10. BUONE MANIERE

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Era il penultimo giorno in Colorado. Avevamo approfittato della mattinata, quando Poppy era all'asilo, per impacchettare i suoi regali di compleanno. Avrebbe avuto tanti giocattoli da farseli bastare per anni. Avevo appena posato l'ultimo pacchetto vicino alla pila sul tavolo quando Levi era rispuntato dalla sua passeggiata mattutina. Dopo aver salutato distrattamente Farlan e Isabel mi afferrò per il polso e mi trascinò in macchina senza troppi complimenti.

"Hey, si può sapere che ti prende?" chiesi confuso. I suoi occhi tempestosi indicavano un risveglio difficile ed ero sicuro che la passeggiata non fosse stata per piacere.

"Nulla di che, davvero. Solo alcune questioni con Kenny." Levi scattò verso di me. La mano stretta sulle chiavi già inserite nel quadro dell'auto di Isabel. "Il punto è che ho voglia di stare un po' da solo con te."

Sul sottofondo del motore rombante, guardai la casa di Isabel e Farlan, non immaginando che poco dopo avrei vissuto con Levi una delle esperienze più belle della mia vita.


"Allora, mi dici dove stiamo andando?" chiesi al corvino che pareva fin troppo concentrato sulla strada.

"Da nessuna parte in particolare. Cercavo solo un posto isolato." Levi arrestò la macchina in un'insenatura nascosta dalla civiltà. Gli alberi a circondare la vettura in cui il corvino sorrideva soddisfatto. Spense il motore e si slacciò la cintura, voltandosi verso di me che indossavo ancora un'espressione piuttosto interrogativa. Ero tranquillo solo perché non percepivo particolare frustrazione nel suo essere. Il che era rincuorante. Gli ultimi giorni erano stati sereni per cui ero piuttosto rilassato.

"E' solo che c'è un'altra cosa che voglio raccontarti." Levi mi guardò serio. Le sue dita fredde intrecciate alle mie mentre annuivo, altrettanto solennemente. Ignorai il cuore che perse un battito, vagamente angosciato.

"Sai, quando eravamo tutti amici a New York, Farlan scoprì che Kenny mi picchiava. Coprivo sempre i lividi con del fondotinta, ma eravamo diventati così intimi che i nodi vennero al pettine. In preda ad una rabbia cieca, Farlan corse da lui. Io e Isabel non arrivammo in tempo per fermarlo. Farlan aveva denunciato Kenny dopo averlo aggredito con una mazza da baseball. Erano entrambi in prigione. Kenny aveva parecchie cose da spiegare e sarebbe stato quasi impossibile salvarsi la pelle, ma ci fece capire subito che se restava in carcere avremmo dovuto salutare anche Farlan. Come ti ho detto, anche loro avevano lavorato per lui. Sarebbe stato facile per Kenny farlo risultare immischiato in qualche grosso affare di droga e farlo restare al fresco. Farlan era disposto ad accettare a cosa a patto che Kenny restasse dentro e non mi facesse più del male. Io e Isabel però facemmo di testa nostra e accettammo di tenere la bocca chiusa. Ritirai tutte le accuse contro Kenny così entrambi furono liberi. Da lì, i rapporti tra me e Farlan si fecero strani. Lui covava del risentimento e io... Non so, ero solo troppo incasinato per capire il suo altruismo. Volevo solo che stesse fuori da certe questioni. Poi ci siamo un po' allontanati finché Isabel è rimasta incinta. Ero a pezzi, Eren. Invischiato nelle mie pessime abitudini. Quando poi decisero di andarsene, crollai definitivamente. La notte in cui lasciarono la città, prima che provassi a suicidarmi gettandomi dal ponte, Farlan mi disse che mi amava."

A quel punto, nell'esatto momento in cui la voce di Levi smise di risuonare nell'abitacolo, fui certo di sentire il mio cuore spezzarsi in due. Levi dovette sentirlo a sua volta perché scattò allarmato nei miei occhi sgranati.

"Oh..." fu tutto ciò che riuscii a dire. Una strana sensazione stava prendendo possesso del mio petto e mi rendeva difficile respirare. Forse la gelosia era un sentimento più forte di quanto credessi. Soprattutto perché la persona in questione aveva baciato il mio ragazzo con un certo trasporto al nostro arrivo lì, di sole due settimane prima.

"Eren, calmati. Quello che voglio dirti è che io voglio molto bene a Farlan e Isabel, ma non l'ho mai amato. Per questo lui ora è sposato con lei. Io non ho mai amato nessuno, Eren. Per quanto fossi legato a Farlan e nonostante andassimo anche a letto insieme, io non ho mai sentito per nessuno quello che sento per te." Levi mi accarezzò i capelli, nello stesso modo in cui il suo tono profuso accarezzava i miei timpani. Mi sciolsi nel suo sguardo amorevole e nel suo respiro soave quando la sua mano raggiunse la mia.

JUST FIVE DAYS (TRADUZIONE ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora