5•

4.6K 164 89
                                    

Se c'è una materia che proprio detesto è la scuola.

Non sto scherzando, io detesto la scuola e se potessi sceglierei di rimanere ignorante e non andarci.

Ma purtroppo nè i miei genitori, né lo stato pensano la stessa cosa.
Almeno c'è il corso di musica che personalmente non solo adoro, ma venero.

La professoressa Denver è un po' rigida, ma è un'ottima insegnante e se vede che ti impegni diventi la sua preferita.
O almeno questo vale per me.

<<Signorina Diaz le piacerebbe condividere con noi il gossip che occupa la sua mente brillante?>>una voce, fastidiosa, mi risveglia dai miei pensieri.

La voce della professoressa Blake, la più odiata dell'intera scuola e che guarda caso fa matematica.

E chi poteva essere così sfigato da starle sul cazzo se non io?

<<In realtà non c'è nessun gossip professoressa, stavo solo pensando a numerosi corpi nudi e caldi che mi aspettano a giugno, non vede anche lei l'ora che arrivi l'estate?>>domando con un ghigno stampato in faccia.

Farla arrabbiare è uno dei hobby più diffuso e comune in tutta la scuola.
Primo perché è la professoressa di matematica, secondo perché quando si arrabbia diventa tutta rossa e terzo, non per importanza, perché ha fatto licenziare la nostra bidella preferita per un capriccio.

Mi ritengo una persona matura, ma quando si tratta di lei la mia maturità va a farsi un giro.

La classe inizia a ridacchiare facendo aumentare il rossore della docente.
Sembra un pomodoro schiacciato.

<<Signorina Diaz! Moderi il linguaggio>>mi riprende.

<<Ho solo condiviso con la mia classe i miei pensieri, me l'ha chiesto lei>>fingo una faccia innocente.

<<È meglio che non mi esprima, vedremo cosa dirà tua madre ai colloqui>>sorride perfida.

<<Le assicuro che si arrabbierà più mio padre>>mento.

<<Ma se tuo padre era tale quale a te! È ovvio che hai preso da lui e che ti difenderà>>ribatte alzando gli occhi al cielo.

Purtroppo non ho scampo, la stronza conosce mio padre.
Sbuffo e impreco sotto voce, facendo attenzione a non farmi sentire dalla vecchia. Spero che mia madre non si arrabbi troppo.
Diciamo che con lei non sono stata proprio un angioletto quest'anno.

Per mia fortuna suona la campanella e questa stupida e inutile lezione finisce.
Adesso mi tocca solo geografia e infine musica.

<<Mi spieghi perché devi sempre cacciarti nei guai?>>domanda Sophia venendomi incontro.

<<È lei che mi ha chiesto di condividere il mio pensiero>>mi difendo.

<<Appunto, scommetto dieci dollari che non stavi pensando a uomini nudi e caldi, ma poi che cazzo vuol dire caldi? Mica li cuoci>>ribatte facendomi ridere.

Aaahh l'innocenza.

<<Corpi nudi e caldi a parte, quella non è Ambar?>>la indico con lo sguardo mentre apro il mio armadietto.

<<Sì e non guardarla>>si gira verso il suo armadietto e fa finta di osservarlo.
Pessima recitazione cuginetta.

<<Che è successo?>>domando.

Di solito la guarda con gli occhi a "forma di cuore" e un sorriso da ebete, oggi invece le ha solo lanciato uno sguardo veloce e arrabbiato, senza fare nessun commento sulle sue labbra perfette e sul sorriso accattivante.

don't abandon meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora