Capitolo 36

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Unione di elementi 2
Revenge from the past

Sono rimasta sotto la pioggia, ad osservare la pozza di sangue lasciata da Russel, , incapace di muovere un muscolo.
"Se lo avessi detto prima non saremmo qui, Pea... lo sai vero?"
Non posso darle torto. Per quanto meschina possa essere questa affermazione, considerando che è morta una delle persone che io consideravo parte importante della mia famiglia, non posso che accettarla.
Non so da quando tempo sto ferma qui, con i pugni stretti e la voglia che tutto questo casino, tutta questa tragedia sia solo un brutto sogno. Vorrei svegliarmi tra le braccia dei miei genitori e stringerli a me, piangendo e sfogandomi con la consapevolezza che in realtà loro stiano bene, che Nyco sapesse fin dall'inizio che fossi incinta e che Russel, Oran, Alexander e Geta siano vivi mentre Lena morta e sepolta... ma non è così. Lena è viva, ad uccidere tutte le persone che amo e quelle innocenti e a rovinarmi la vita -se posso considerarla tale- facendo leva sui miei errori.
Gli occhi di Nyco in quel momento... Dio, non li dimenticherò mai. Immobili, quasi lucidi e senza più la fiducia che mi rivolgevano quella sera, quando abbiamo concepito insieme ciò che tengo in grembo. Lena lo ha definito come un disastro, uno scherzo del destino... nonostante tutta la mia sofferenza e quella degli altri provocata da questo segreto, non riesco a dare la colpa alla dolce creatura che c'è nel mio corpo, mio figlio o figlia che sia... è questo per me, mio figlio e lo amerò nonostante tutto. La colpa è mia, non sua e devo pagarne le conseguenze. Sono pronta a qualsiasi insulto o umiliazione, lo merito -anche se Lena ha fatto la sua parte per rendere tutto questo un inferno.-. Solo una cosa non riuscirei a reggere: che Nyco non voglia essere padre .Il solo pensiero di un suo rifiuto mi fa salire la nausea e la voglia di piangere. Capirò, però, se per un po' non vorrà essere radioso con me.
Ho il terrore di ciò che mi dirà, non so che dire nemmeno io e al solo pensiero il battito cardiaco pulsa anche la testa, che già mi fa male per il troppo pianto e per l'inutile tentativo di averlo trattenuto.
La pioggia si fa lieve, quasi piacevole se non fosse per il freddo. Non riesco a muovere le dita, sniff quasi ghiacciate e ho anche perso la cognizione del tempo. Sarò qui da... non lo so
Tento di muovere il braccio per aiutarmi a mettermi in piedi, ma dimentico di avere la spalla ferita e di conseguenza stringo i denti per il tremendo dolore. Mi serve la Verdiana, mi sa...
" Ei tu!" una bambina con le mani giunte corre verso di me, con i piedini scalzi e sporchi di fango. Se penso che ho coinvolto anche questa povera gente ho di nuovo mal di testa... per quante persone ancora mi devo sentire in colpa?
Le rivolgo lo sguardo, più gentile possibile, ma non credo sia convincente...
"Questo è tuo." quando apre le mani, il piccolo Pixel è rannicchato, il suo corpicino tremante mi fa provare una pena incredibile. "Pixel ... oh piccolo, mi dispiace. Come ho potuto dimenticarmi di te? Faccio veramente pena. .." lo prendo nelle mie mani. E' freddo come il ghiaccio, così uso i miei poteri per riscaldarlo e con una mano lo copro di modo che la pioggia non lo bagni. "Grazie per esserti presa cura di lui . Ma ora dovresti andare a ripararti, con questa pioggia rischi di beccarti la febbre." non appena Nyco ha distrutto parte della barriera , io e Aurora abbiamo scoperto che il pannello che controllava il villaggio era proprio la barriera, quindi il villaggio si è svegliato subito fortunatamente. La bambina fa alcuni passi verso la direzione dalla quale è venuta , poi mi rivolge nuovamente la parola.
"Sai, anche la mia mamma ha un bimbo nella pancia però ne è felice... tu perché ti sei messa a piangere?" ma il destino me lo fa a posta?! "Perché mi sono comportata male e per colpa mia molte persone sono tristi. Capisci?" "Oh... si, ho capito. Comunque auguri per il tuo bimbo.Mia mamma mi chiama" corre via trotterellando e saltando di pozzanghera in pozzanghera.
Smette di piovere all'istante, l'aria è umida e l'odore della vegetazione mi pizzica il naso.
Tolgo la mano che copriva Pixel e mi accorgo che si è addormentato. Ha un ala leggermente spezzata...
"Tranquilla, quel mostriciattolo ha grinta da vendere.Si riprenderà" Lisa mi porge la mano per farmi alzare. Si vede che cerca di sembrare sorridente ... "Clme sta Sem?" chiedo , anche che se so che è una andare idiota... no, decisamente da deficienti. "Diciamo che ha degli istinti omicidi verso Rych e che... be', gli è morto il padre quindi..." "Ok, ok . Ho capito. E l' stata una domanda..." " Scema." "Già" sono una vera idiota. "Tu... come stai?" mi chiede . "Be' , apparte che mi sento tremendamente in colpa per Russel e per ciò che ho nascosto a Nyco... direi che sto benissimo." dico con un tono ironico, ma la voglia di piangere torna. "Sono un disastro ambulante, Lisa." non riesco a non singhiozzare. "Ma... perché non lo hai detto a noi ragazze? Hai preferito Sem e Rych?" non lo chiede con rimprovero, il che mi fa rilassare un po'... era da tanto che non mi sfogavo con qualcuno.
"No, non c'entra nulla. Sia Sem che Rych lo hanno scoperto per caso, lo giuro... io volevo che non lo sappesse nessuno. " so che mi crede sulla parola, il problema è convincere Aurora. "Di che avevi paura? " mi chiede poggiandomi una mano sulla spalla. "Che Nyco si sentisse troppo responsabile. Era già preoccupato e frustrato per suo padre, non volevo anche dargli il peso della paternità, e poi sono sicura che si sarebbe preoccupato troppo anche per me." il fatto che stia zitta ad ascoltarmi mi fa sentire a mio agio, cosa che non provo da tanto tempo. "Quindi ... il vomito, l'indigestione... erano tutte conseguenze della gravidanza?" annuisco. "Scusa, ma da quando è così questa situazione?Da quando tieni tutto nascosto? " "Da quando siamo scappati dall' ospedale e abbiamo incontrato te." "Wow..." "Già... wow." "Dovresti parlare con Nyco." "Lo so, volevo giusto farlo ora, anche se mi sta venendo un attacco di panico ." "Come darti torto... ma so che ce la farai. Dopo tutto, se sei stata così forte da resistere tanto a lungo, direi che te la caverai." le rivolgo uno sguardo dubbioso ma allo stesso tempo terrorizzato. "Su vieni qui." ci abbracciamo forte -quasi schiaccio Pixel - ed io piango come una fontana. "Non è stata colpa tua se Russel è morto e hai voluto nascondere la tua gravidanza solo per il bene della persona che ami. Non devi sentirti così. Su, fatti coraggio e vai a parlare con Nyco. Si è già svegliato ed è nella tenda medica a curare Evan." ci stacchiamo dall' abbraccio ed io faccio un respiro profondo per bloccare il pianto, mi tolgo i capelli che si sono attaccati alla faccia e mi asciugo le lacrime. "Brava, così ti voglio. E ... tieni" si scioglie i capelli. Le donano anche così. Ho sempre ammirato i suoi capelli corvini,sempre lisci . Noto solo ora che è da un bel po' che non indossa gli occhiali, le sue lentiggini si notano ancora di più. Mi porge il suo elastico ed io mi faccio una coda alta.
"Vedi? Sei uno schianto ." mi rivolge un sorriso, io tento di ricambiare.
Si va a parlare con Nyco.
Ci dirigiamo insieme alla tenda in cui Evan è stato pera tutto questo tempo.
Sono nervosa... cosa mi dirà Nyco? Come devo iniziare io ad introdurre l'argomento? Se non avessi Pixel tra le mani, avrei mangiucchiato tutte le unghie. Mi fermo un secondo davanti alla tenda. Il cuore mi batte all'impazzata.
"Dai Pea. Puoi farcela." annuisco respirando pesantemente. Posso farcela...
Lisa entra per prima e dopo alcuni secondi io la seguo. Nella tenda ci sono sono Evan, Adua e Coral ... nessuna traccia di Nyco.
"Sei un deficiente! Mi hai fatto prendere un colpo!" urla Adua ad Evan per poi dargli un pugno al braccio. "Ahi!" "Non farlo mai più, chiaro?! Che diamine ti passa per quella testa?!" Evan non può fare a meno di nascondere sotto il suo sguardo confuso un sorriso. Sembra star bene, quindi Nyco se n' è andato da poco. "Ok, la prossima volta ti lascio infilzare,d'accordo?Certo che sei proprio una ..." lei lo abbraccia di colpo. " Non dire bambina. Se lo dici non solo ti do un pugno, te lo spezzo il braccio! Ma... grazie." Lisa fa finta di tossire per attirare attenzione. Non appena si accorgono di me, sento la vergogna, la paura assalirmi di nuovo. Vi prego non guardatemi così... penso. Trovo la voce per parlare, anche se, una volta fuoriuscita dalla mia bocca, sembra una nota stonata. "Em... sapete dov'è Nyco?" "Sì" risponde Adua, evidentemente imbarazzata. "E' uscito da qui cinque minuti fa. Comunque...stai tranquilla, infondo è Nyco.
Sai che non riesce ad abbandonare nessuno." mi fa sentire molto meglio... davvero. "Grazie Adua... mi servirà." lascio Pixel nelle mani di Coral -sembra essersi affezionata.- e sto per uscire. "Cassiopea, aspetta! Nyco ha ancora l'occhio ferito. Potresti convincerlo a farselo curare?" annuisco ed esco. Non c'è bisogno che Lisa mi accompagni, devo cavarmela da sola.
Mi ero quasi dimenticata del suo occhio, ricordo perfettamente il momento in cui la frusta lo ha colpito. Nonostante il sangue e non immagino il dolore che si possa provare, lui non si è fermato, come se fosse un lieve graffio. Rischia di perderci un occhio se non si fa curare. Inoltre Rych si é rotto un braccio, quindi lui e Nyco sono distrutti.
Chiedo alle persone del villaggio se lo hanno visto: alcune fanno finta di non vedermi e vanno vi a spaventate, altre mi rispostondono semplicemente che non l'hanno visto.
Conoscendolo, non solo sarà confuso per me, ma anche furioso con sé stesso per ciò che ha fatto ad Evan, che poi era indirizzato a sua sorella. Quindi, immagino sia in un posto solitario, un posto in cui può riflettere in santa pace... mi viene in mente un unico posto, ovvero la caverna dietro la cascata, ma lui non può volare, quindi è escluso. Dove può essere?
In lontananza vedo Efesto, sta aiutando degli abitanti. Forse lui sa dove sia Nyco, ma la vergogna mi blocca: uno dei compiti di Efesto è proteggermi, e adesso che sono incinta chissà cosa potrà pensare.... chi se ne importa. Tanto la figuraccia l'ho già fatta, e il senso di colpa non può essere a livelli più alti .
"Efesto, perdonami se t'interrompo così, ma sto cercando Nyco. Lo hai visto?" Efesto si comporta in modo... ecco... gentile solo con me, quindi è un punto a mio vantaggio, o almeno lo spero. "Oh, Cassiopea. Si, l'ho visto ma non credo che voglia vedere qualcuno in questo momento." "Efesto dimmi dov'è. Devo parlargli una volta per tutte ." "Sta male, Cassiopea. Non ti ascolterà con la pazienza che ti mostra di solito." "Lo so, ma non voglio più nascondergli nulla." mi prende in disparte, scusandosi con le persone che sta ignorando. "Cassiopea, la situazione è grave. Abbiamo perso un Daimio, un padre di famiglia... Nyco e Rych non si controllano più, lo hai visto anche tu. Con quella lama, Rych ha ucciso una persona innocente e se ne é capace lui vuol dire che anche Nyco adesso è un pericolo. " "Stai dicendo che hai paura che Nyco possa farmi del male? No... lui non lo farebbe mai." "Lui no, ma il mostro in cui si trasforma ogni volta che ha un attacco di rabbia lo ha già fatto. Con quei caschi ideati da Sem, una volta trovata una fonte di tecnologia, riusciremo a capire perché diventano così irrequieti. Ti chiedo solo di aspettare quel momento." ripenso a quando, durante la permanenza nel popolo del ghiaccio, lui mi ha sbattuto a muro, a tutta l'energia che scorreva dentro me dopo quell'attacco.No... non posso aspettare ancora.
"Scusa, ma non posso aspettare."     "Cassiopea io non credo che...  "Per favore,Efesto. Voglio solo rimediare al mio errore. Dimmi dov'è." sbuffa irritato per poi toccarsi nervosamente la barba. Lo guardo con lo sguardo più supplicante che possa fare e finalmente riesco a convincerlo "L'ho visto entrare nella boscaglia. Sarà a dare pugni a qualche povero albero. Ti chiedo solo di non farlo innervosire ulteriormente." detto questo se ne va.

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