andiamo." Dice Adua proseguendo, ma Sem la blocca. "Non sto scherzando. Voi rimanete qui con Efesto, chiaro?" la cosa che mi da fastidio è che Efesto sta fermo a braccia conserte. Gli rivolgo uno sguardo furioso per istigarlo ad intervenire, ma sta fermo lì, impalato come uno stocca fisso. "Ma Sem..." "Prometto che li riporto tutti e due. Sani e salvi." "E tu?" chiede Chiara. Ha paura, ha paura che Sem voglia fare del male a se stesso per la morte di suo padre, ha paura che quella di trovare Nyco ed Evan sia solo una scusa per punirsi. Anch'io ce l'ho, per questo non voglio lasciarlo solo. "Io tornerò con loro." Prosegue avanti, senza voltarsi. Io e le ragazze ci scambiamo un'occhiata confusa. "Sem aspetta!" Chiara lo chiama, tutte vogliamo raggiungerlo,ma io non riesco a muovermi, come se le gambe si fossero pietrificate di colpo. Sono senza fiato. Mi appoggio ad un albero tremante, la vista oscilla tra la realtà ed una visione confusa: vedo Lena ... vedo delle catene. "Cassiopea cosa ti prende?" Lisa si avvicina preoccupata, io non riesco a parlare. Sem preoccupato si avvicina. Vedo lui correre, correre per salvarsi da non so che... non deve farlo, deve allontanarsi da qui. Dobbiamo farlo tutti. Qualcosa mi brucia dentro, mi costringe a farlo stare lontano da me. "Sem no! Resta dove sei!". Un capogiro quasi mi fa cadere a terra, ma riesco a reggermi in piedi. Quando il fiato ritorna e i capogiri terminano li vedo... sono dappertutto... ci stanno osservando ... Comincio a guardarmi attorno, nervosa, a destra e a sinistra... li sento, sono qui pronti ad attaccare. "Pea ma cosa...?" Sem è abbastanza distante. "Sem vattene! Vattene!Andiamocene tutti!" prima che possiamo cominciare a correre, dagli alberi scendono una trentina di uomini con delle tute nere, armati di pistole, non so di che tipo. Nel giro di pochi secondi, giusto il tempo di riprenderci dallo stupore mischiato con il terrore, noi ragazze ed Efesto siamo circondate. Rivolgo una sguardo veloce a Sem , lui può ancora andarsene, può salvarsi. "Sem vattene! Trova Nyco ed Evan!" "No , io non vi lascio qui!" Un uomo si accorge di lui e , affiancato da altri quattro cammina verso di lui. "Sem vai via!" continua Chiara , mentre cinque uomini assalgono ognuno di noi. Sono costretta a costringere mentalmente Sem a correre il più veloce possibile, così tendo la mano prima che me la blocchino e comincio a controllarlo. Corri e non fermarti fin quando sarai abbastanza lontano da non farti vedere, corri e trova Nyco ed Evan. Noi possiamo cavarcela.

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