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<<No Frank, stai seduto qui>>lo rimprovero quando prova ad alzarsi dal tavolo.

Lui prova a ribattere piagnucolando, ma non sa che la sua cara sorellona può essere molto cattiva quando vuole.

<<Frank giuro che chiamo il mostro Jasmine se non la smetti>>lo minaccio e la sua espressione, da imbronciata e contrariata, passa a spaventata.

Il mostro Jasmine è una cosa che hanno inventato i miei genitori per far spaventare i gemelli quando fanno i capricciosi e devo dire che funziona alla grande.
Teoricamente questo mostro Jasmine è una donna dai capelli biondo platino e dal corpo minuto, che in viso ha solo una bocca con cui mangia i bambini capricciosi.

Devo dire che è un'invenzione molto fantasiosa, ma lo stesso non vale per il nome.
Mi sono sempre chiesta perché proprio Jasmine che di anormale non ha niente.

Ma l'importante è che faccia paura ai ragazzi, con o senza un nome normale.

<<Non potevi non portarli?>>domanda Morgan con una smorfia.

Eccola che ricomincia.

<<I miei avevano da fare, poi sono sotto la mia responsabilità, non sotto la tua>>ribatto infastidita.

Sì, mi lamento spesso, anzi sempre, dei miei fratelli, ma io sono la loro sorella e ho il diritto di insultarli quando sono odiosi.
Gli altri invece no.

Sono molto protettiva nei loro confronti, anche se non lo dimostro spesso.

<<Non ti arrabbiare, lo dicevo solo per te: guarda, a forza di occuparti di loro non hai mangiato niente>>lancia un'occhiataccia sul mio piatto di spaghetti italiani,nonché il mio piatto preferito.

<<Questi non sono affari tuoi>>ricambio l'occhiataccia rivolgendola, però, a lei, invece che al suo piatto di insalata al pollo.

Ultimamente è sempre più antipatica e la cosa mi infastidisce parecchio.
Se non la smette, non mi tratterò dal dirgli in faccia quello che penso.

E non sarà piacevole.

<<Okeyy, che ne dite di scaldare un po' la serata andando in qualche discoteca?>>si intromette Teresa per alleviare la tensione.

Nessuno a tavola avrebbe osato interrompere la nostra battaglia di sguardi.
Nessuno tranne Teresa.

<<Non possiamo, ci sono i ragazzi>>indico i miei fratelli che hanno finalmente deciso di mangiare la loro cena.

Se non li conoscessi, direi che sono i due gemelli più belli e teneri di tutto il mondo.

Ma so benissimo cosa si nasconde sotto quelle faccette tenere.

<<Oh giusto, allora non so, andiamo a fare un giro?>>propone con un sorriso di disagio.

Aah, mamma e papà dovramno farmi santa per questo.

<<Lascia stare Teresa, abbiamo passato una bella serata insieme, ora voi andate in discoteca, io e i gemelli torniamo a casa>>annuncio sorridendole.

<<Ma no dai, rimani con noi. Davvero non importa, stiamo al parco>>si intromette Alex.

<<Infatti>>Teresa annuisce d'accordo.

<<Tranquilli ragazzi,voi andate. Tanto i gemelli domani hanno scuola e devono dormire presto>>ribatto.

Non è proprio una bugia, i ragazzi devono davvero dormire presto, certo non alle otto di sera, ma comunque presto.

don't abandon meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora