42. PROMESSE

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Fu piuttosto difficile riprendere del tutto coscienza per il resto della giornata. La parentesi con Levi era stata intensa e si agitava ancora nel mio animo. Tutto sapeva di lui, dal mio corpo ai miei pensieri. Levi era ovunque ed ero convinto che l'enormità del mio bisogno di lui fosse chiara e limpida nei miei occhi. Reagan e CJ alzarono un sopracciglio quando videro me e il corvino ripresentarci in mensa dopo che ci eravamo appartati per un tempo indefinito. La situazione con Levi era stata così improvvisa e necessaria che non riuscivo a capire quanto ci avessimo impiegato, ma a quanto pare eravamo stati via a sufficienza perché lo Staff ci guardasse con aria sapiente. Fortuna voleva però che CJ aveva capito che fosse meglio non fare domande se si trattava di noi due e Reagan doveva aver colto il silenzio della collega. Entrambi guardarono distrattamente il pavimento quando ci sedemmo ai nostri posti. Levi mantenne le distanze ed io evitai di parlargli, ma dalle nostre occhiate furtive era ovvio che non stessimo nella pelle per il nostro appuntamento notturno.

Tuttavia la giornata non sarebbe potuta scorrere più lentamente. Sbrigai tutte le mie faccende e ricontrollai addirittura il mio operato per il diploma, sforzandomi di leggere piano e con calma. Quando alzai la testa e vidi ancora la debole luce diurna illuminare l'istituto, uno sbuffo non me lo levò nessuno. Persi tempo a guardare il soffitto, steso sul pavimento della sala comune, cercando di estromettere il batticuore per l'incontro che attendevo con Levi. Solo chiacchierare con Armin fu un passatempo quasi utile. Lo ascoltai lamentarsi dell'ultimo libro letto e di come l'autore avrebbe potuto scriverlo molto meglio se si fosse degnato di curare qualche dettaglio in più.

"Scusa, Armin, ma perché non la scrivi tu una storia?" suggerii. Gli occhi di Armin si fecero grandi di sgomento e scosse con fervore il caschetto color del grano.

"Neanche per sogno." replicò. "Non ho proprio idea di come si faccia. Non saprei da dove cominciare. No, Eren, non se ne parla."

"Ma come? Hai letto abbastanza da libri da saperli anche scrivere. E sai anche cosa fare e cosa non fare. Non mi sembra niente di così assurdo."

Armin se ne restò in silenzio a lungo, contemplando la mia proposta. Lo vedevo analizzare ogni pro e contro con quell'aria da pensatore che gli donava più di quanto si rendesse conto.

"Mh... Forse non hai tutti i torti." alla fine si decise e con un po' di coraggio esordì con un po' di sano entusiasmo.

"Lo so che ho ragione, Armin. Non c'era bisogno che lo sottolineassi." risposi, gongolando.

"Ah, facciamo gli arroganti, eh?" Armin mi punzecchiò. Un sorriso divertito sul viso tenero.

"Puoi scommetterci." sorrisi, incoraggiato da Armin che scoppiò a ridere. La conversazione andò avanti così sul nulla per un po' e andava bene. In amicizia non era necessario riempirsi di chissà quali argomenti. Bastava rilassarsi insieme e fu sufficiente a distrarmi, velocizzando finalmente le ore. Il sole era tramontato da un pezzo quando le lancette formarono un bell' angolo retto, segnando le dieci e quarantacinque. Lo Staff diurno si affacciò alla sala comune, intimandoci di iniziare a prepararci per andare a dormire. Mai come prima quella frase che ci ripetevano tutte le sere mi fu così grata. Salutai Armin in fretta e corsi in camera. Volai la routine serale ed ero già a letto, impaziente di uscire, quando scattarono le undici e lo Staff notturno si annunciò nel corridoio, passando tra le stanze per spegnere le luci. Una volta che fummo al buio, sgattaiolai fuori in punta di piedi, non curante di controllare se i miei compagni fossero ancora svegli. Strisciai lungo il muro del corridoio con il fiato corto che si arrestò del tutto quando fui di fronte alla porta della mia vecchia camera. Non seppi descrivere l'emozione nell'entrare di soppiatto e trovare Levi seduto sul materasso spoglio. Aveva portato una minuscola lampada che rendeva la stanza un po' più luminosa. Chiusi piano la porta, incollandomi alla sua figura nella penombra.

JUST FIVE DAYS (TRADUZIONE ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora