Unione di elementi 2-vendetta dal passato-

Capitolo 41

Unione di elementi 2

Revenge from the past

Fuoco. Brucio .Distruggo.

Tenebre. Cenere. Rabbia.

E' tutto quello che riesco a focalizzare durante il mio Stato di Materia. Vedo, ma non sento ... è strano. E'... insomma, è essere più svegli che mai e dormire allo stesso tempo. E' agire d'impulso in un completo momento di meditazione ... Non mi sono mai sentita così viva, così in armonia con il mio elemento. Sembrava quasi che il mio animus avesse un'anima e volesse mostrarmi che anche lui può muoversi, che anche lui può agire.

Un formicolio percorre il mio corpo dalla testa ai piedi, seguito dal colorito roseo che ritorna ad essere quello di prima, forse leggermente più pallido. Di colpo tutto ritorna: la febbre accompagnata dal suo senso di pesantezza, il dolore al braccio ancora ferito da quando siamo arrivati qui, il mal di testa come se un trapano mi perforasse il cranio, per poi aggiungere infine la debolezza che mi fa accasciare a terra. Il mio campo visivo viene invaso da fasci di luce, stelline. Mi alzo lentamente, per evitare di avere capogiri indesiderati, rendendomi conto, per mia sfortuna, di essere totalmente nuda - eccetto per il fatto di avere quel che rimane delle mie mutande bruciacchiate. Fortunatamente, non c'è nessuno, non c'è nulla eccetto il fumo degli incendi che ho provocato. Tossisco ogni tre secondi per il mio stesso fumo. Ce l'ho fatta. E' incredibile ma è così: ho sconfitto una trentina di tenebre in... quanto? Dieci minuti? Ho perso la cognizione del tempo mentre ero in quello stato. Le mani mi tremano, sono incredibilmente fredde . C'è freddo ed io sono nuda sotto il gelo. Sento il gelo nelle ossa .

Costringo le mie gambe a camminare il più velocemente possibile verso un negozio di abbigliamento che, apparentemente, non sembra aver subito troppi danni. Entro e , nonostante non ci sia nessuno che possa osservare il mio corpo malridotto , m'infilo dritta nei camerini. Mi guardo allo specchio: l'elastico che teneva legate le mie lunghe ciocche ribelli è andato bruciato, i capelli spettinati cadono pesantemente sulle spalle e, insieme al mio viso sporco come tutto il resto del corpo, mi danno un 'impressione mai provata prima. Non so ... mi fanno sembrare una ribelle, una guerriera. So che è un pensiero stupido, ma cerco in ogni modo di scordare il dolore che provo. Esco dal camerino e prendo i primi vestiti che mi capitano prima. Per l'intimo trovo nel piccolo magazzino nel retro dei costumi , orribili , ma almeno li sfrutto per una giusta causa. Ne prendo un po' anche per gli altri, compresi i ragazzi e anche qualcosa per Efesto ... ma che misura gli dovrei prendere? Mi scappa una risata... che situazione assurda! Dopo essermi messa il mio costume a pois fuxia e neri - meraviglioso ... non c'è che dire- purtroppo non trovo nulla di comodo come quello che speravo. M'infilo un paio di jeans non troppo stretti, poi una maglia petrolio ed una giacca di quelle che mi capitano a tiro. Mi preoccupo nuovamente di prendere qualcosa per gli altri andando ad occhio con le misure -tanto non credo che la proprietaria s'infurierà più di tanto.- . Purtroppo questo negozio ha una pecca: non ha un paio e dico uno di scarpe basse se non maschili... pazienza. Non so quante paia ne prendo , me ne infilo velocemente un paio io azzeccando la misura, per poi mettere tutto in delle buste ed uscire. La mia gola implora un goccio d'acqua, le mie gambe un letto.

Ora devo solo sforzarmi per rintracciare le aure dei miei amici senza farmi beccare dai miei nemici. Che ci vuole? Cerco di trovare un minimo di ironia, di divertimento in tutto questo , poi penso a Nyco e il mio dolore scompare ... non è niente rispetto a quello che stava provando lui, e se lui stava così male, come starà Rych? Cosa gli hanno fatto? Cosa gli stanno facendo adesso? Nyco dov'è? Ancora per terra, al freddo e con il sangue che gli macchia l'intera faccia? No... loro non meritano questo. Non lo merita nessuno. Cerco di sollevare le buste , ma una fitta provocata dalla ferita al braccio mi blocca. Mi chino per raccogliera e si ci mette pure la pancia ... ah, già. Dimenticavo di essere anche incinta. Pensare a questo mi mette agitazione, anche se il bambino non c'è ancora, insomma è solo animus ... giusto? Un soffio di vento gelido mi invade e mi rendo solo ora conto che i miei denti non stanno fermi, che sudo freddo. Direi chela febbre da 38 e mezzo , è passata a 40. Sento bruciore alle labbra, e quando le tocco sono secche, spaccate.