17. HAI LA MIA PAROLA

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"Cazzo." mormorai tra me e me. Il primo istinto era di imprecare, ma mi trattenni per non incrementare l'instabilità in cui versava Levi.

"La risolveremo." Levi improvvisò un sorriso, cercando i miei occhi con i suoi, ma più si sforzava di sorridere più le lacrime agli angoli dei suoi occhi si accumulavano. Gli strinsi la mano, imponendomi in tutti i modi di non iniziare a piangere con lui. Vederlo così mi spezzò più di quanto fosse mai successo in precedenza. Dovevo tenerlo in piedi o sarei crollato con lui.

"Certo, tesoro." lo rassicurai, giocando con le sue dita tra le mie. "Sistemeremo tutto. Ti amo."

"Anche io, Eren. Ti amo così tanto, ma sinceramente continuo a chiedermi perché stai con me. Sono così deludente tutte le cazzo di volte." Levi abbassò gli occhi. Pura sconfitta sul viso già provato e il mio cuore perse un altro pezzo. Gli presi il viso tra le mani, connettendo i nostri sguardi profondi. Volevo che ogni parola gli arrivasse fin nell'animo.

"Levi, mi spiace davvero che tu non riesca a vederlo, ma per me sei davvero speciale.  Non c'è nessuno come te. Sei come una crisalide. Un involucro duro all'esterno, ma con le potenzialità per diventare qualcosa di meraviglioso. È una cosa che non riesco a descriverti decentemente, ma sei stupendo. E so che ora sono schifosamente sdolcinato, ma ho davvero bisogno che tu capisca una cosa importante. Levi, tu sei la mia vita. La mia vita. Perché pensi che non me ne sia andato quando sei arrivato fatto fino alla punta dei capelli? Quando mi hai detto che avevi una figlia? Perché pensi che ti abbia detto sì così velocemente? Quale ragazzo di diciassette anni accetterebbe di essere già legato per la vita, con una bambina e un ragazzo con una storia di droga alle spalle? Come pensi che sia passato dal volerti picchiare a sangue all'attraversare il Paese in piena notte per starti vicino? Sei tu, Levi. Tu sei talmente speciale che è impossibile non amarti. Perciò risparmia le motivazioni che stai rimuginando per dirmi che mi merito di meglio. Tu sei tutto quello che voglio. Il resto non mi interessa."

Scacciai dolcemente una lacrima dal suo viso, accarezzando le sue labbra che tramavano per quel pianto silenzioso. Le sue guance erano rosse per tutte le lacrime che aveva versato. Il naso con una lieve sfumatura rosa. Ed era la
cosa più bella che avessi mai visto.

"I- Io -E- Eren." provò a parlare, ma il magone in gola continuava a soffocarlo. Annaspò per un po' d'aria e, al mio sorriso, vidi le sue spalle calmarsi. Lo sguardo un po' più fermo quando mi avvolse la mano che tenevo sul suo volto.

"Io ti amo più della mia stessa vita. Sei tutto ciò che mi tiene in piedi." sospirò, provando a calmarsi. Il sorriso che mi rivolse subito dopo fu più sincero dei precedenti. Tuttavia, non avevo scordato le ultime notizie e sapevo che dovevamo affrontare subito la cosa. Ora che eravamo insieme e che Levi poteva cadere su di me, se proprio non fosse stato in grado di restare su.

"Allora, proviamo a ragionare insieme sul da farsi. Che dici?" tentai. La voce bassa e gentile per non turbarlo. Ciononostante, fu come se un interruttore scattasse nella sua testa. Negli occhi un nuovo terrore per il destino di Poppy.

"So solo che non possiamo mandarla a New York, Eren. In quella casa gira un sacco di droga e poi Kenny... Non farebbe mai a lei quello che ha fatto a me, ne sono sicuro, ma non è comunque un buon tutore. Di sicuro la proteggerebbe. Nessuno osa fare del male ai parenti di quello psicopatico, ma non la voglio lì con lui. È un'idea che mi fa rabbrividire. L'ha visto sì e no due volte. Mi viene male. Io-"

"Levi." mormorai, interrompendolo. Ma mi ignorò. Prese a parlare più velocemente, sommergendomi di pensieri incoerenti e nevrotici. Le ciocche dei suoi capelli ostaggio delle mani che non le lascivano in pace.

"È che non so dove altro mandarla. Come faccio a tenerla qui per sei mesi? C'è gente che gira e io non potrei seguire i corsi. A questo punto tanto vale smettere, ma dovrei tornare a spacciare per fare su tutti i soldi che servono al suo mantenimento."

JUST FIVE DAYS (TRADUZIONE ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora