Capitolo 33

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Unione di elementi 2
Revenge from the past

Vengo  rincorsa da quel mostro bianco  ma non riesco a vederlo bene,  come se avessi la vista offuscata, o forse è la nebbia... non lo capisco,  so solo che c'è parecchio freddo ed è come se la terra tremasse. Sento  i suoi versi terrificanti  accompagnati da urla di terrore da parte di non so chi... uomini,  donne, bambini... vorrei aiutarli ma è come se le mie gambe non rispondano ai miei comandi, corrono e basta.Cado più volte ed ogni volta ho sempre meno forza per rialzarmi "Aiuto!"   è la voce di Aurora ma non riesco a vederla. Mi ritrovo a   correre sulla superficie dell' acqua  per poi  trovarla sdraiata  e che mi rivolge la schiena. "Aurora?" non si muove .Sto per toccarla quando una  zampata di quel mostro mi fa volare lontano da lei   ma  stavolta finisco immersa in acqua e non riesco  a salire...nonostsnte sia in acqua  senti chiaramente dei suoni... qualcuno piange  un morto ... chi? Non riesco più a trattenere il fiato. Le rapide.. sto di nuovo per cadere da quella  cascata,  ma stavolta non c'è Nyco ad aiutarmi. Mi rendo conto  che non è acqua  ma sangue ... sono immersa nel sangue!

Quando mi sveglio sono sudata e senza fiato,   il mio grido strozzato rimbomba per tutta la grotta e il cuore sta quasi per uscirmi dal petto. Sto per portarmi le mani ai capelli ma mi blocco all'istante nel vedere che hanno assunto di nuovo quello stato di magma puro.   Stavo per bruciarmi i capelli ... che bel modo per cominciare la giornata. Le scuoto velocemente  e ritornano normali, poi quasi vomito nel pensare a quel sangue denso... Credo che il  magma sia una forma di autodifesa.
Dopo aver sospirato  pesantemente per il dolore alla pancia che ancora  persiste,  ammiro  per l'ennesima volta i cristalli che decorano la grotta  rendendomi conto della tranquillità che riempie questo posto.E' bello stare sole ogni tanto... un momento, io non ero sola! Dove si è cacciato Nyco?! Mi tuffo subito in acqua ed esco con fatica dalla grotta -Non è il massimo nuotare contro la corrente della cascata dopo due minuti dal momento in cui ti sei svegliata da un incubo!-
Lo cerco con lo sguardo,  ma di lui nessuna traccia fino quando sento una specie di urlo. Il primo pensiero  che mi passa per la mente,mentre mi precipito verso la direzione dalla quale proveniva l'urlo  ,è che qualche minotauro o quella pianta stritolatrice possano averlo preso.  "Nyco! Nyco dove sei?!"   quando lo trovo è a terra che si stringe la gamba, proprio davanti alla parete roccioso. Niente minotauri né piante   ... gli do un pugno sulla spalla, come reazione al panico che mi ha fatto provare per nulla.   "Ah! Ma che fai?!"  "Ma che diamine fai tu?!Mi hai fatto prendere un colpo!"   "So badare a me stesso."    "Ma quell'urlo ...?"    "Stavo provando a scalare la parete,  ma è troppo scivolosa e sono caduto sbattendo la gamba. Per questo ho urlato, stai tranquilla."    mi rilasso leggermente, per poi starnutire per l'umidità presente nell' aria. Ha piovuto per tutta la notte, si vede dalle pozze di fango.   Sento leggermente freddo. Nyco si rialza e noto solo ora che ha i capelli bagnati.
"Da quando sei sveglio?"  chiedo.   "Be'... si può dire che non mi sono mai addormentato."    conferma che ieri non dormiva e che era solo una scusa per non parlarmi... scommetto che è ancora nervoso per quello che è successo ieri.    "Ah... e sei stato sotto la pioggia per tutto il tempo?"    "No,  per la maggior parte. Volevo trovare un modo per andarcene da qui"   "Ma a  quanto pare non hai raggiunto buoni risultati" mi guarda un po' infastidito.
