<<Ehi, posso entrare?>>domando appoggiandomi allo stipite della porta.
<<Che senso ha chiedermelo, se sei già dentro?>>replica senza staccare lo sguardo dal suo computer.
Gentile come sempre.
Oggi io e mamma abbiamo voluto venire a trovare gli zii, o meglio lei ha utilizzato questa scusa per farmi venire qui, per vedere Aiden, senza destare sospetti con gli zii.
Dopo la piscina non ci siamo più parlati, né scritti, non che lo facessimo prima, ma mi sembrava che le cose fossero apposto e che ora fossimo amici, quindi poteva pure scrivermi no?
Forse sono io quella paranoica.
Ma ora non importa più, ormai ora sono qui e cercherò di avere una conversazione decente e organizzare un'uscita tra amici.
Anche se per l'ultima parte non ci conto molto.
<<Già>>mi avvicino e mi siedo sopra il letto su cui ho dormito la scorsa settimana.<<Che fai?>>chiedo provando a sbirciare lo schermo del computer dove ci sono vari schemi e collegamenti che non capisco.
<<I compiti>>.
<<Oh giusto, il college. A proposito come va? Ti piace? È difficile? Sai io ho un po' paura di scegliere il college: insomma come farò a sapere se è quello giusto?>>blatero accompagnando le parole con gesti a caso con la mano.
<<Ehi, ma mi ascolti?>>.
<<No, parli troppo>>.
<<Non è vero, ti ho fatto tre domande e ti ho esposto una mia preoccupazione. Se per te questo è parlare troppo allora sei davvero messo male>>ribatto.
Nessuna risposta.
<<Ma sei così con tutti o sono io quella che ti fa diventare timidino?>>sbotto.
<<Sì Eve, come puoi vedere sei tu quella che mi rende talmente timido da diventare rosso come un peperone. Contenta?>>domanda.
Sorrido vittoriosa: ha parlato e mi ha guardata in faccia. Un traguardo enorme per le persone aliene come lui.
<<Oh poverino, vuoi un bacino per smaltire la timidezza?>>lo prendo in giro.
<<Sul cazzo, grazie>>risponde con un sorriso malizioso.
Boom! Colpita e affondata Eve.
<<Che c'è ora ti ritiri? Davvero sleale da parte tua>>sta volta è lui a prendere in giro me.
<<Ha ha ha, molto divertente>>gli faccio il dito medio.
Mi fa l'occhiolino prima di tornare a guardare il suo computer.
E va bene, con lui non si può avere una conversazione amichevole.
Faccio prima ad andarmene.
<<Beh, io vado>>annuncio alzandomi.
Non che gli importi qualcosa, ma a differenza sua so cos'è l'educazione.
<<Dove vai?>>.
<<Giù da mia madre>>spiego senza voltarmi.
<<Bene>>.
<<Bene>>sussurro più a me che a lui.
Ma cosa avevo in testa? Che mi accogliesse a braccia aperte e che mi parlasse come se in quest'ultimo mese non ci fossimo detto le peggio cose? Certe volte mi creo davvero troppe aspettative...
<<Resta>>.
La mia mano rimane appoggiata alla maniglia.
<<Appena finisco devo andare giù in garage a finire un progetto, mi servirà un'assistente>>aggiunge.
STAI LEGGENDO
don't abandon me
ChickLit•Sequel di "the proof of our love" (Non è necessario leggere il primo libro, ma vi consiglio comunque di farlo per capire alcune cose) Rotto, ecco com'è il cuore di Aiden. È rotto,graffiato e spezzato. E così com'è il suo cuore, Aiden è un ragazzo s...
