Capitolo 23

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Unione di elementi

Revenge from the past


NYCO'S  POV.


Siamo appoggiati alla parete stremati, dopo  che l'ennesimo tentativo di vincere la nostra paura e tirare fuori tutta la nostra forza è fallito. Ho visto l'immagine di Cronos morire così tante volte che lo vedo anche fuori dalla mente di Efesto.  Quando torniamo alla realtà le ferite procurate nella prova scompaiono,  ma noi le sentiamo ancora. Rych digrigna i denti per il dolore alla spalla, ed io ho perso la cognizione del tempo. Siamo qui da quattro o da cinque giorni... credo. Stiamo aspettando che Efesto si svegli. Abbiamo deciso di riposare un po' ma noi due, ovviamente, non ci riusciamo.

"Nyco..." Rych mi chiama. Che ci crediate o no, dopo quel che è successo, non ci siamo rivolti nemmeno una parola. Mi volto a guardarlo. "Questa sarà l'ultima volta. Chiaro? Cerchiamo di tirare fuori tutto quello che abbiamo dentro perché sono stufo di vedere mio fratello morire assieme ad altri!" lo sussurra , ma si nota comunque che trattiene la rabbia. Annuisco perché non ho la voglia di parlare. Segue un lungo silenzio prima che lui ritorni a parlare. "E comunque... non è stata solo colpa tua." "Che vuoi dire?" chiedo stanco. E' un approccio amichevole per poi darmi la colpa di tutto? Oppure no? "Se...se io fossi stato con voi, se io avessi controllato sempre Lena non sarebbe successo nulla del genere. Se anziché fare il doppio gioco sarei sempre rimasto dalla vostra parte forse avrei ancora un fratello." per la prima volta provo compassione per lui. Non so se ammettere che ha ragione o se continuare a persistere sul fatto che avrei dovuto esserci io al posto di Cronos. "Comuqnue io posso assicurarti che era davvero una magnifica persona, e mi dispiace che tu non ci abbia parlato nemmeno una volta." dico davvero dispiaciuto. Ecco che rivedo i suoi occhi viola... scrollo la testa per cacciare via il pensiero. "Veramente, gli ho parlato una volta..." lo guardo di scatto. "Cosa? E quando?" sembra cercare di trovare le parole. "Ecco...ricordi quando ti sei fatto massacrare per liberare Adua? " mi chiede. Il rumore delle costole frantumarsi, il sapore del sangue, la schiena ormai piena di graffi che non lasciavano intravedere nemmeno la pelle... "Sì.. lo ricordo abbastanza bene. Cronos stesso in sogno mi aveva detto che era stato lui a portarmi fuori dalla grotta ma non mi ha detto perché." "Be... perché gliel'ho chiesto io." cosa?! Il Rych che mi ha massacrato, che voleva rubarmi Cassiopea mi ha salvato la vita! "L'hai fatto perché sapevi che le nostre vite erano legate, immagino." spiegazione plausibile. "Non lo sapevo ancora, poi sei stato tu a farmelo scoprire." quall'odio immenso che provo per i suoi confronti quasi scompare. Lui mi ha salvato la vita, lui è morto insieme a me per Pea ed è resuscitato con me... non so cosa stia suscitando dentro me questa notizia, ma so che ho un grosso debito con lui. "Quindi... io mi sbagliavo nel pensare che eri dalla parte di Set." affermo un po' infastidito. "Esatto, ti sbagliavi." afferma lui soddisfatto. "E allora perché mi hai massacrato? Non ti bastava salvarmi?" "Dovevo rendere tutto credibile. Come ti ho detto facevo il doppio gioco." wow... dubitavo dell'esistenza del suo lato buono nei miei confronti ma adesso ho la totale certezza che esiste: mi ha perdonato per suo fratello e si è anche preso la colpa, è morto insieme a me , mi ha salvato la vita. "Allora è chiaro che ti devo un grosso favore." "In realtà tu mi devi la vita. Però... posso anche accettare il grosso favore." ridiamo entrambi. Di sicuro è meglio parlare con lui piuttosto che urlargli in faccia. Improvvisamente mi viene in mente a quel che mi ha detto durante l'iniziazione: Uno solo di noi sarà il migliore,e quello sarò io. Quale faccia di Rych è reale? Quella del buon cugino, o quella dell'avversario agguerrito pronto a tutto per essere il migliore? "Rych..." "Dimmi." davvero voglio rovinare questo momento. "La sfida, quella che mi hai lanciato durante l'iniziazione... è ancora valida?" ecco che vediamo Efesto svegliarsi. Ci guarda in attesa che ci mettiamo seduti nella corretta posizione per poi entrare nela sua mente. Prima si alza Rych, mi si avvicina per poi sussurrare "Sì" bene, sfida aperta. La verità? Voglio chiuderla al più presto. Mi alo anch'io e mi siedo difronte ad Efesto. "Immagino che non abbiate dormito, come degli allocchi. Vi comunico che sto perdendo la pazienza, so che voi potete fare di più e so anche che non vedete l'ora di farla finita con questa storia. Perciò tirate fuori la grinta, perché altrimenti io tirerò sempre più fuori la mia." iuppi... che bella notizia. Guardo Rych. Ho intenzione di rispettare l'accordo, voglio farcela adesso. Ci sorridiamo a vicenda, non per farci coraggio l'un l'altro, ma per mostrare rivalità. "Siamo pronti." lo diciamo insieme. Efesto ci guarda sorpreso "Vi rendete conto che di tutte le prove che abbiamo fatto non lo avete mai detto? Spero che sia vero. Cominciamo." chiudo gli occhi, solito rito, e appena li riapro ecco Cronos. Stessa espressione, stessi occhi... non provo lo stesso terrore di sempre. Gli dimostrerò che non è morto per nulla. Rych ha davanti a se Set. "Vi comunico che apporterò delle modifiche." dice Efesto. Stavolta ho io in mano la spada per ucciderlo e Set controlla la mia ombra. "Fai quello che hai sempre fatto, fai morire gli altri al posto tuo." mi dice. Nonostante tento di ritrarre il braccio, non ci riesco. Alzo la spada, pronto a colpirlo. Davvero devo farmi battere così? No, stavolta no. Proprio prima che possa toccare la testa di Cronos riesco a spostare la spada e a lanciarla in direzione di Set, colpendolo alla gamba. Non so perché, ma mi sento... potente. Non ero mai riuscito ad oppormi al suo volere. Rych riprende la spada, dopo aver distrutto -letteralmente- il suo sosia, e comincia ad attaccare Set. Mi sento strano... non ho paura, dovrei esserne felice. Ma c'è qualcosa di inquietante nel mio modo di essere e in quello di Rych. "Bravo ragazzo , così!" non sento nulla. Vedo Oran in una pozza di sangue, stessa scena di quando l'ho trovato , e le mie mani sono macchiate del suo sangue, mentre mi ritrovo in una scatola sempre più piccola. Oran morto che mi fissa con i suoi occhi spenti ed io che non respiro... non ci sono mai riuscito. Oran si sveglia improvvisamente. "Perché mi hai fatto questo?!" il mio respiro è sempre più affnnoso... non ce la faccio. Prendo a pugni la scatola, Efesto non mi permette di usare i miei poteri. "Perché?!" "Basta! Lasciami stare!" non capisco più nulla. La scatola di frantuma non appena io urlo. Non piango, vorrei ma non ci riesco. Vedo tutto rosso... che mi succede?! Sono riuscito a sprigionare il mio potere nella mente di Efesto e adesso siamo sia io che Rych fuori. "Bravi! Finalmente!" non ci sono riuscito per mia volontà, nessuno dei due è riuscito nell'intendo. Mentre Efesto continua a parlare mi sento bruciare, esplodere. Mi porto le mani alla testa. Guardo Rych: i suoi canini sono ...appuntiti. "Che cosa vi succede. Ci dimeniamo entrambi, sappiano cosa ci sta succedendo. Un altro di quelli attacchi di rabbia, è per questo che siamo riusciti a superare la prova. Guardo Rych ed ho un'improvvisa voglia di... di...

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