Mi sento a disagio nel pensare che sia arrabbiato con me, anche perché ha ragione.     
Lo vedo sbadigliare e sta per ricominciare ad arrampicarsi quando io lo blocco.   "Nyco hai dormito poco e niente e abbiamo entrambi bisogno di mettere qualcosa sotto i denti. Riproveremo più tardi e al pieno delle forze. D'accordo?"    mi ignora e prova nuovamente a salire, ma quando impiega forza nella gamba ferita cade di nuovo.   "Dannazione!" sbotta e si porta le mani in faccia ancora sdraiato. Mi guardo intorno e trovo dei frutti appesi ad un albero. Ne prendo uno, mi siedo accanto a lui e gliene porgo uno.   "Vuoi darmi ascolto o no?"   mi guarda irritato, ancora sdraiato a terra.  "Non sei l'unico a volersene andare da qui . Se mangi proverò ad usare  le barriere."     finalmente si mette seduto.    "Ma... tu hai paura dell' altezza."    "Gli  altri sono in pericolo,  dovrò pur superare prima o poi questa paura."    inizio a prepararmi mentalmente a scalare questa rupe. Alzo lo sguardo per vedere quanto sia alta e deglutisco...oddio, dovrò farlo davvero?
Mi rivolge un lieve sorriso e da un morso al frutto che avevo preso   "E' ... accettabile"  dice lui con una smorfia, forse ha un gusto acido  .  "Tu non ne vuoi?"  rifiuto non perché non abbia fame, ma per evitare  di vomitare quando salirò.
Dopo aver mangiato  entrambi quattro di quei frutti, mi preparo a mantenere la mia promessa.   "Sicura di volerlo fare?"
annuisco più per convincere me stessa che lui. Senza perdere tempo inizio a creare le  barriere. Più salgo più fatico a respirare.   Posso riuscirci... devo riuscirci.  
"Pea io sono quaggiù, per la qualsiasi cosa ci sono. Sta tranquilla. "  sorrido nel sentire che non è poi così arrabbiato, e che il suo volermi bene prevale su tutto.  Non oso guardare giù e continuo a salire... ci sto riuscendo, è davvero incredibile... insomma, non pensavo di arrivare fino a questo punto.
"Ok,  ci sono quasi."  sussurro. L'unico problema è che inizio a sentire la fatica,  le mani mi tremano e le barriere durano sempre meno.  Non devo mollare....
Sono a circa  venti mentri dalla cima quando ho una brutta sensazione. Mi blocco di colpo e respiro profondamente  per impedire al panico di sopraffarmi.
"Pea che succede?!" più salgo più sento che non riuscirò a raggiungere la cima.  Mi appoggio alla parete perché non ho più forza ne fiato per rispondere a Nyco. Ho la nausea... Mettendo da parte la mia paura,
mi sembra fin troppo facile raggiungere la cima se davvero vogliono tenerci qui . C'è solo un modo per verificare la mia teoria: creo una palla di fuoco e la lancio verso l'alto, ma non potevo immaginare  ciò che sarebbe accaduto...
La palla provoca un'esplosione elettrica  a causa della presenza di un campo magnetico che copre l'uscita.L'esplosione mi fa perdere il controllo delle barriere,  così  , dopo aver sbattuto più volte contro la parete, mi aggrappo ad essa con tutta la forza che ho in corpo  fin quando tutto cessa.  Aiuto... aiuto... i miei capelli somigliano
più ad una criniera che se viene toccata fa  prendere la scossa. Quando il fumo si dissolve ho la tentazione di guardare Nyco, ma anche il terrore di vedere quanto sia in alto.  
"Cassiopea va tutto bene. Stai tranquilla"     non so cosa stia facendo, credo voglia raggiungermi.
"Nyco ti prego aiutami... aiuto!"   sento le dIta graffiarsi per i miei tentativi di rimanere appesa.   "Sto arrivando Pea,  fidati di me. Devi resistere solo un po' " lo sento gemere ad ogni passo.  Come può raggiungermi se prima non ci riusciva?  "Pea adesso devi ascoltarmi..."  già non mi piace... "Non riesco af arrampicarmi sulla parete,  ma sono su un albero abbastanza vicino. Creerò una barriera vicino a me.."   "Oddio.."   tremo nell'aver capito cosa ha in mente.   "Devi saltare. Giuro che ti prendo."    " Hai una gamba fuori uso  e il ramo potrebbe non reggerci!"  dico nel panico, considerando che una mano  mi scivola.  "Pea fidati di me e salta."   "Cadremo!"   "Anche se fosse non siamo così in alto."   oso guardare giù e mi rendo conto che lo ha detto solo per farmi  rilassare,  almeno a mio parere.   "Nyco non ci riesco..."  mi viene da piangere.    " Pea siamo precipitati da una cascata ben più alta e siamo ancora qui. Guardami negli occhi."  lo faccio e quel suo celeste mi fa quasi dimenticare che Sono appesa ad una rupe con la probabilità di morte del... cinquanta per cento.  "Fidati di me.."   io mi fido di lui, è la parete e la pioggia imminente che non mi convincono!  "No, no, no.."    le gocce d'acqua iniziano a bagnarmi.  "Pea non abbiamo molto tempo quindi prendi un bel respiro e..."  la mano con cui mi sorreggevo scivola e mi ritrovo a cadere. "Nyco!"  non è stato proprio un salto voluto, ma ciò che conta è che lui è riuscito a prendermi. Mi viene da ridere istericamente  "Non resisterò ancora per molto. Adesso salta verso di me."     non mi fido di quel ramo. ..    " Ma cadremo."  "Pea fallo! Non riesco più a trattenerla"  non chiedetemi come, fatto sta che  salto e sfioro quel ramo . Non l'ho preso ... sento che mi  sfracellerò a terra quando Nyco mi afferra la mano.   
"Resisti"   riesce a sollevarmi... riesce a sollevarmi!     Quando siamo al sicuro sul ramo lo stringo forte, tremo ancora ma la cosa strana è che trema anche lui.
"Sta tranquilla, sei con me. Perdonami, non dovevo farti arrivare fin lassù..."    su questo non posso dargli torto... per niente!  Non so per quanto tempo rimaniamo abbracciati, ma per questo arco di tempo mi sento bene, al sicuro. Da quanto tempo non mi sento così? Insomma, nonostante tutto quello che gli sto facendo passare, lui dimostra di tenere  a me più di chiunque altro. Non lo merito per niente.  "Nyco,  perché tremi?"    "Non so... paura."   lo stringo ancora di più e mi godo il suo odore: nonostante sia bagnato fradicio e sporco  di fango il suo odore è sempre lo stesso  di quella notte..
Sentiamo dei rumori...
"Sono zoccoli"  dico di nuovo vigile .   "Dici che hanno percepito le nostre  aure?"    mi chiede ed è ovvio che la risposta sia sì.  Come si sapeva,  i minotauri  arrivano entro cinque minuti sotto l'albero.Cerchiamo di rimanere il più immobili possibili, ma dato che la sfortuna è la nostra migliore amica, ci fa   il favore di far scricchiolare il ramo.    "No ti prego..."  sussurra
Nyco mentre i minotauri si rendono conto che siamo ancora qui, e come se non bastasse abbiamo dimenticato i corni alla grotta.   "Non hanno ancora capito che siamo quassù, giusto?"  chiedo con il minimo di speranza che mi rimane,  ma proprio quando non sentiamo più rumori e crediamo che sia tutto finito, l'intero albero inizia a tremare.  "Che succede?!"    "Lo vogliono abbattere, e non solo questo."  mi spiega Nyco. Un altro scossone quasi ci fa cadere.   "Dobbiamo scendere subito. Saltiamo."  con quale coraggio voglio farlo di nuovo?!    "Io non posso, Pea."     la sua gamba, quasi  dimenticavo... prima che posso ideare un modo per scendere da qui,  l'albero accanto crolla proprio sopra al nostro  ,facendoci cadere con tutto esso. L'impatto è abbastanza doloroso, ma fortunatamente creo una barriera sopra di noi prima che altre  macerie ci cadano addosso, facendo anche in modo di rimanere nascosti sotto gli alberi.   Mi volto a guardare Nyco, trema ancora  e stringe i denti.  "Nyco che ti succede? "   "Sto bene.Dobbiamo attaccare quei minotauri"   "No,  non sei in grado di affrontarli. Aspettiamo che se ne vadano."    "Pea percepiscono la tua aura provocata dalla barriera, non se ne andranno fin quando non ci troveranno."  ha ragione,  ma sono convinta che il dolore che prova non deriva dalla gamba e che il suo tremolio non è di certo dovuto alla paura.    "Allora tu resta qui, ci penso io"  dico    "Non se ne parla nemmeno..dai,  togli la barriera"   non posso farlo,  non voglio che si faccia male ancora.   "No... lasciamo che siano loro ad avvicinarsi. Se tu non puoi muoverti per raggiungerli, saranno loro a raggiungere noi."    prima che possa chiedermi spiegazioni,  ingrandisco la barriera, rovinando tutta la nostra copertura.   "Pea ma che diamine fai?!"        i minotauri sono tre,  chiudo gli occhi e mi concentro
...  si stanno avvicinando.   " Nyco proteggiti"    "Cosa?!"   sono ad un passo da me.... è il momento.   "Furia del  drago!"  non ho intenzione di ucciderli,  ma di dare a noi il tempo di scappare.  L'entità dell' attacco è abbastanza forte da  confonderli per un po'.    Aiuto velocemente Nyco ad alzarsi ed inizio a correre, trascinandolo con me.    il cuore mi batte forte nel sentire quei minotauri starci alle calcagna,i rami spezzarsi e i loro terrificanti versi.    "Pea non possiamo portarli alla cascata, è il nostro unico nascondiglio."     mi guardo attorno,  che posso fare? Anche se troviamo un nascondiglio,  i minotauri fiutano il nostro odore... l'acqua è l'unico modo per nasconderci.    "Se siamo veloci abbiamo giusto il tempo per immergerci nel laghetto senza farci notare."    ci fermiamo  un attimo perché il tremolio di Nyco è davvero esagerato e lui sembra provare dolore, anche se non capisco perché.    "Nyco riesci a correre un altro po'?"   sentiamo quei mostri avvicinarsi.    Lui annuisce e si ricomincia. Corriamo   per un breve tratto per poi cadere  entrambi a causa del fango.  "Dai Nyco,  possiamo ancora farcela."   fortunatamente la pioggia copre le nostre tracce ma siamo lenti... non rimane molto tempo.
Quando finalmente raggiungiamo il laghetto,  prendiamo un bel respiro e c'immergiamo immediatamente. Dobbiamo andare in profondità, altrimenti rischiamo di farci vedere, ma non è facile, non per me.
Restiamo per circa trenta secondi in acqua. Non riesco più a trattenere il respiro, così iniziamo entrambi a salire. Spero solo che abbia funzionato... Esco  prendendo più fiato possibile e sorrido rendendomi conto che ce l'abbiamo fatta.  "Riesci a nuotare fino alla grotta?"  chiedo sussurrano per paura che quei mostri siano nei paraggi.   "Sì, ma sbrighiamoci."  con fatica arriviamo alla grotta e ci sdraiamo subito sulla riva esausti e senza fiato.
"Ce l'abbiamo fatta  per un pelo..."  sussurro contenta poi ricordo che Nyco non sta affatto bene e mi rialzo. Trema ancora.  Lo faccio mettere seduto,  con la schiena appoggiata sulla parete.    "Ma perché tremi?"    "Non lo so, mi fa male tutto..."    "Forse è per lo sforzo che hai fatto. Prova a mangiare qualcosa"    "No,  lo stomaco mi brucia."   chiude gli occhi e respira profondamente.   Se potessi percepire una minima cosa che lo riguarda potrei almeno capire come calmare il suo dolore... dai Pea, immagina di non essere sensitiva... immagina  di essere Chiara, da cosa avrebbe iniziato lei?    "Vediamo ... da quando hai iniziato a tremare?"  ci riflette un po'    "Da quando mi sono arrampicato sull'albero, ma già da  prima qualcosa non quadrava. Volevo creare la barriera da terra,  ma non riuscivo a farla tanto distante, così mi sono arrampicato ."    "Ma non era la prima volta che creavi una barriera a distanza."    "Appunto... è questa la cosa strana."  quindi si è indebolito da prima che si arrampicasse. Dai ... deve esserci un modo per capire perché sta così male.    "Potrebbe essere il pesce?"  mi chiede dolorante.    " No... l'ho mangiato anch'io, e anche più di te, quindi non è possibile. Hai mangiato qualcos'altro stanotte?"     "No. Tutte le volte che ho mangiato ero con te."   geme per una fitta allo stomaco. Era con me, ma  se il pesce non può essere la causa  del suo malore allora... il frutto. Io non l'ho mangiato,  e non risento di  alcun sintomo.    "Oh no... quel frutto..."     il bello è che sono stata io a costringerlo a mangiare, e gliene ho fatti ingerire perfino due!     "E' tutta colpa mia... ti ho fatto mangiare quel coso senza sapere nemmeno cosa fosse."     "Non potevi saperlo Pea. Magari è solo un dolore temporaneo." si osserva  preoccupato la mano che non smette di tremare.   Ma che ho  combinato?!    "Vedrai che starò bene,  e poi quel frutto era squisito"    cerca di farmi sentire meglio, ma la sua espressione dolorante è la prova che ho fatto un casino... cosa gli ho fatto mangiare? E se il dolore non se ne andasse?   "Nyco,  perdonami io..."     "Cassiopea non potevi saperlo, starò bene tranquilla. Pensa al fatto che siamo pari: io ti ho fatto prendere una  bella scossa, tu invece mi hai provocato un'indigestione."  non mi sento per niente tranquilla. Mi alzo e mi porto le mani ai capelli, camminando avanti e indietro per la grotta.  "Cassiopea calmati."    "Come faccio a calmarmi?! Siamo bloccati qui per colpa di un campo elettrico,  non  so cosa ti ho fatto mangiare e quali sono le conseguenze e gli altri sono in pericolo..."     do un calcio ad un cristallo rompendolo.Prendo il pezzo per poi specchiarmi... sono un disastro,  sia esteriormente che nei fatti.  Mi lascio andare sulla riva e immergo i polpacci in acqua, tanto sono bagnata fradicia  "Io so come uscire Pea, devo solo rimettermi in sesto."   lo guardo confusa ma allo stesso tempo speranzosa. "Come?"   si alza piano piano e viene a sedersi accanto a me  -quasi cade in acqua nel tentativo di sedersi.-   "Sei stata tu a farmi venire un'idea:  se la mia furia del drago  ha distrutto un intero pannello, e considerando che sono diventato più forte con l'allenamento, potrei riuscire a distruggere la barriera elettrica. Ma devo essere al massimo delle forze, e per arrivare lassù mi servono le tue barriere."  non è una brutta idea ma c'è un problema   ... "E se non guarirai?"  chiedo guardandolo negli occhi. I miei  sono lucidi per quello che ho combinato, perché non ne faccio mai una giusta? Lui mi accarezza il viso e mi sorride.    "Vedrai che tornerò  forte come prima."    ci stringiamo in un  e sento il suo tremolio,  è come se provenire dall' interno del suo corpo.
"Dovremmo andare a cercare un pesce
a sbranare... come puoi vedere quello non è più molto commestibile." guardo nell'angolo in cui abbiamo lasciato il piragna e vedo che .... è abbastanza putrefatto.    "Già, ma tu resta qui e rimettiti, vado io."  dico per poi alzarmi. Non voglio che si affatichi.   "D'accordo. Buona pesca"   gli rivolgo un sorriso forzato per poi tuffarmi in acqua.
Spero solo di non pescare pesci avvelenati o roba del genere....

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