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Aiden's pov

Dolore.

Tutti proviamo dolore per qualcosa, per la morte di qualcuno, per un tradimento,per una ferita o per parole cattive.

Io provo dolore per colpa dell'amore.
L'amore per Eve.

Avevo undici anni quando la vidi per la prima volta: i miei nuovi genitori avevano organizzato una festicciola per darmi il benvenuto in famiglia, ero a disagio in mezzo a tutta quella gente sorridente che non conoscevo nemmeno, fin quando non la vidi.

Aveva i capelli sciolti che le sventolavano in faccia a causa del vento, un vestitino verde che le risaltava lo splendido colore dei suoi occhi e un bellissimo sorriso.

E quando mi si avvicinò, mi guardò curiosa per poi sorridere e porgermi la mano "sono Eve e tu?" mi aveva chiesto, ma io ero troppo ammaliato dalla sua bellezza per poter rispondere subito.

Ma io non potevo, non potevo pensare che era bellissima, non potevo amarla e ancora oggi tengo i miei sentimenti solo per me.

<<Perché l'hai lasciata ubriacarsi?>>domando arrabbiato, senza distogliere lo sguardo dalla strada buia.

Quando Sophia mi ha chiamato spiegandomi la situazione mi sono incazzato in primis con lei, poi con Eve e infine con me stesso per non aver accettato di venire a quella stupida festa quando Jered mi aveva invitato.

Se fossi arrivato prima, non le avrei mai permesso di ubriacarsi in quel modo.

<<Mi sono distratta solo per due minuti e quando mi sono girata l'ho trovata già ubriaca>>spiega calma.

Non sopporto la sua tranquillità, mi innervosisce, ma sono sicuro che il vero motivo per cui sono così nervoso non sia la sua tranquillità.

<<Non possiamo portarla a casa, zia Olly ci uccide>>aggiunge preoccupata.

Come se fossi così stupido da volerla portare a casa in queste condizioni.

<<Infatti non la portiamo a casa, lei dorme da me>>affermo con un tono che non ammette repliche.

<<Cosa?No!>>alza la voce rischiando di svegliarla.

<<Non urlare>>la fulmino con lo sguardo, ma Sophia diventa cazzuta quando si tratta di Eve e non si lascia intimidire.

<<Non dirmi cosa fare, non lascerò Eve da sola con te>>ribatte.

<<E perché no?>>inarco le sopracciglia.

In realtà lo so, non avevo dubbi sul fatto che le avesse raccontato quello che ho fatto una settimana fa,ma non pensavo che avrebbe avuto il coraggio di parlarne.

<<Lo sai benissimo, a proposito: non farlo più, Eve non ha bisogno di coglioni che le confondono i sentimenti>>.

<<Tu fatti i cazzi tuoi>>rispondo infastidito.

Non sopporto quando qualcuno mi dice cosa fare.
Specialmente quando riguarda Eve.

<<Antipatico>>borbotta fra se e se.

<<E comunque resta il fatto che Eve viene con me>>aggiunge.

<<Sophia>>sospiro <<Scendi, siamo a casa tua e no, Eve non viene da te. C'è tua madre e potrebbe dirlo a sua madre, o ancora peggio a suo padre>>.

<<Mia madre non lo farebbe mai!>>insiste.

<<Sophia>>la liquido aprendole la porta.

don't abandon meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora