Capitolo 39

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Unione di elementi 2

Revenge from the past

Sento il rumore di biscotti mangiucchiati , ma non ne riesco a sentire l'odore. Ho il naso totalmente chiuso. Quando apro gli occhi e mi volto nella direzione dalla quale proviene il rumore e trovo Pixel che divora un vassoio di biscotti sul tavolino di fronte al divano in cui sono sdraiata. Ho la testa pesantissima, tremo per il freddo ... credo di essermi presa una febbre di quelle con i fiocchi, anche se non so come. Mi sollevo sui gomiti confusa e dolorante, sorpresa di trovarmi addosso un piumone e di non sentire caldo, nonostante i riscaldamenti qui dentro siano abbastanza soddisfacenti. ... aspetta, perché non indosso i miei vestiti e sono in mutande e reggi-petto? Mi copro ancora di più per la vergogna. Pixel si accorge di me e sputa di colpo i biscotti accompagnati dalla sua saliva giallastra. Direi che non erano per lui ... "Ecco ... puoi anche mangiarli tutti. Mi è passata la fame." Mi sorride e si rimette tutto in bocca. Già che avevo la nausea, ora sono pronta a vomitare. Mi sale qualcosa in gola ,ma la ributto subito giù.

"Mostriciattolo ti avevo detto di non toccarli!" Adua lo prende in mano mentre ha ancora le guanciotte piene di biscotti sputati e lo guarda furioso. Io chiudo gli occhi e mi massaggio le tempie per il dolore che ha provocato il suo urlo. Accidenti , mi sento una pezza. "Oh, scusa Pea, non volevo. Aurora sta portando un po' di the caldo. Certo che ci hai fatto prendere un colpo!" un colpo? Ricordo solo ora ciò che ho visto entrando nella mente di quella lucertola. Cercando di ricordare ogni parola pronunciata da Lena ho un fitta alla testa. Tutti questi misteri sono dei punti a nostro svantaggio, ma almeno adesso sappiamo che tutto parte da Omega, anche se non so cosa voglia esattamente dire. "E Nyco? Si è arrabbiato?" chiedo coprendomi fino al collo per il freddo. "Lo conosci, più che arrabbiato con te era preoccupato e non aveva tutti i torti, infondo. Poi col fatto che sei diventata una specie di furia incendiaria ... insomma ..." prendo il bicchiere d'acqua sul tavolino per bere. "Che vuoi dire con furia incendiaria?" chiedo confusa per poi cominciare a piccoli sorsi "Tutto il tuo corpo si stava ricoprendo di magma,cenere, fuoco. Hai bruciato il letto, i tuoi vestiti e anche ... vabbé ,qualcos'altro, ma sta tranquilla" l'acqua mi va di traverso e mi fa soffocare .Magma? C'ero riuscita con un solo braccio esaurendo le energie ed ora scopro che da svenuta riesco a trasformare tutto il mio corpo. Ora che ci penso, credo di aver rivisto in sogno tutte quelle X ed io che vengo spinta giù dal balcone della finestra della sala del trono per poi ritrovarmi morta. Forse la trasformazione è stata provocata dalla mia agitazione, eppure non è la prima volta che faccio sogni del genere ... ho troppo mal di testa per pensare. "Cosa ho bruciato oltre al letto?" "Ecco ... niente,sta tranquilla . Una sciocchezza!" so che non si tratta di una sciocchezza, ma chiudo un occhio e cerco di rilassarmi. Aurora entra accompagnata da Coral e Lisa con un'enorme tazza di the fumante. "Bevi. Mi dispiace, la febbre è colpa mia ma non sapevo come spegnerti." "Non fa niente.." dico cercando di essere il meno dolorante possibile. Possibile che leggere la mente di quell'esserino mi abbia ridotta così? Potrebbe anche dipendere tutto dalla gravidanza, ma non mi sono mai sentita così debole. Osservo Aurora e penso a Rych. Come ho potuto non accorgermi di come stava? Potevo fermarlo, accidenti, convincerlo che non era un problema per noi, anche se così facendo non avremmo avuto tutte quelle informazioni. Prendo la tazza con ancora il the bollente e comincio a bere , sentendomi molto meglio. Continuo a bere con gli occhi chiusi ed assaporando il calore che si propaga in tutto il mio corpo, quando , appena finito, mi sento osservata : tutte mi guardano a braccia conserte, o mordendosi il labbro inferiore perché non sanno che dire. "Che vi prende?" Aurora si siede a terra, con le ginocchia strette al petto, e so già che lei non dirà nemmeno una parola. "Ecco ... Lisa ci ha spiegato le motivazioni per cui tu hai tenuto nascosto tutto però ci siamo sentite un po' ignorate. Insomma lo sapeva Sem e perfino Rych..." inizio a non sopportare più questa storia. "Adua, giuro che l'hanno saputo per puro caso." "Lo sappiamo e ormai ci abbiamo messo una pietra sopra , ma pensiamo che tu non ti curi abbastanza. Ora non devi pensare solo a proteggere te stessa ma anche il piccolo." Dice Lisa. Sbuffo coprendomi la faccia con le mani perché so che la situazione è complicata. Non posso stare ferma ma non posso nemmeno strafare. "Noi crediamo che forse è meglio se ti facessi qualche controllo. Infondo ormai lo sappiamo tutti, no?" suggerisce Lisa sedendosi accanto a me. Io mi massaggio le tempie. "Sarebbe inutile, per ora nel mio ventre c'è solo animus ..." tutte si rivolgono un'occhiata. Mi nascondono qualcosa... "Vi prego ditemi che non avete chiamato un medico per farmi le analisi..." "Siamo solo preoccupate per te. E comunque no, non lo abbiamo fatto, ma volevamo farlo, anche perché Efesto ci sta tormentando per quel che ti è successo." "Non ci posso credere ... sentite ho la febbre , è ovvio che sto peggio del normale. Adesso però dobbiamo discutere su ciò che ho visto con quella lucertola, a proposito...dov'è?." Adua prende un barattolino azzurro. "E' al sicuro." Sto per alzarmi dal divano , ma Lisa mi rispinge giù. "Non se ne parla, tu ti rilassi e aspetti che Nyco e i ragazzi tornino, così parleremo sia di questo che dei caschi. Accendiamo un po' la televisione ." Mette come canale un notiziario, per poi andarsene. Rivolgo uno sguardo al povero Pixel che è rimasto sballottolato da Adua. Credo che tutti quei biscotti gli stanno per salire su. "Credono davvero che me ne starò seduta dopo ciò che ho scoperto?" mi rivolge un'espressione arrabbiata. Anche lui è d'accordo con loro. Alzo gli occhi al soffitto. "Stai con loro , eh?Piccolo traditore." Lo dico in modo ironico per poi fargli il solletico nel suo pancino. Che ci crediate o no, dopo tutti quei biscotti gli brontola ancora. "Be'... mi dispiace ma io non starò seduta su un divano." sto per alzarmi , quando un servizio attira la mia attenzione:

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