Capitolo 38

799 46 11
                                    

Mi sveglio in un bagno di sudore, quasi urlando, ma la caduta dal letto blocca le mie corde vocali. Già che la schiena mi faceva male, ora la sento scricchiolare da tutte le parti. Inutile dirvi che ho rivisto quel mostro, e non so nemmeno cos'ho combinato al povero Nyco per quanto mi sia agitata .  Mi metto seduta a terra sbuffando e vengo accecata dal sole.  E' abbastanza alto in cielo , quindi non dev'essere presto. Guardo l'orologio:  le undici e un quarto. Non ci siamo mai prolungati tanto. Mi rimetto seduta a letto, costringendo le mia gambe ancora addormentate a muoversi.     "Nyco sei sveglio?"  dopo essermi strofinata gli occhi, continuo a tenerli chiusi per il sonno, cercando con la mano Nyco - abbiamo dormito in un lettino singolo, non è che ci sia tanto spazio da controllare.- ma non lo trovo.   "Nyco?"  apro gli occhi. Non è nemmeno alzato accanto al letto. Toccando lo spazio vuoto sento che è freddo quindi non c'è da molto. Lo sguardo mi cade su una macchia proprio al bordo della coperta dal lato in cui lui ha dormito. E' ... rosso? Lo controllo più da vicino. E' sangue. E se fossi stata io mentre dormivo?  Mi porto le mani in testa agitata, quando sento l'allarme di Pixel.  Dato che ha un'ala fuori uso, si è messo a correre e con i suoi passetti ha già raggiunto i miei piedi. Lo prendo  e gli tappo la bocca il più velocemente possibile, rimproverandolo per il chiasso che sta facendo.  "Non c'è bisogno di svegliare tutti! Che succede?"  mi indica con la manina il balcone. Dato che è abbastanza agitato, corro in balcone  Non appena mi affaccio alla porta trovo Nyco seduto e ansimante , con una goccia di sangue che gli esce dal naso ed una mano sul petto. "Ma che ti è successo?!" mi abbasso verso di lui e credo proprio che con l'urlo che ho buttato si siano svegliati tutti. "Oddio, non dirmi che sono stata io. Scusa, non volevo!" "Sta calma, non sei stata tu." Geme per il dolore. Fa fatica a respirare. Adua, ancora con gli occhi chiusi e barcollante, ci raggiunge nel balcone seguita da Coral. "Si può sapere che avete da urlare tanto?" Apre gli occhi e sembra che il suo corpo si sia svegliato di colpo nel vedere Nyco ridotto così. "Ma che è successo?! Hai fatto a botte con qualcuno?" Nyco cerca di parlare ma gli fa male il petto. "Portiamolo sul divano, così Evan potrà guarirlo." Suggerisco per poi sollevare Nyco insieme ad Adua. Il problema è che il divano è già occupato, e proprio da Evan che ancora dorme. "Non ci posso credere! Ora mi sente!" Adua lascia andare Nyco quasi facendolo cadere, per poi dirigersi verso Evan e dargli uno spintone che lo fa cadere dal divano. Coral mi aiuta a sorreggere Nyco mentre lo poggiamo lentamente sul divano. Evan si mette seduto reggendosi la testa. " Accidenti,ma si può sapere cosa ti passa per quella mente perversa che ti ritrovi? Stavo ancora dormendo, bambina." Mentre lui si strofina gli occhi Adua gli punta il dito contro con uno sguardo furioso. Che bella cognatina che mi sono trovata ... "Lo vedevo bene, e proprio per questo dovresti vergognarti buono a nulla!" "Ma che ho fatto stavolta?" "Intanto mi hai chiamata di nuovo bambina, e non lo sopporto. Poi ti ho buttato giù dal divano perché ,nonostante le nostre urla di preoccupazione , tu hai continuato a dormire." "Ma se non vi ho sentito non è mica colpa mia!" "Non sono problemi miei se sei sordo. Ora alzati e guarisci mio fratello o anziché dal divano ti butto giù direttamente dal balcone, razza di scansafatiche!" Evan è letteralmente a bocca aperta e scioccato, mentre a me e a Coral non può che uscirci una risata. Coral ride? E' la prima volta che lo fa il che potrebbe rendermi ancora più felice se non fosse che il mio ragazzo sia conciato abbastanza male. "Io non ti capirò mai, bambi ..." Adua sta per sferrargli un pugno. "Ok, abbi pietà! Mi hai appena spinto giù dal divano, non ti basta?" "No, non hai ancora pagato per quella parolina" " Scusami se ti ho chiamata bambina ... bambina." Adua sbuffa irritata "Sei fortunato che devi guarire mio fratello altrimenti potevi considerarti tu ridotto in quelle condizioni!" Evan ride scuotendo la testa, per poi poggiare le mani su Nyco e ritornare serio. Quando la guarigione finisce, non posso fare a meno di notare come Adua sia arrossita. Credo proprio che abbia bisogno di un po' d'aiuto, non è brava in questi campi. Nyco sospira sollevato. "Grazie Evan, adesso riesco a respirare." "Di niente , ma come hai fatto a ridurti così?" "Non lo so. Mi sono svegliato perché sentivo di essere debole, ma sono rimasto a letto. Mi sono alzato non appena mi sono reso conto di avere del sangue che usciva dal naso. Inizialmente volevo andare in bagno, ma mi è mancata improvvisamente l'aria e sono corso nel balcone per poi crollare a terra." Ci guardiamo tutti confusi. "Forse Rych ha avuto un brutto incontro stanotte, magari con Sem, anche perché ne lui ne Chiara sono qui e Aurora nemmeno." Evan non ha tutti i torti, eppure so che qualcosa nella sua teoria è sbagliata. "Andiamo a cercare Sem." Nyco si alza dirigendosi alla porta, ma io non riesco a muovermi. "Aspettate." Sento caldo improvvisamente, fin troppo caldo. Solitamente io non soffro per questo , ma stavolta vorrei gettarmi un secchio d'acqua gelida addosso. "Pea che ti prende?" "Evan ti prego di far uscire tua sorella. Aspettate fuori... non può restare. Scusami ma qualcosa non va." Confuso prende sua sorella per il braccio ed entrambi escono fuori. Vedo tutti i nostri padri che lottano contro qualcuno ma non capisco chi ... un capogiro mi fa perdere l'equilibrio e quasi cado a terra. "Cassiopea che hai? Siediti prima che..." la porta si apre improvvisamente mostrando Aurora con un 'aria terrorizzata e Chiara c. " Vi prego ditemi che Rych è qui , da Sem non c'è ... lui è qui vero?" chiede Aurora quasi supplicando. Prima che possiamo rispondere, sentiamo l'allarme del piccolo Pixel provenire dal balcone. Andiamo tutti lì e ci ritroviamo davanti la tenebra più piccola che abbia mai visto, quasi quasi mi fa tenerezza. Prendo in braccio Pixel e lo nascondo, dato che è terrorizzato. Adua sta per attaccare ma la blocco. "Fermi non ha intenzione di farci del male." Si avvicina lentamente a me e ad Aurora. La sua aura gelida è in grado di far svanire la mia sensazione di caldo afoso. Tende un braccio mostrando una palla di aura oscura che va man mano svanendo fino a mostrare una ... lucertola? "E' uno scherzo?" commenta Evan. Nyco le afferra improvvisamente la testa. "Ma che stai facendo?!" chiede Chiara preoccupata per la lucertola. "Questa lucertola è di Lena. La ricordo benissimo : l'hanno usata quando mi hanno massacrato. Se la si guarda negli occhi rimani immobilizzato dal suo potere." È disgustoso vedere come quel mostriciattolo si dimena. "Ma perché una tenebra, per giunta molto diversa dalle solite, ci ha portato la lucertola di Lena?" chiede Aurora senza distogliere lo sguardo dalla creatura oscura. Quest'ultima emette una specie di suono ... no sta proprio parlando. "Zitti! Sta dicendo qualcosa" dico per poi avvicinarmi di più alla tenebra , anche Aurora segue il mio esempio. "Una tenebra non può parlare ... no?" "Questa non è una semplice tenebra." Aurora mi toglie le parole di bocca per poi rivolgermi uno sguardo. Pensi quello che penso io? Mi chiede nel pensiero io annuisco .Avvicinandomi sento sempre più freddo. La sua voce è tenebrosa, ma c'è... L'aura che la compone inizia a schiarirsi sempre più e a diffondersi in ogni direzione attraversando anche il mio petto e quello di Aurora. Mi manca il fiato, sì, ma per pochissimo tempo. "Questa tenebra non è stata creata da... come dire, da un desiderio malvagio." Tutti ci guardano confusi e Aurora non dice più nulla. "Che vuol dire?" chiede Nyco. "Vuol dire che non è stata Lena a crearla." Rispondo. La tenebra è troppo debole , sta svanendo e non riesce ad avvicinarsi più al balcone. Non riesco a sentire le sue parole. "Aurora avvicinati volando e ascoltala." Non se lo fa ripetere due volte e si avvicina il più possibile al volto - definiamolo così- della tenebra. Io chiudo gli occhi e cerco di sentire mentalmente ciò che dice... non appena capiamo io e Aurora abbiamo un sussulto. La tenebra scompare totalmente e Aurora atterra sul balcone "Non teneteci col fiato sospeso! Che dice?!" Aurora risponde con la voce tremante e già gli occhi lucidi. "Ha detto che il suo padrone è stato preso." "Il suo padrone? Ma chi può creare tenebra oltre a Lena se non il Daimio ...?" Adua e tutti quanti capiscono di colpo. Aurora entra piangendo e si lascia andare sul divano, con le mani ce coprono la faccia mentre singhiozza. Se Nyco era ridotto così, cosa avranno fatto a Rych? Raggiungiamo tutti Aurora ed io le siedo accanto. "Aurora..." non so che dire e lei non smette di piangere. Mi limito ad abbracciarla ed un brivido mi percorre. Da quanto tempo non ci abbracciamo? Mi rendo conto solo ora di quanto mi sia mancata la mia migliore amica, di quanto io le sia stata lontana nonostante lei avesse bisogno del mio supporto. "Ho già perso Cronos... non voglio perdere anche lui. Non voglio perdere di nuovo la persona che amo. Non è giusto." Confessa tra le mie braccia. Chiudo gli occhi e rivedo lei e Cronos in biblioteca mentre cercano il libro degli antidoti per Sem... vedo lei e Rych agli allenamenti ... non voglio spingermi oltre. Non pensavo soffrisse ancora per Cronos. Mi ritornano in mente le foto con le X disegnate sopra: non voglio che Rych ne Aurora paghino per me, non lo sopporterei. "Non lo perderai Aurora. Rych non fa nulla senza un motivo. Questa lucertola è stato il motivo del suo sacrificio, ciò vuol dire che è importante di quando crediamo e che lui sa che qui c'è qualcuno che tiene a lui e che vuole salvarlo." Finalmente mi guarda negli occhi. "Noi tireremo Rych fuori di lì, costi quel che costi, e partiremo con lo scoprire perché ci ha mandato quel mostriciattolo. Nyco dammela." Quando l'afferro la tengo stretta e chiudo subito gli occhi. "Aspetta un secondo , che vuoi fare?" mi chiede Chiara. Non capisco come faccia a provare pietà per questa cosa ripugnante. "Voglio entrare nella sua minuscola testa. Ora." "No tu non farai nulla del genere, ti senti male. Prima stavi per cadere per un semplice presentimento, cosa potrebbe succederti adesso?No, è fuori discussione." Nyco tenta di riprendere la lucertola in mano ma io mi allontano. "Pea non fare scemenze." "Nyco devo farlo." "No. Stai male e tremi tutta." Ha ragione ... non me ne ero resa conto. "Non... non m'importa." "Pea smettila e dammi quella lucertola." Lo sapevo che non appena avrebbe saputo che io fossi incinta per la minima cosa mi avrebbe inchiodata a letto. Ma il corpo è il mio e decido io. Afferro subito Aurora per poi creare una barriera tra noi e gli altri e correre in bagno. Mi chiudo a chiave. "Cassiopea ma che ...?" "Aurora, se Rych si è sacrificato per questa lucertola, vuol dire che contiene informazioni essenziali per fermare Lena. Io mi sento responsabile di tutto perché lei ce l'ha con me ... Se Rych è lì è per colpa mia ..." "Ma che stai dicendo?" il petto mi trema. Non so che mi prenda , ma non voglio fermarmi. "Ti prego solo di ascoltare ogni mia parola e di memorizzarla bene. E' probabile che dopo quello che sto per fare perderò i sensi. A quel punto sarai tu a dire agli altri quello che vedrò." "Ma non vedi come sei ridotta?" "Lo faccio per Rych ... fallo anche tu." Tace mentre Nyco sbatte i pugni sulla porta. "Dannazione , Pea! Apri questa porta!" Chiudo gli occhi e mi concentro sulla lucertola che non fa altro che dimenarsi e darmi morsi. Entrare nella sua mente è più difficile di quanto pensassi, ma si tratta della lucertola di Lena, cosa mi sarei dovuta aspettare? Finalmente entro nella sua mente da rettile. Vedo Lena che gli accarezza la schiena ... vedo Lena ferita e che gli chiede aiuto. Il mal di testa è esagerato ,se potessi urlerei. Nyco credo sia riuscito ad entrare ma ormai è troppo tardi.

Unione di elementi 2-vendetta dal passato-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora